Diaw (Rifondazione): «Momenti difficili per gli studenti stranieri nell'ateneo»
Questo il testo dell'intervento di Mbaye Diaw, consigliere di Rifondazione Comunista:«Come sapete, ci sono vari centri culturali di lingua italiana all'estero, dove gli studenti stranieri frequentano un corso di lingua italiana e successivamente chiedono, tramite l'ambasciata italiana nel paese d'origine, di venire a frequentare l'Università in Italia. All'inizio del mese di settembre di ogni anno, tutti gli studenti stranieri devono fare l'esame di lingua italiana per frequentare l'Università. Dopo aver superato questo test si iscrivono ad un corso universitario e chiedono la borsa di studio alla ARDSU.Il problema è che le modifiche della Regione Toscana al regolamento per l'ottenimento di tali borse di studio non vengono comunicate ai consolati e alle ambasciate italiane all'estero, e di conseguenza molti studenti stranieri ancora all'estero non sono informati di questi cambiamenti, arrivano alla fine del mese d'agosto a Firenze e non possono avere la borsa di studio: di conseguenza non sanno dove dormire, mangiare, come vivere a Firenze per un intero anno accademico.Ma i problemi degli studenti stranieri non sono solo questi.C'è ad esempio il caso di Mohamed, uno studente tunisino che non è potuto arrivare in Italia in tempo per fare il test di lingua italiana (avendo ottenuto il visto d'ingresso in Italia il giorno 24 ottobre, quando era già scaduto il tempo per fare la domanda di borsa di studio). Per questioni burocratiche questo studente non ha potuto presentarsi in tempo in Italia per fare le domanda di borsa di studio e alloggio. Cosa si può fare? Andare dal Ministero degli Affari Esteri? Parlare con l'Assessore Simoncini?Oppure il caso di Biesale, studente siriano, venuto in Italia per frequentare un corso di restauro in una scuola privata e che nel frattempo si è iscritto all'Università di Firenze tramite il Centro Culturale di lingua italiana di Damasco, quindi l'Ambasciata d'Italia. Adesso ha finito il corso di restauro, è al terzo anno del corso di filosofia, facoltà di lettere. In questura non vogliono rinnovare il suo permesso di soggiorno. Quando uno straniero è studente può rinnovare il permesso di soggiorno presentando un numero di esami annuali superati. Ancora, Suora Josephine Muamba, iscritta al terzo anno nella facoltà di infermeria e Ermenita Zyka, iscritta alla facoltà di economia e commercio che, per varie vicissitudini, oggi si trovano nella condizione di non potere continuare gli studi per problemi economici. L'anno scorso tante di queste ragazze venute per studiare hanno passato un anno da dimenticare.Per tutti questi studenti stranieri che sono venuti da noi e per tutti gli altri che si trovano a Firenze in una simile situazione, è urgente attuare un piano di azione di prima accoglienza agli studenti appena arrivati e un altro di appoggio agli studenti che per vari motivi non riescono a continuare gli studi, perché la formazione e il sapere non devono essere un lusso, ma un diritto.Deve essere una priorità ora il domandarci: quale modello d'accoglienza per gli studenti stranieri?».(fn)