Acque, verso un gestore unico degli Ato 2, 3 e 6. Siglato in Palazzo Vecchio l'accordo quadro fra i sindaci dei Comuni di Firenze, Roma, Prato, Pistoia, Pisa, Empoli, Siena, Grosseto
Una società unica, a prevalente capitale pubblico per 162 Comuni, operativa nel settore della gestione delle risorse idriche di dimensione corrispondente a quello degli attuali Ato (Ambiti Territoriali Ottimali) 2, 3 e 6, con l'obiettivo del miglioramento dell'offerta del servizio all'utenza attraverso sinergie ed economie di costo. E' quanto prevede l'accordo quadro (che ora sarà sottoposto alla discussione dei consigli comunali dei Comuni interessati nel processo di aggregazione) siglato oggi in Palazzo Vecchio dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, dal collega di Roma Walter Veltroni e dai sindaci Marco Romagnoli (Prato), Renzo Berti (Pistoia), Paolo Fontanelli (Pisa), Emilio Bonifazi (Grosseto), Maurizio Cenni (Siena), Luciana Cappelli (Empoli), alla presenza del presidente della Regione Toscana Claudio Martini. Il Comune di Roma è presente in quanto azionista di maggioranza di Acea spa, società partner di Publiacqua Spa e di Acque spa e Acquedotto del Fiora Spa. L'accordo riguarda 2.400.000 abitanti, 630.000 utenze e un fatturato complessivo delle attuali tre società di gestione di 306.286.000 euro. "Un accordo non chiuso, ma aperto ad altre realtà territoriali che vorranno aggiungersi al nuovo soggetto. La nostra ambizione è pensare ad una azienda regionale: lavoreremo quindi per l'allargamento dell'alleanza a tutta la Toscana, considerando quello di oggi un punto particolarmente importante. Significativa a tal proposito, pur non essendo fra i firmatari dell'accordo, la presenza del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi", come ha evidenziato il sindaco di Pisa Fontanelli, a nome dei colleghi. Nella nuova società sarà partecipata per il 60% dai Comuni e per il 40% da Acea."Questo accordo ha sottolineato il sindaco Domenici mette in evidenza un punto particolarmente importante: quello dell'acqua come bene pubblico. La società infatti è partecipata al 60% dai Comuni e anche il cosiddetto partner privato', ovvero Acea, è in realtà una società quotata in borsa che vede la presenza maggioritaria del Comune di Roma, che detiene il 51%. Il controllo è dunque saldamente in mano pubblica. Un accordo che rappresenta un passo importante per l'ottimizzazione e del pieno efficientamento del sistema dei servizi pubblici locali, in una logica che tende a rafforzare quella che è una piattaforma industriale che deriva dalla storia e dalla tradizione dei nostri Comuni. Quindi non una chiusura a processi di liberalizzazione del sistema dei servizi pubblici locali, in funzione e nell'interesse del cittadino utente, ma nemmeno una logica che tende a svendere' un patrimonio storico che ci viene da un'esperienza, potremo dire secolare, di attività e offerta di servizi nelle nostre realtà locali e territoriali".Il percorso individuato per la realizzazione del gestore unico prevede la costituzione di una nuova società operativa, la "NewCo", destinata a gestire il servizio nei tre Ato, mediante conferimento, da parte di ciascuno dei tre gestori attuali (Acque Spa, Publiacqua Spa e Acquedotto del Fiora Spa), dei rispettivi interi patrimoni aziendali;la separazione della componente pubblica e della componente privata dei tre gestori attuali, in modo da ricondurre autonomamente a tali due matrici dell'azionariato le partecipazioni in "NewCo"; la costituzione di una Holding interamente pubblica la cui missione è detenere le partecipazioni dei soci pubblici in "NewCo" che gestirà i servizi idrici integrati nei tre Ato."La logica del piccolo è bello', in realtà mette le comunità in una condizione di grande debolezza ha detto il sindaco Veltroni . In Italia c'è bisogno di aziende più forti e più grandi, che possano reggere la competizione. E questo più avvenire in due modi: o con operazioni dall'alto, o attraverso l'unione di realtà rappresentative dei cittadini, come in questo caso. E ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per questo risultato".Gli indirizzi e i criteri contenuti dell'accordo siglato oggi, sono il frutto di un lavoro congiunto fra i sindaci dei Comuni interessati, delle autorità di ambito territoriale ottimale 2, 3 e 6, dei presidenti delle società Acque Spa, Publiacqua Spa e Acquedotto del Fiora Spa.(fd)IN ALLEGATO L'ACCORDO QUADROACCORDO QUADRO TRA I COMUNI CONSORZIATIIN ATO 2, ATO 3 E ATO 6 PER LA GESTIONE DEL S.I.I.Dato conto che: i sottoscrittori del presente accordo sono tutti Comuni consorziati negli Ambiti Territoriali Ottimali 2, 3 e 6 e che la maggior parte di essi sono altresì soci diretti o indiretti nelle società di gestione del SII in detti ATO (Acque S.p.A., Publiacqua S.p.A. e Acquedotto del Fiora S.p.A.). la finalità del presente accordo è quella di delineare un percorso condiviso per addivenire ad un'unica società di gestione del SII con l'obiettivo del miglioramento dell'offerta del servizio all'utenza attraverso il conseguimento di sinergie ed economie di costo;Premesso che:- per la gestione del Servizio Idrico Integrato nel territorio toscano sono ad oggi individuati e operativi, a seguito di specifica legge regionale, sei Ambiti Territoriali Ottimali;- la recente normativa nazionale in materia di servizio idrico integrato (Dlgs 152/2006) promuove la definizione di Ambiti territorialmente sempre più adeguati a conseguire miglioramenti gestionali ed efficientamenti nello sfruttamento e distribuzione della risorsa idrica, che non possono che essere realizzati attraverso la ricerca di economie, contrazioni di costi, sinergie d'impresa, condizioni di parità di trattamento dei cittadini, con positive ricadute sulle condizioni del servizio e sulle tariffe;- la definizione di aree più vaste e conseguentemente, per quanto detto sopra, l'opportunità della ricerca di gestori di maggiore dimensione si inserisce nell'ottica di avviare un sistema concorrenziale tra operatori di settore di livello nazionale ed internazionale, come previsto anche dalla normativa sui servizi pubblici locali;- i Comuni membri dell'ATO 3 (Medio Valdarno) hanno già affermato la volontà di procedere all'integrazione con altri ATO della Toscana, ed in particolare con i Comuni del limitrofo ATO 2 (Basso Valdarno), con l'Accordo di Programma del 28/6/2001;- uguale volontà è stata espressa dalla maggioranza dei Comuni dell'ATO 2 (Basso Valdarno) nel Protocollo di Intesa per la costituzione della Società d'Ambito sottoscritto in data 22/10/2001;- sulla scorta del disegno proposto dalla L. 36/94 ("Legge Galli") negli ATO 2 e 3 sono state esperite procedure di selezione di soggetti privati, quali partner industriali, nelle società di gestione affidatarie del servizio idrico negli ambiti territoriali citati;- a seguito dell'esperimento di tali procedure di evidenza pubblica per la scelta del privato nelle società di gestione degli ATO 2 e 3, sono stati selezionati, in entrambe le società Acque S.pA. e Publiacqua S.p.A, raggruppamenti d'imprese con mandataria Acea S.p.A.;- analoga condizione si è realizzata anche nell'ATO 6 (Ombrone) che comprende 56 comuni delle Province di Siena e Grosseto;- il capitale sociale di Publiacqua S.p.A. e Acquedotto del Fiora S.p.A. è detenuto per il 60% dalla parte pubblica e per il 40% da quella privata, mentre il capitale sociale di Acque S.p.A. è detenuto per il 55% dalla parte pubblica e per il 45% dalla parte privata;- in data 16/03/2006 fra i Comuni di Firenze, Pisa, Prato, Pistoia, Empoli (appartenenti agli ATO 2 e 3) ed il Comune di Roma, socio di maggioranza di Acea S.p.A., è stata sottoscritta una dichiarazione di intenti per porre in essere tutte le iniziative e le misure volte a integrare le società Acque S.p.A. e Publiacqua S.p.A., entro il triennio 2006-2008;considerato:- che negli ATO 2, 3 e 6 è possibile avviare concretamente un'aggregazione delle società di gestione del SII esistenti in virtù della presenza nelle stesse del medesimo partner industriale;- che tale aggregazione può iscriversi nella già menzionata logica di ricerca del livello ottimale di gestione del SII in aree sempre più vaste al fine di realizzare il possibile e conseguente adeguamento, negli ambiti territoriali comunali di riferimento, delle condizioni dei servizi e del loro sviluppo;- che la medesima può validamente contribuire alla realizzazione di un'azienda che fornisca un servizio maggiormente efficiente ed efficace con benefici in termini di qualità e quantità degli investimenti, tutela dell'ambiente e della risorsa idrica, contenimento dei costi e delle tariffe;- che i Comuni sottoscrittori condividono le intenzioni già affermate dai Comuni dell'Ato 3 e dell'Ato 2, negli accordi di programma già citati rispettivamente del 28/6/2001 e del 22/10/2001, di muoversi verso la costituzione di un gestore unico, indirizzando conseguentemente in tal senso le azioni sia delle Autorità di Ambito 2, 3 e 6 di cui sono consorziati, sia le relative società di gestione di cui sono direttamente o indirettamente azionisti;- come, al fine di conseguire una più efficace azione di governo del gestore unico del SII, pare opportuna una razionalizzazione dell'assetto delle partecipazioni societarie dello stesso attraverso la separazione delle componenti pubbliche dalle componenti private degli azionariati degli attuali tre gestori, con la possibilità di far confluire le quote di parte pubblica in una apposita "Holding", raggiungendo così l'obiettivo di concentrare in un'unica società gli azionisti pubblici, che potranno, peraltro, essere presenti o rappresentati nella compagine proprietaria di tale "Holding" nelle forme ritenute più idonee.Detto percorso è auspicabile venga condiviso e analogamente seguito anche dai soggetti di parte privata, soci degli attuali gestori del SII.ritenuto che:- la costituzione, come prevista dal presente Accordo, di un gestore industriale del servizio idrico integrato solido e di dimensioni più ampie possa portare a cogliere risultati importanti sul piano dell'efficienza idrica e dell'uso razionale della risorsa e a realizzare altresì l'efficientamento operativo grazie, in particolare, al conseguimento di sinergie che producano economie di costi ed aumenti degli investimenti e dunque sicuri miglioramenti del servizio oggi fornito agli utenti;- la pianificazione degli investimenti già approvata nei diversi ambiti territoriali ottimali coinvolti nell'operazione di aggregazione dei gestori, debba essere mantenuta confermando il livello e le priorità già concordate nei singoli territori;- la maggiore efficienza nell'uso della risorsa idrica e operativo-imprenditoriale del gestore unico, con particolare riguardo all'incremento degli investimenti e al miglioramento della qualità dei servizi, debbano essere evidenziati nel Piano Industriale;- la partecipazione della parte pubblica alle scelte della società di gestione debba essere resa più efficace ed intensa, in ragione anche della necessità di rappresentazione delle esigenze dei cittadini di territori più ampi di cui deve essere assicurato il presidio da parte del gestore del SII, attraverso:a) la predisposizione di opportuni patti di governance societaria fra i soci pubblici;b) apposite intese ed accordi con la partnership privata che riconoscano il primario ed imprescindibile ruolo della parte pubblica nella definizione delle azioni ed interventi più adeguati al raccordo con i territori e le popolazioni servite._______________ ***** _________________Alla luce di quanto sopra, i Comuni sottoscrittori, in qualità sia di enti consorziati rispettivamente negli ATO 2, 3 e 6 sia di soci con partecipazione diretta o indiretta nelle società di gestione del Servizio Idrico Integrato (rispettivamente Acque S.p.A., Publiacqua S.p.A. e Acquedotto del Fiora S.p.A.) nei suddetti ATOSI IMPEGNANOalla realizzazione di una società, a prevalente capitale pubblico, operativa nel settore della gestione delle risorse idriche di dimensione di ambito territoriale corrispondente a quello degli attuali Ato 2, 3 e 6 e a tal fineCONVENGONO E CONCORDANO SU QUANTO SEGUE1) Il percorso individuato per la realizzazione del gestore unico, tenuto conto di quanto in premessa, è il seguente:a) costituzione di una nuova società operativa ("NewCo") (destinata a gestire il servizio nei tre ATO) mediante conferimento, da parte di ciascuno dei tre gestori attuali, dei propri interi compendi aziendali;b) separazione, con le modalità tecniche più opportune, della componente pubblica e della componente privata dei tre gestori attuali, in modo da ricondurre autonomamente a tali due matrici dell'azionariato le partecipazioni in "NewCo";c) obiettivo della costituzione di una società "Holding" interamente pubblica la cui missione è detenere le partecipazioni dei soci pubblici in "NewCo" che, si ricorda, diviene il gestore del SII nei tre Ato.2) I Comuni sottoscrittori danno pertanto conto e si danno reciprocamente atto che il percorso succitato realizza l'esistenza di una società operativa espressione delle stesse compagini di aggregati oggi presenti nelle tre attuali società di gestione del SII negli ATO 2, 3 e 6 nel mantenimento e rispetto, quindi, del prevalente controllo pubblico della società unica di gestione nonché delle facoltà e vincoli normativamente previsti e delle risultanze dei processi pubblicistici di scelta della modalità di gestione del servizio "a mezzo di società pubblica partecipata anche da privati".3) I Comuni, in qualità di consorziati nelle singole AATO 2, 3 e 6, in relazione in particolare alla fase 1) lettera a) del processo sopra descritto e al permanere dei vincoli, rapporti e condizioni indicate al precedente punto 2), danno atto e riconoscono che la società "NewCo", che consegue al processo di aggregazione, diviene a tutti gli effetti affidataria delle convenzioni degli ATO 2, 3 e 6 già intercorrenti fra questi e rispettivamente le società Acque S.p.A., Publiacqua S.p.A. e Acquedotto del Fiora S.p.A. e dunque diviene gestore unico del SII negli ATO 2, 3 e 6;4) In relazione a quanto sopra e rispetto alle varie fasi del processo di aggregazione descritto al punto 1) che precede, i Comuni sottoscrittori, sempre in qualità di consorziati negli ATO 2, 3 e 6 e di soci diretti e indiretti delle attuali società Acque S.p.A. Publiacqua S.p.A. e Acquedotto del Fiora S.p.A., riconoscono che tale processo comporterà: per quanto al punto 1 lettera a): costituzione della società operativa unica ("New Co") mediante conferimento dei complessi aziendali delle tre citate società; definizione del suo capitale sociale in relazione ai valori dei conferimenti suddetti; definizione dello statuto della stessa e di disciplina parasociale transitoria di governance relativa ai rapporti fra soci pubblici e socio privato; approvazione delle necessarie modifiche allo statuto degli attuali gestori del SII in ottemperanza al mutato scopo sociale (carattere non più operativo, ma di holding delle società); progetto di definizione della revisione, da parte delle AATO, delle convenzioni con "New Co", (soggetto che si è "sostituito" a Acque S.pA., Publiacqua S.p.A e Acquedotto del Fiora S.p.A.) nella logica della armonizzazione delle condizioni del servizio; in relazione al punto 1 lettera b): modifiche degli statuti sempre delle attuali società di gestione del SII necessarie a realizzare l'obiettivo della separazione tra proprietà pubblica e privata; in relazione al punto 1 lettera c): costituzione di una nuova società interamente di proprietà di enti o aziende a partecipazione pubblica a mezzo di fusione di Acque S.pA., Publiacqua S.p.A e Acquedotto del Fiora S.p.A. (rimaste, a seguito della separazione di cui al punto precedente, di completa proprietà pubblica) e con conseguente estinzione delle medesime; determinazione del rapporto di cambio per l'assegnazione delle azioni ai soci in base ai valori già definiti in sede di costituzione di "NewCo"; definizione, anche attraverso patti parasociali, della governance della società holding pubblica risultante dalla fusione in questione, patti che disegnino un sistema trasparente di governo, che, garantendo pari dignità a tutti i comuni sottoscrittori del presente accordo, permetta loro di conoscere e partecipare alle decisioni strategico gestionali della società prevedendo, laddove necessario, opportuni momenti di confronto decisionale; condivisione, fra soci pubblici e socio privato, del definitivo assetto di governance di "NewCo" con riconoscimento del rinnovato ruolo che la parte pubblica deve rivestire in particolare nelle scelte di raccordo del gestore con i territori e le popolazioni servite ed individuando, anche a questo proposito, le più opportune forme di rappresentanza di detti interessi fra quelle previste dal diritto societario e dalle più avanzate forme di rendicontazione sociale delle imprese.5) Gli enti sottoscrittori, per la realizzazione di quanto sin qui concordato, nelle loro qualità già ricordate di enti consorziati negli ato 2, 3 e 6 e di proprietari delle attuali società di gestione, si impegnano per l'attivazione: degli attuali gestori del servizio e, in particolare, degli organi di amministrazione degli stessi; delle AATO e, in particolare, dei loro Consigli di Amministrazione, ai quali è affidato l'impegno di procedere allo studio dei modi e forme di armonizzazione delle convenzioni che regolano la gestione del servizio da parte della subentrata società operativa unica.Nella fattispecie le società attuali gestori sono incaricate sin d'ora di operare, in relazione al conferimento dei loro complessi aziendali nella società operativa unica, per la predisposizione di un "piano industriale" di aggregazione .6) Per assicurare il rispetto degli impegni di cui al presente accordo, per il monitoraggio della sua esecuzione, per l'esame della documentazione prodotta dalle società, enti e gruppi di lavoro coinvolti, i sottoscrittori convengono di costituire un Comitato di Coordinamento, composto dai Sindaci o loro rappresentanti dei Comuni di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Siena, Grosseto ed Empoli e presieduto dal Sindaco del Comune di Pisa.Detto Comitato, alla sua prima riunione, detterà le regole del proprio funzionamento e del rapporto con gli altri sottoscrittori del presente Accordo mediante il più ampio coinvolgimento degli stessi.I Comuni sottoscrittori concordano fin d' ora che il Comitato in questione, supportato, se del caso, da apposito gruppo di lavoro costituito, vaglierà fra l'altro:a) il piano industriale redatto dai gestori;b) le ipotesi di valutazione dei conferimenti aziendali dei tre attuali gestori;c) gli schemi di statuto e dei patti parasociali della società operativa ("NewCo") e della "Holding" pubblica ;d) gli schemi di atti e provvedimenti da assumersi nell'ambito dell'attuazione amministrativa di quanto al presente Accordo e di quanto, per la sua effettiva realizzazione, convenuto in sede di Comitato di Coordinamento.