A Palazzo Vecchio il congresso annuale del Società italiana di educazione fisica

Un appello per il «ritorno della ginnastica naturale, a partire dalle scuole» è stato lanciato dal presidente della commissione sport Dario Nardella presentando, questa mattina in Palazzo Vecchio, il congresso nazionale annuale del S.i.e.f (Società italiana di educazione fisica) che si svolgerà dal 23 al 25 novembre al Palagio di parte Guelfa e nel Salone dei Cinquecento.«L'approfondimento di questa tematica - ha spiegato Nardella - serve anche per lanciare una denuncia: ovvero la perdita da parte dell'essere umano delle sue capacità motorie naturali, troppo ingabbiato nell'apprendimento delle discipline sportive. Inoltre – ha aggiunto - nonostante le attività motorie simili alla ginnastica siano tra le più praticate a livello nazionale, nelle scuole si vedono sempre meno palestre attrezzate per la ginnastica classica e quella naturale in particolare".Il congresso si articolerà in varie sessioni dove verrà approfondita la figura di Georges Hèbert, inventore del metodo naturale, che si contrappone a quello artificiale delle palestre, attraverso gli interventi dei maggiori studiosi ed esperti di ginnastica naturale, medici e professori a livello europeo».«Il fenomeno sportivo oggi è lo strumento principale utilizzato nelle scuole, a partire dalle elementari fino all'università - ha sottolineato la presidente del Sief Cristina Baroni – l'obiettivo del congresso sarà quello di recuperare l'aspetto culturale e storico della ginnastica classica e soprattutto di quella naturale nel suo carattere distintivo di utilità e come attività spontanea dell'uomo».«Devono essere sottolineati alcuni aspetti fondamentali quando si parla di ginnastica naturale – ha proseguito il professore e ortopedico Marco Pecchioli – ovvero la distinzione tra sport e ginnastica, tenendo presente che la ginnastica abbraccia tutti i movimenti, che la ginnastica è igiene e quindi prevenzione di malattie e traumi, il concetto che l'igiene è per tutti ed è necessario promuovere la ginnastica oltre che lo sport. Infine – ha evidenziato ancora Pecchioli - vorrei sottolineare che la ginnastica ha ripercussioni morali oltre che fisiche e quindi il suo valore altamente educativo".Durante la tre giorni di lavori, che inizierà venerdì alle 15, sarà presentata la figura di Hébert e i suoi studi sulle famiglie di movimento: camminare, correre, saltare, quadrupedie, trasporto, arrampicata e l'equilibrio. I lavori di Hebert saranno attualizzati nell'ultima giornata di sintesi, domenica 25, in relazione ala situazione odierna e soprattutto al recupero di queste gestualità naturali nelle scuole». (fn)