De Zordo: «La violenza contro le donne affonda le radici in un substrato culturale a cui va contrapposta una reale democrazia di genere»

Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«Unaltracittà/Unaltromondo aderisce e invita a partecipare allamanifestazione nazionale contro la violenza sulle donne del 24 novembre 2007 a Roma. La violenza è la principale causa di morte per le donne; il 31,9% delle donne tra i 16 e i 70 anni sono vittime di violenza nel corso della vita; il 69,7% degli stupri è opera del partner. Sono dati agghiaccianti, che non devono rimanere nascosti nelle statistiche degli studiosi ma essere diffusi e considerati per quello che sono: un segnale pericoloso che non può essere tollerato in una società che si definisce civile.La violenza sulle donne non può essere ridotta ad un fatto di cronaca nera su cui imbastire campagne mediatiche scandalistiche, né deve essere strumentalizzata addebitandola alla presenza degli immigrati in Italia dando così vita a un clima di allarmante razzismo. La violenza contro le donne è figlia di un rapporto di potere tra uomini e donne che ancora permane, sia nella relazione intima che sulla scena pubblica. Non è un fatto privato, ma una misura dell'assenza di democrazia. Le violenze e le discriminazioni di genere e di orientamento sessuale ci segnalano un'emergenza sociale intollerabile, nei confronti della quale è necessaria la mobilitazione di tutte le donne, ma anche degli uomini e delleistituzioni, con interventi legislativi, politiche del lavoro favorevoli alle donne, politiche di inclusione e di lotta a tutte le povertà.La violenza contro le donne affonda le radici in un substrato culturale a cui va contrapposta una reale democrazia di genere e che esige parola pubblica di donne e di uomini».(fn)