Tramvia, il vicesindaco Matulli illustra in consiglio comunale le varianti previste nei progetti revisionati delle linee 2 e 3
Le varianti previste nei progetti definitivi revisionati della linea 2 e 3, informazioni sulle simulazioni in corso per quanto riguarda la mobilità durante e dopo la fine dei cantieri. ma anche lo stato dell'arte della comunicazione sui progetti e le nuove strategie per informare in modo più capillare la cittadinanza. Sono questi alcuni dei temi toccati dal vicesindaco Giuseppe Matulli nel corso del suo intervento sulla tramvia in consiglio comunale.Il vicesindaco Matulli ha preliminarmente informato i consiglieri comunali sul lavoro in corso per quanto riguarda le simulazioni della mobilità. "Si tratta di un percorso avviato da tempo e che ha visto l'attivazione di una equipe di tecnici che, appunto, si occupano di elaborare e applicare modelli matematici per effettuare simulazioni del traffico del traffico. Una equipe che ha consentito di realizzazione una banca dati aggiornata e di un programma di simulazione. Inoltre è stata costituita, d'intesa con gli altri soggetti che hanno voce in capitolo come Ataf, Regione e Provincia. Una struttura tecnica che effettua appunto le simulazioni e collocata presso il Sit della direzione urbanistica". Il vicesindaco Matulli si è poi soffermato sull'attività in corso di questa equipe spiegando che i tecnici sono da tempo al lavoro sulle simulazioni micro, che riguardano cioè singole zone della città, mentre per le macro, quelle cioè che riguardano la verifica del funzionamento della mobilità integrata (privata, pubblica su gomma, sosta, carico/scarico merci, ciclabile, pedonale) su tutta la città, entro fine anno si pensa di aver definito il modello per verificare ed evidenziare eventuali criticità. "Si tratta di una struttura importante, che non tante città possiedono, ha sottolineato il vicesindaco perché consente non soltanto di verificare i progetti in via di definizione e realizzazione ma anche di gestire la mobilità e le sue trasformazioni in relazione alle ipotesi progettuali in corso. La simulazione diventa particolarmente significativa quando si interviene sulle nostre città (italiane ed europee) che sono già caotiche dal punto di vista del traffico, e che devono continuare a vivere anche con i cantieri aperti. Si tratta di un processo di trasformazione non può essere che essere graduale e continuo. Come dimostrano le esperienze di altre città italiane ed europee, non esiste un progetto di per sé risolutivo, ma un insieme di interventi e infrastrutture che vengono rinnovati e implementati continuamente". "Non esiste quindi un progetto e un modello di mobilità definitivo e risolutivo dei problemi della mobilità ha continuato Matulli ma progetti che si trasformano e migliorano per dare risposte ad esigenze della città che continuamente si modificano".Il vicesindaco si è poi soffermato sulle varianti previste dai progetti definitivi revisionati delle linee 2 e 3 primo lotto. Si tratta di modifiche già anticipate in consiglio comunale ed illustrare nelle commissioni consiliari. Matulli ha elencato quindi le principali varianti ai progetti, iniziando dalla linea 2. Prima di tutto la questione ancora aperta di piazza della Libertà. "Sono in corso le simulazioni ha spiegato il vicesindaco del traffico per individuare una soluzione capaci di far convivere la circolazione con la tramvia dopo che la presenza di un grosso camerone dell'acquedotto ha reso impossibile l'ipotesi di un sottopasso". Per quanto riguarda piazza del Duomo, viene confermata la soluzione dell'alimentazione a batteria nel tratto di circa 300 metri compreso tra la fermata immediatamente prima di piazza San Giovanni (in via Cerretani all'altezza della libreria Melbooks) e quella subito dopo (in via Cavour nei pressi del Teatro della Compagnia. "Rispetto alle ipotesi iniziali, alla luce di recenti innovazioni, la collocazione delle batterie sui convogli non comporterà la perdita di posti per i passeggeri e quindi variazioni in termini di equilibri finanziari. Dal punto di vista della spesa, l'alimentazione a batteria avrà un costo compreso fra 6 e 9 milioni. La cifra esatta sarà il risultato di una trattativa ancora in corso".Un'altra variante è stata definita per la soluzione del nodo di Redi-Belfiore. "Si tratta di un'area critica a livello di circolazione dove confluiscono cinque strade e dove si verificano spesso ingorghi. Per far convivere la tramvia con il traffico. È stato deciso di realizzare una sottovia per i mezzi su gomma mentre la tramvia viaggerà in superficie. Questo intervento comporta una spesa stimabile in circa 20 milioni di euro che però risolverà definitivamente uno dei nodi critici della viabilità cittadina".Per quanto riguarda la stazione dell'Alta velocità, il vicesindaco Matulli ha illustrato la variante che prevede la fermata ubicata presso l'ingresso meridionale (che servirà anche la zona di San Jacopino). "Rfi, proprietaria anche dell'area esterna dove insisterà la fermata, ha chiesto una sistemazione che per essere in armonia con l'interno sia progettato da Sir Norman Foster. Dal punto di vista dei costi, questa variante costerà circa 6 milioni di euro e deve ancora essere definito nell'ambito di un'intesa tra Comune e Rfi che riguarda l'assetto urbanistico della zona". L'elenco delle varianti continua con il progetto del nuovo sovrappasso dedicato alla tramvia all'altezza dell'intersezione via di Novoli-via Forlanini-viale Redi. Su questa opera, introdotta per svincolare tramvia e piste ciclabili dal traffico privato, sono in corso le simulazioni per verificare la sua fattibilità economica. Le varianti della linea 2 continuano con quella relativa alla cosiddetta strettoia di via Novoli (previsto lo spostamento delle recinzioni dei fabbricati e di una cabina dell'Enel per fare in modo che oltre alla tramvia ci sia lo spazio per una corsia riservata al traffico privato e un marciapiede, come chiesto dai residenti e dal Quartiere 5) e del sottopasso di viale Guidoni (invece di un unico sottoattraversamento del viale e della linea ferroviari, sono stati introdotti tre distinti tunnel con fermata in trincea a servizio del parcheggio dei bus turistici).Passando alla linea 3 (primo lotto), il vicesindaco Matulli ha spiegato che "è stata verificata la fattibilità tecnica della variante che consentirà l'interscambio delle tre linee 1, 2 e 3 presso la fermata di via Alamanni. A questo punto si procederà alla progettazione che prevede l'ingresso della linea 3 nella zona della stazione attraverso via Valfonda. Qui, grazie alla disponibilità della Regione a concedere una striscia del giardino di Villa Vittoria e al nulla osta della soprintendenza, sarà possibile realizzare due binari e una corsia per il traffico su gomma. Questo progetto sarà introdotto con una variante in corso d'opera". Il progetto revisionato prevede anche la realizzazione di due sottopassi in viale Strozzi: il primo per i veicoli provenienti da viale Milton e diretti verso Porta a Prato; il secondo per i mezzi che arrivano da viale Strozzi e diretti verso viale Lavagnini. In superficie, oltre ai binari, ci saranno le piste ciclabili e le corsie per la viabilità locale. Il vicesindaco Matulli si è poi soffermato sulla variante prevista per il sottopasso di Statuto: la soluzione individuata prevede nel sottopasso il binario banalizzato che sarà percorso dal tram a senso unico alternato. Prevista una fermata collegata alla stazione ferroviaria e lo spazio per il traffico privato e per il marciapiede. "Si tratta di una soluzione provvisoria ha aggiunto Matulli concordata con il ministero dei trasporti in attesa di quella definitiva, che prevede la realizzazione di un sottopasso ex novo destinato al traffico su gomma. E' in corso di definizione lo studio di fattibilità del prolungamento della linea 3 da Careggi verso il Meyer". Una soluzione che dovrà tener conto della presenza su viale Pieraccini e nell'area adiacente dei pronti soccorso di Careggi, Meyer e Cto."Tutte queste modifiche comportano una spesa aggiuntiva di 62 milioni di euro ha continuato Matulli dove in questa cifra sono comprese le nuove opere civili, le sistemazioni urbanistiche, le innovazioni previste per l'armamento e le modifiche al tram. A questi si devono aggiungere ulteriori 8 milioni di euro per la sicurezza legati alle opere non previste oltre ai costi aggiuntivi delle progettazioni. I fondi necessari saranno reperiti in parte dai 35 milioni di euro stanziati dalla Regione Toscana per la tramvia e in parte dall'Amministrazione comunale nell'ambito dei programmi di investimento".Il vicesindaco Matulli ha poi affrontato il tema della comunicazione e informazione ai cittadini ricordando come nel quadro tecnico-economico della tramvia per questo capitolo è stato previsto un finanziamento di un milione e 316mila euro. "Una cifra ben al di sotto di quanto previsto in opere simili dove al minimo si stanzia il 4% del costo totale. Ad oggi sono stati spesi 254mila euro nel 2005, 188mila nel 2006, 486mila nel 2007 e restano 377mila euro". Il vicesindaco ha ricordato poi le iniziative svolte: manifesti, locandine, spot, depliant, newsletter, volantini e via dicendo, ma anche incontri a tema (oltre 80 tra assemblee con le associazioni, le categorie economiche, i cittadini), gli infopoint del Quartiere 4 e 5, l'attivazione del call center (oltre 100.000 contatti telefonici), il sito web sulla tramvia fiorentina (oltre 2000 visite al mese). Senza dimenticare le iniziative più recenti come il tram in piazza Bambine e bambini di Beslan e in piazza della Repubblica e la miniserie tv sulla tramvia (in onda da domani su sette emittenti fiorentine). "Anche per rispondere alle sollecitazioni arrivate dal consiglio comunale ha concluso Matulli abbiamo deciso di rivedere e ampliare ulteriormente il piano di comunicazione avvalendoci dell'esperienza maturata dal Comune di Torino in occasione delle Olimpiadi invernali. In questo ambito si inserisce l'iniziativa del sondaggio della Doxa che ha l'obiettivo di capire cosa pensino i fiorentini della mobilità e dei progetti dell'Amministrazione a riguardo, tra cui la tramvia". (mf)