Checcucci (An): "Gli importi della sanzione all'azienda di raccolta e smaltimento dei rifiuti non devono ricadere sulla tariffa di igiene ambientale"

Una mozione "per impegnare l'amministrazione a far sì che gli importi della sanzione all'azienda di raccolta e smaltimento dei rifiuti non ricadano sulla tariffa di igiene ambientale" è stata presentata dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci."Dalla stampa - spiega la consigliera di An Checcucci - si apprende che la Regione Toscana ha multato con un ammenda di 250 mila euro, 5 aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti - e tra queste figura anche Quadrifoglio S.pA. per un importo di 127mila euro - colpevoli di aver portato in discarica un quantitativo di spazzatura superiore a quanto stabilito dai parametri regionali. Questa sanzione va ad aggiungersi ai già consolidati 14,00 € a tonnellata che gravano sulla composizione della tariffa"."Le conseguenze peggiori di questa sanzione – prosegue la consigliera di An - cadranno sugli utenti, perché i maggiori costi sostenuti dalle società dei rifiuti ricadranno inevitabilmente sulle tariffe di igiene ambientale che pagano le famiglie e le aziende e che ciò non appare corretto se si considera che le responsabilità sono unicamente da addebitarsi all'azienda di gestione dei rifiuti le quali pur conoscendo le disposizione di legge sopra richiamate non ne hanno tenuto conto"."Senza contare - aggiunge Gaia Checcucci – che con la chiusura a fine dicembre di Case Passerini, la discarica di riferimento dell'area fiorentina, ci troveremo a dover smaltire altre 120.000 tonnellate di rifiuti l'anno. Ed i maggiori costi saranno scaricati sulle tasche dei contribuenti"."L'impianto che nascerà in sostituzione - ha proseguito Gaia Checcucci- dovrebbe essere pronto nel 2013 e nei 6 anni che decorreranno dalla chiusura della discarica di case Passerini fino all'inaugurazione della nuova struttura, complessivamente i cittadini saranno chiamati a pagare, nella migliore delle ipotesi, più di 36 milioni di euro in più. Tutti soldi che dovranno pagare con la Tia, la tassa di igiene ambientale".A fronte di queste considerazioni la mozione impegna il sindaco a "garantire che gli importi delle sanzioni fatte alle aziende non vengano scaricate sulle tariffe di igiene ambientale che pagano le famiglie e le aziende, ma che siano esclusivamente recuperate da economie fatte all'interno del bilancio aziendale e possibilmente su attività o compensi che non vadano a compromettere il servizio".(fd)Di seguito il testo della mozioneOggetto: per impegnare l'Amministrazione a far sì che gli importi della sanzione all' azienda di raccolta e smaltimento dei rifiuti non ricadano sulla tariffa di igiene ambientaleAPPRENDO dalla stampa che la Regione Toscana ha multato con un ammenda di 250 mila euro 5 aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti - e tra queste figura anche Quadrifoglio S.pA. per un importo di 127mila euro- colpevoli di aver portato in discarica un quantitativo di spazzatura superiore a quanto stabilito dai parametri regionali;CONSIDERATO CHE suddetta sanzione va ad aggiungersi ai già consolidati 14,00 € a tonnellata che gravano sulla composizione della tariffa;CONSIDERATO che la Legge Regionale 25/98 sui rifiuti specifica chiaramente che già dall'ultimo trimestre del 2005, alle aliquote sui tributi dovuti dalle aziende non era applicabile una distinzione tra rifiuti trattati e rifiuti inviati in discarica tal quali e che pertanto, per tutti i rifiuti urbani che finiscono in discarica l'aliquota prevista è la stessa dell'importo di E. 25,82;CONSTATATO che le conseguenze peggiori di questa sanzione cadranno sugli utenti, perché i maggiori costi sostenuti dalle società dei rifiuti ricadranno inevitabilmente sulle tariffe di igiene ambientale che pagano le famiglie e le aziende e che ciò non appare corretto se si considera che le responsabilità sono unicamente da addebitarsi all'azienda di gestione dei rifiuti le quali pur conoscendo le disposizione di legge sopra richiamate non ne hanno tenuto conto;Impegna il Sindaco agarantire che gli importi delle sanzioni fatte alle aziende non vengano scaricate sulle tariffe di igiene ambientale che pagano le famiglie e le aziende, ma che siano esclusivamente recuperate da economie fatte all'interno del bilancio aziendale e possibilmente su attività o compensi che non vadano a compromettere il servizio.Gaia Checcucci