Acqua, 40milioni di ore di scuola perse ogni anno dalle donne per portarla e 5000 bambini che continuano a morire ogni giorno nel Sud del mondo
Anche rispetto all'acqua c'è una differenza fra uomini e donne. Sono le giovani ragazze che facendo ogni giorno la corvee dell'acqua perdono ogni anno 40milioni di ore di scuola. E poi ci sono i dati sulla disponibilità dell'acqua nei pesi del Sud del mondo, dove bisogna farcela con 5 litri di acqua al giorno quando l'Organizzazione mondiale della sanità dice che ce ne vorrebbero 50 di litri e in Italia se ne consumano 250 in media al giorno. Sono alcuni dati emersi durante il convegno "Diritto all'acqua contro la povertà" che si è svolto oggi nel salone dei Duecento di Palazzo Vecchio al quale hanno partecipato esponenti delle istituzioni (Comune, Regione, Provincia), di organizzazioni internazionali e dell'Università, di associazioni e Ong.Al convegno sono intervenuti, oltre all'assessore alla partecipazione democratica e nuovi stili di vita Cristina Bevilacqua, Mario Biggeri dell'università di Firenze, Gabriella Rossetti dell'Università di Ferrara e Silvia Macchi che collabora per la cooperazione internazionale per il Ministero degli interni, Inés Chaping dirigente del sistema di irrigazione di Licto in Equador, Awa Diallo segretaria generale dell'associazione senegalese per lo sviluppo, Asma El Kasmi Unesco per il Marocco e altri esperti. Durante la mattina si è discusso in particolare del diritto all'acqua e delle politiche di genere, ed in particolare della forte discriminazione che ancora soffrono le donne rispetto all'accesso all'acqua. Secondo quanto emerso oggi durante il convegno e riferito dal rappresentante dell'Onu, circa 4mila 800 bambini muoiono al giorno perché non hanno acqua e sufficienti servizi igienico sanitari."Molti studi e le testimonianze che abbiamo ascoltato oggi ha detto l'assessore Cristina Bevilacqua- confermano una disuguaglianza delle donne rispetto all' accesso all'acqua. E' quindi importante creare condizioni perché le donne aumentino l'autostima e la possibilità di partecipare alle scelte ai vari livelli in modo da poter partecipare alle decisioni sull'acqua"."Vogliamo valorizzare - ha aggiunto l'assessore Cristina Bevilacqua- il centesimo di euro accantonato per metro cubo di acqua erogata come esperienza di solidarietà concreta che è partita dai Comuni dell'Ato 3, in primis Firenze. Una cosa analoga in Italia avviene solo a Venezia. Vorremmo arrivare a una legge che non leghi il contributo solo agli utili delle società di gestione, ma ad esempio diventi parte integrante della tariffa".I soggetti partecipanti al convegno daranno vita ad una iniziativa di multipartenariato per l'applicazione del diritto all'acqua e ai servizi igienico-sanitari, che avrà sede a Firenze, per creare una rete internazionale per mobilitare risorse per interventi di solidarietà, una borsa solidale dei gemellaggi e una banca dati. Non solo. L'iniziativa di multipartenariato dovrà valorizzare le iniziative di finanziamento dal basso nell'ottica della cooperazione territoriale come il "Eurocent/mc di acqua distribuita. Ne hanno discusso, nella sessione pomeridiana, i rappresentanti di organizzazioni internazionali come l'Undp, l'Euro -africanpartenrship, Water Right Foundation, rappresentanti dell'Università di Firenze, di Federutility e Eureau, del Comune di Firenze e della Regione Toscana, dei rappresentati della confederazione dei fondi di cooperazione solidarietà della Spagna. (lb)