Bosi (FI): «Si aggrava sempre di più la situazione dei due ippodromi»
«L'approvazione della nuova convenzione per la gestione degli ippodromi fiorentini, lungi dall'averne risolto i gravi problemi, ha invece di fatto peggiorato la situazione». E' quanto sostiene il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi.«La previsione nella convenzione dell'accorpamento in un'unica struttura, al Visarno di tutta l'attività ippica, ovvero trotto e galoppo ha spiegato l'esponente del centrodestra con la conseguente dismissione delle "Mulina", oltre a contrastare con la clausola apposta alla donazione degli impianti al Comune da parte della famiglia Pazzi che condizionava l'efficacia del lascito alla destinazione d'uso degli immobili, crea non pochi problemi per la necessità di realizzare una pista di trotto laddove ne esiste già una per il galoppo. A tal proposito si ricorda che negli anni Ottanta si ipotizzò una doppia pista ma se ne riconobbe ben presto l'impossibilità realizzativa, anche per la carenza di spazi da destinare ai ricoveri dei cavalli. La concentrazione poi del trotto e del galoppo al Visarno farebbe diminuire il volume delle scommesse, conseguentemente alla necessaria diminuzione delle corse disputate».«Attualmente poi l'impianto delle "Mulina" si trova in stato di grave degrado strutturale ha rilevato Bosi - e necessita anche di interventi di messa a norma. Dal 1 gennaio 2008, su decisione dell'Unione Nazionale Incremento Razze Equine, le "Mulina" non potranno più ospitare corse di trotto pomeridiane e serali, ma solo mattutine, perché l'impianto di illuminazione non è a norma. C'è da chiedersi a questo punto quale imprenditore si accollerebbe spese di ristrutturazione di un impianto destinato in tempi brevi alla dismissione. Anche per il Visarno ci sono problemi. Sembra infatti che l'area dell'attuale ippodromo sia vincolata dalla Sovrintendenza ai beni artistici ed in particolare la vecchia tribuna leopoldina.Ma c'è di più. Il Comune di Firenze non ha ancora bandito la gara per attribuire la concessione gestionale e, considerati i tempi tecnici, siamo già oltre i limiti temporali del bando di gara europeo. Per questo la direzione patrimonio immobiliare ha inviato una raccomandata alla Ippodromi & Città S.p.A. chiedendole di proseguire la gestione, che scade il 31 dicembre 2007, in regime di proroga fino al 30 giugno 2008. L'Unire, però, ha già dato il suo parere negativo alla richiesta di proroga per i gravi ritardi accumulati dal Comune nella realizzazione degli interventi di adeguamento degli impianti e per non creare un imbarazzante precedente per gli altri ippodromi italiani».«Tutta questa difficile situazione ha concluso il consigliere di Forza Italia avrà infine, ed è questo l'aspetto più grave, pesanti e negative ripercussioni sul personale degli ippodromi che rischia drastici tagli occupazionali anche a seguito del previsto accorpamento delle attività ippiche in un unico impianto». (fn)