Quartiere 5: progetto "COOP: Buon Fine". In otto mesi raccolte 15 tonnellate di prodotti per oltre 66.000 euro donati alle associazioni di volontariato
15 tonnellate di prodotti per un valore di 66.984,70 euro di prodotti di orto-frutta, macelleria, forneria e latticini sono stati raccolti nei punti COOP della Sezione Firenze Nord-Ovest e donati ad otto associazioni di volontariato: la Mensa Caritas, l'associazione Icaro, l'associazione Chiesa S. Francesco a Montughi, l'associazione Rete di solidarietà, l'associazione Cuore di S. Marta, l'associazione Adra Italia, la Misericordia di Rifredi e la Misericordia Ponte di Mezzo.Questi sono i risultati dei primi otto mesi di attività del progetto "COOP: Buon Fine" realizzato insieme al Quartiere 5, cominciato lo scorso 21 febbraio."Evitare lo spreco e regalare un pasto giornaliero ai bisognosi. Su questa idea è nato il progetto insieme alla COOP ed alle associazioni di volontariato ha commentato la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei . Un'idea semplice ma con un grande risultato, su un territorio dove si registra l'esistenza di diversi nuclei familiari che vivono al di sotto del minimo. A fine giornata la grande distribuzione raccoglie i prodotti invenduti e li distribuisce a chi ne ha bisogno. Abbiamo cominciato con un primo nucleo di associazioni ed ora il numero è aumentato fino ad otto. Un grazie alla COOP, ai responsabili del progetto e a tutte le associazioni di volontariato che vi partecipano".Il progetto "Coop: Buon Fine", permette di recuperare i beni alimentari, ma non solo, che rimangono invenduti nei punti vendita della grande distribuzione della COOP, attraverso la creazione di Reti Locali di Solidarietà organizzate. I prodotti raccolti sono donati alle associazioni di volontariato che li mettono a disposizione dei propri assistiti (indigenti e persone svantaggiate).I prodotti recuperati sono prevalentemente freschi ed entro poche ore dal ritiro arrivano sulle tavole dei destinatari.In questo modo, viene evitato che i generi invenduti diventino un rifiuto organico ed invece siano destinati per uno scopo umanitario: l'assistenza e l'aiuto dei bisognosi."È un progetto che è un «uovo di Colombo», scaturito dalle sollecitazioni di alcuni nostri dipendenti che segnalavano l'esistenza di prodotti prossimi alla scadenza e quindi destinati ad essere gettati ha commentato Luciano Rossetti direttore Unicoop Nord-Ovest . La nostra politica, prevede che i prodotti due-tre giorni prima della scadenza siano ritirati dalla vendita ed immagazzinati per essere distrutti ed ora, invece, abbiamo la possibilità di utilizzarli destinandoli, gratuitamente, alle tavole di chi ha bisogno. In questo modo limitiamo gli sprechi, ottimizziamo gli ordini con i nostri fornitori ed aiutiamo chi è in difficoltà. Rientrano in questo progetto, non solo prodotti alimentari ma anche di vestiario e anche gadgets che possono essere utilizzati dalle associazioni di volontariato per realizzare, ad esempio, le pesche di beneficenza. In tutta la Toscana sono 42 i punti vendita che aderiscono all'iniziativa e a Firenze, oltre che nel Quartiere 5, anche i punti vendita a Gavinana (in via Erbosa), a Ponte a Greve e all'Isolotto".In particolare, i punti di raccolta della Sezione Soci Firenze Coop Nord-Ovest del Quartiere 5 sono i negozi di: Piazza Leopoldo, via Carlo del Prete, Le Piagge e via Caldera.I beneficiari diretti del progetto sono perciò tutte quelle associazioni no profit, di volontariato (ONLUS), che svolgono la loro attività di assistenza a favore di persone bisognose, sia attraverso la somministrazione di pasti preparati nello loro mense interne e sia attraverso la consegna di pacchi e pasti a domicilio."Il progetto ha registrato un'ampia partecipazione di tutti: i dipendenti della COOP, le associazioni di volontariato ed il Quartiere 5 ha spiegato Viviana Quaglia della Sezione Soci Unicoop Firenze Firenze Nord Ovest . Importante è la velocità di distribuzione dei prodotti che anche nel giro di poche ore sono pronti per essere somministrati. Il progetto è cominciato a febbraio e poi si è sviluppato entrando a regime dal mese di maggio"."Grazie a questi risultati siamo riusciti ad aprire un altro punto mensa nel quartiere, presso l'associazione GS Romito ha commentato Stefania Collesei risparmiando sui finanziamenti da destinare alle associazioni di volontariato. Inoltre, i pasti ed i prodotti consegnati direttamente a casa delle famiglie, permette di stabilire un rapporto di fiducia tra chi ha bisogno e le associazioni".Questi i risultati, nel dettaglio, dei primi otto mesi di attività del progetto.Sono stati raccolti e distribuiti 15.068 chili di prodotti, per un valore, complessivo, di 66.984,70 euro, così suddivisi: generi vari 888 chili, prodotti di orto-frutta 1.100 chili, prodotti di forneria 8.360 chili, prodotti di macelleria 2.060 chili, prodotti di latticini 2.660.Alla Mensa Caritas prodotti per 13.265 euro, all'associazione Icaro prodotti per 13.245,37 euro, all'associazione Chiesa San Francesco a Montughi prodotti per 4.803,77 euro, all'associazione Rete di solidarietà prodotti per 1.081,34 euro, all'associazione Cuore di S. Marta prodotti per 5.745,25 euro, all'associazione Adra Italia prodotti per 11.686,66 euro, alla Misericordia di Rifredi prodotti per 14.887,31 euro ed alla Misericordia Ponte di Mezzo prodotti per 2.270 euro. (uc)