Referendum inceneritore, De Zordo e Nocentini: «Hanno vinto la salute e la politica che mette al centro la persona e l'ambiente»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, e di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista:«Lo straordinario risultato del referendum di Campi Bisenzio deve rimettere in discussione le politiche inceneritoriste delle amministrazioni toscane e in particolare del Comune di Firenze, che deve ripensare la gestione dei rifiuti potenziandone drasticamente la riduzione, la raccolta differenziata e il riciclaggio. Si rinunci a costruire nuovi inceneritori o a potenziare i vecchi e si realizzi quel 55% di raccolta differenziata e 15% di riduzione dei rifiuti a cui l'Amministrazione può destinare risorse adeguate nei prossimi bilanci.E' importante valutare insieme i due dati che escono dalle urne. I campigiani hanno infatti difeso i loro corpi, la loro salute, anche in nome e per conto di altre popolazioni, non è un caso che al no all'inceneritore di Case Passerini (88,87%) si affianchi un no altrettanto netto al rifiuto delle politiche inceneritoriste per la gestione dei rifiuti (84,36%). La sindrome Nimby a quanto pare è frutto solo della demagogia di qualche politico distante dal sentire comune degli abitanti che amministra.Hanno perso gli interessi economici che stanno dietro agli obsoleti termovalorizzatori e ha vinto la salute delle persone, la cultura figlia di una modernità che rispetta la natura e definisce un modello di sviluppo basato sulla riduzione, il riciclo e il recupero dei rifiuti.Un plauso grande va alle tante persone, uomini e donne, che organizzati in comitati e movimenti dal basso hanno saputo riaprire sul territorio un dibattito culturalmente alto e ricco di ragioni. Hanno saputo ricostruire una politica moderna, fondata su informazioni corrette e non su falsità e strumentalizzazioni di sorta».(fn)