"Falso no grazie". Al via la campagna di informazione contro la contraffazione. L'assessore Gori: "Bisogna capire che dietro al venditore abusivo esistono le organizzazioni criminali"

La contraffazione è un reato. È la violazione del diritto di proprietà intellettuale e spesso è connessa alla criminalità organizzata, favorisce la concorrenza sleale e la complicità di un reato. Mette a rischio l'offerta dei prodotti dell'intelletto e l'economia, sia artigianale che della grande impresa.La contraffazione danneggia l'occupazione, favorisce il lavoro nero e lo sfruttamento di persone in difficoltà.Acquistare prodotti privi di certificazione e di garanzie sulla qualità dei materiali utilizzati e le tecniche di produzione adottate, mette a rischio anche la propria ed altrui incolumità.Acquistare i prodotti contraffatti può comportare una sanzione amministrativa fino a 10.000 euro.Chi compra merce originale, invece, sostiene il made in Italy, incentiva il progresso economico, indirettamente promuove la tensione delle imprese all'innovazione e alla ricerca.Per questi motivi, produrre, vendere ed acquistare prodotti contraffatti è un reato ed è eticamente sleale.Da queste premesse, per creare una diffusa community sulla legalità, nasce la campagna di informazione anticontraffazione "Falso no grazie" che ha visto all'opera un pool di istituzioni e di associazioni di categoria: Alto Commissariato per la Lotta alla Contraffazione, Prefettura di Firenze, Comune di Firenze, Camera di Commercio, associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confindustria, Confartigianato), associazioni degli albergatori (associazione imprese alberghiere, sezione industria alberghiera, Assohotel Confesercenti)."A giugno abbiamo iniziato un percorso con tutte le istituzioni cittadine e con le principali città nelle quali il fenomeno della contraffazione è presente – ha spiegato l'assessore alle attività produttive Silvano Gori, promotore dell'iniziativa –. Questa campagna di informazione deve proseguire nel corso degli anni per fare capire alle persone che dietro la contraffazione non ci sono solo coloro che vendono abusivamente i prodotti ma tutta una serie di organizzazioni criminose che operano fino a livello internazionale. Intanto cominciamo con uno slogan, una campagna di informazione che sarà diffusa anche nelle scuole per creare, anche nei giovani, una coscienza a non acquistare prodotti contraffatti che non sono solo capi di abbigliamento ma anche generi alimentari, bevande alcoliche, medicine, giocattoli e tanto altro ancora che rischia di essere pericoloso anche per la salute dei cittadini"."Falso no grazie" è una campagna che vedrà coinvolti anche gli operatori economici, i negozianti, gli albergatori, tutte le istituzioni e che sarà rivolta ai residenti nell'area fiorentina e nelle aree limitrofe, ai turisti ed agli studenti stranieri e italiani, a tutti coloro che, provenendo da altri comuni, vengono a Firenze per lavoro o per trascorrere un po' di tempo libero.Capofila della campagna di informazione è l'Alto Commissario per la lotta alla contraffazione. Stamani, il vice Alto Commissario Antonello Colosimo ha inviato all'assessore Gori una lettera di saluto in cui sottolinea che "Quello di oggi rappresenta un punto di partenza significativo non solo per l'attività di sensibilizzazione e di comunicazione ma soprattutto per il processo che innesca, in maniera continuativa, di orientamento dell'attività di un Comune in cui la consumazione del reato di contraffazione costituisce uno sfregio intollerabile alle sue irripetibili bellezze. […] Iniziative come questa non costituiscono la panacea risolutiva dei problemi connessi alla commercializzazione di merce contraffatta ma, certamente, rappresentano un atto concreto, immediatamente percepibile che, nel costruire un modello anche per le altre città italiane, potrà sicuramente rappresentare un punto di partenza, perfettibile, ma attestato".Questa campagna di informazione potrà, infatti, essere presa da esempio anche da altre città nelle quali è presente il fenomeno della contraffazione: sarà sufficiente sostituire il nome del Comune di riferimento."Questa iniziativa è il frutto dell'ennesima prova di coesione istituzionale – ha commentato il capo gabinetto della Prefettura di Firenze Valerio Valenti – è un'esperienza positiva, un prototipo da replicare anche in altre città che vivono lo stesso fenomeno della contraffazione che dev'essere combattuto al pari della droga e della prostituzione"."La campagna di informazione – ha commentato Gerri Martinuzzi della Camera di Commercio di Firenze – si inserisce in una strategia nazionale contro la contraffazione coordinata dall'Alto Commissariato. Sarà un'iniziativa permanente soprattutto nei negozi del centro cittadino; non è un'iniziativa-spot ma è continuativa. Dai dati forniti dal nostro Osservatorio, si ricava che, a livello nazionale, il giro del contraffatto sia di circa 7 miliardi di euro e, in proporzione, a Firenze e provincia c'è una ricaduta del 5-6% pari a circa 400 milioni di euro"."Abbiamo iniziato un lavoro anche con la Regione Toscana: è una campagna di sensibilizzazione rivolta ad un largo pubblico – ha commentato l'assessore alla moda della Provincia di Firenze Elisabetta Cianfanelli –. Proprio domani, a Palazzo Medici Riccardi, è prevista un'iniziativa scientifico-culturale per discutere del fenomeno della contraffazione, i riflessi nella moda ed alla quale parteciperà anche il mondo delle imprese".In questa prima fase della campagna di informazione e comunicazione, sono stati realizzati il logo (che riproduce un segnale di stop ed i prodotti generalmente più contraffatti) e lo slogan "Falso no grazie": sia in italiano che in inglese ("No fakes thanks") con la scritta "Comprare marchi falsi è un reato" oltre che in italiano anche in inglese, francese e spagnolo.Saranno collocati in alcuni punti del centro storico, 5 totem alti 2 metri e mezzo e larghi 1 metro e mezzo (in Piazza della Signoria, in Piazza della Repubblica, in Piazza San Giovanni, davanti la stazione di Santa Maria Novella, in via Calmala), saranno distribuite tra i negozianti del centro storico 6.000 locandine ed il 15 dicembre sarà organizzata una prima giornata di sensibilizzazione con un gazebo in Piazza della Repubblica, dove saranno distribuiti anche 10.000 adesivi, 8.000 shoppers e 1.000 palloncini."Il mercato del falso sta espandendosi e si calcola che, a livello mondiale, il 30% dell'economia sia prodotta dal contraffatto – ha proseguito l'assessore Gori –. Bisogna fare capire cosa c'è dietro il venditore abusivo. In questa prima fase, indicativamente sino al termine del 2008, prevediamo di investire per la campagna «Falso no grazie» circa 200.000 euro. Il Comune e la Camera di Commercio intervengono con 50.000 euro a testa ma, d'ora in poi, dovremo sempre destinare fondi pubblici per sensibilizzare la popolazione su questo fenomeno".Queste le scritte che saranno presenti su totem, locandine ed altro materiale informativo:"Comprare marchi falsi è un reato" (italiano)"Bying counterfeited goods is a crime" (inglese)."Acheter de fausses griffes c'est un crime" (francese)."Comprar marca falsas es un crimen" (spagnolo).Segue foto CGE. (uc)