Nuovo Palazzo di Giustizia, l'assessore Coggiola: "I lavori del primo lotto sono praticamente conclusi, ora il ministero di giustizia provveda agli arredi e alle apparecchiature di sicurezza"
"I lavori del primo lotto sono praticamente terminati. Sono già allacciate anche le utenze, mancano solo alcune rifiniture. A questo è necessario che siano attivate le apparecchiature per la sicurezza attiva e passiva e predisposti gli arredi. Spese, quest'ultime, a carico dell'amministrazione statale". Lo ha detto l'assessore ai lavori pubblici durante il sopralluogo al nuovo Palazzo di Giustizia di Novoli dove i lavori del I lotto sono i fase conclusiva (sono in corso di esecuzione alcune opere di finitura e i collaudi funzionali degli impianti) e sono già avviati quelli per il II lotto (tempo contrattuale per portare a termine i lavori è di 399 giorni dalla consegna)."Da un censimento effettuato presso gli attuali uffici giudiziari ha detto ancora l'assessore Coggiola circa il 40% dell'arredo è riutilizzabile nel nuovo Palazzo. La spesa per il restante 60% deve accollarsela il ministero di giustizia. Intanto sono già partiti i lavori per il secondo lotto, i cui cantieri non influiscono sull'agibilità del resto della struttura e ci sarebbe anche in terzo lotto dove dovrebbe sorgere la scuola di magistratura. Ma anche qui il problema sono i finanziamenti"."La realizzazione di questa complessa ed importante opera, necessaria anche per un decongestionamento del centro storico ha concluso l'assessore Coggiola oltre che ad una maggiore funzionalità degli uffici, dimostra anche la capacità dell'Amministrazione locale a spendere bene le risorse pubbliche. Non altrettanto, al momento, si può dire dell'Amministrazione centrale il cui atteggiamento rischia di rendere vani gli sforzi compiuti dal Comune di Firenze".Il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze, nasce dall'esigenza di riunificazione delle varie sedi degli uffici giudiziari sul territorio fiorentino. L'area ove è stato collocato è il risultato della riconversione di un sito industriale in disuso di proprietà della Fiat, con una estensione di 32 ettari.L'intero Palazzo assorbe, da solo, quasi un quarto dell'intera superficie edificabile prevista sull'area di Novoli che, complessivamente, è di circa 800.000 metri quadrati. Si tratta del secondo più esteso Palazzo di Giustizia italiano dopo quello di Torino e interessa un'area di 3 ettari, con una superficie utile di circa 126.000 metri quadrati distribuita all'interno di 15 corpi di fabbrica, con un ingombro complessivo di 230 per 180 metri alla base, elevati per un'altezza massima fuori terra di 76 m; gli unici edifici fiorentini più alti resteranno la Cupola del Brunelleschi (114 metri) e la Torre di Arnolfo (95 metri). I piani interrati della cittadella giudiziaria sono destinati agli archivi, sopra i quali sono sistemate gran parte delle aule di dibattimento tranne due di assise e la maxi-aula, poste al piano rialzato, mentre gli ultimi piani accoglieranno le aree riservate ai magistrati e alle procure. I lavori del I lotto (realizzati dall'Ati Inso-Bentini) sono iniziati nel giugno 2000 e sono in fase conclusiva, mentre il secondo è già stato aggiudicato alla stessa impresa, la Inso Spa in associazione di imprese con Cofatech Spa, con i relativi lavori che avranno inizio entro l'anno. L'importo complessivo dei lavori del I lotto è pari a 71.312.882 euro (oltre Iva), mentre per il II lotto l'importo complessivo aggiudicato è di 22.280.742 euro (oltre Iva)."Il primo lotto dei lavori per la costruzione del Palazzo di Giustizia ha affermato il presidente della Inso Franco Susini ha rappresentato un appalto importante per la nostra società. Nel '98 la Inso ha visto in questo appalto, al quale parteciparono le principali aziende di costruzioni italiane, un'opportunità per mettere a frutto il know-how consolidato nella realizzazione di progetti ad alto contenuto tecnologico e coerentemente ha destinato alla realizzazione dell'opera risorse umane altamente qualificate. Fu uno dei primi della Legge Merloni comprensivo sia della progettazione che della costruzione. Un appalto la cui aggiudicazione era comunque legata al massimo ribasso. Nonostante questo abbiamo sempre garantito risorse per la qualità dei lavori e la sicurezza del cantiere, adottando sistemi di controllo del personale e delle imprese subappaltatrici ancor prima che questo divenisse obbligatorio per legge".Per realizzare le fondamenta è stato necessario trivellare oltre 1250 pali per una lunghezza che sfiora i 30 chilometri. Sono stati scavati ben 250 mila metri cubi di terreno, utilizzati per rinforzare gli argini dei fiumi dell'area pratese. Sono stati necessari 54 mila metri cubi di calcestruzzo e 5.500 tonnellate di acciaio per il cemento armato.Per portare a compimento i lavori del primo lotto sono occorse 145 mila giornate di lavoro, impegnando in media 100 lavoratori al giorno, con punte che hanno superato le 540 unità.Il cantiere del 1° lotto può vantare un altro dato di eccellenza: quello della sicurezza. Non vi è stato alcun incidente mortale né infortuni con postumi di invalidità permanente. Le giornate indennizzate dall'Inail per incidenti occorsi sul cantiere sono state 581 pari allo 0,4% del totale con una media di 11,17 giornate per infortunio a fronte di un dato regionale di 36 giornate.(fd)