"Linee guida del Piano Generale degli Impianti Pubblicitari". Censiti oltre 29.000 mq di pubblicità. Il 6% degli impianti non è a norma

"Il nuovo Piano Generale degli impianti pubblicitari dovrà essere sottoposto all'esame della giunta e del Consiglio Comunale ed è finalizzato ad un efficace contrasto dell'abusivismo, particolarmente presente sui grandi impianti e che a Firenze è risultato essere pari al 6% comunque ben inferiore a quello stimato un paio di anni fa, prima che iniziasse il censimento degli impianti pubblicitari. Col nuovo PGIP miriamo a riordinare gli impianti pubblicitari ed a portare la pubblicità da 29.178 mq a 31.400 mq".È quanto ha dichiarato l'assessore alle attività produttive Silvano Gori che stamani ha presentato le "Linee guida del Piano Generale degli Impianti Pubblicitari" (PGIP).Il nuovo Piano Generale degli Impianti Pubblicitari prevede, come elementi di novità: la gestione delle sponsorizzazioni, legate alla pubblicità temporanea e non solo, per finalità di interesse per la città (progetti per il territorio, iniziative turistiche e culturali), la gestione degli spazi della comunicazione negli impianti di pubbliche affissioni, la gestione degli impianti innovativi (maxi video, ecc.), una valutazione economica delle previsioni di piano, l'acquisizione della metodologia di determinazione del valore degli impianti pubblicitari.Attualmente, la quantità di pubblica affissione utilizzata per finalità non commerciali da soggetti pubblici o da associazioni è di 6.400 mq. Secondo la normativa nazionale, la quantità di pubblica affissione (sia istituzionale che commerciale) è in rapporto alla popolazione residente sul territorio: 18 metri quadri ogni 1.000 abitanti e quindi a Firenze, secondo il numero dei residenti al 31/12/2006 può essere, al massimo, di 6.587,39 mq.La proposta per il nuovo PGIP stabilisce di destinare l'intera quantità minima di legge esclusivamente alle affissioni di natura istituzionale (cioè a tutti coloro che hanno diritto alla riduzione del canone o all'esenzione)."Noi proponiamo che la pubblica affissione, circa 6.500 metri quadri, sia utilizzata per i circuiti onlus, per la comunicazione del Comune e tutte le pubblicità commerciali su suolo pubblico, assegnandole con bando di gara per cercare di avere una maggiore possibilità di entrate economiche – ha proseguito l'assessore Gori –. La pubblicità temporanea, attualmente circa 3.400 metri quadri, vogliamo gestirla direttamente in cambio di sponsorizzazioni, ad esempio per la realizzazione di un giardino, di una piazza, per il restauro di un monumento oppure per sostenere una campagna di comunicazione o pubblicitaria. Gestirla direttamente piuttosto che darla a canone".Il "censimento" degli impianti pubblicitari presenti sul territorio fiorentino è iniziato ad agosto del 2006 ed è stato effettuato dall'ufficio pubblicità ed insegne. Sono stati rilevati, fotografati e catalogati tutti gli oggetti pubblicitari sia dei privati che della Pubblica Amministrazione, comprese le pubbliche affissioni.Questi sono i risultati: 1.402 impianti di pubblica affissione comunale e 4.162 impianti pubblicitari dei privati (cartelli, poster, gigantografie, gonfaloni ecc.), per un totale di 29.178 metri quadri di pubblicità rilevata.In particolare, sono stati rilevati 10.456 mq di "pubblicità privata contingentata" (cartelli, poster, gigantografie, totem, pensiline, paline, orologi, ecc. compresi gli impianti Fs e Ataf), 3.319 mq di "pubblicità privata temporanea" (poster su cantieri, gigantografie su ponteggi, ecc.), 7.642 mq di "pubblicità privata temporanea" (gonfaloni sui pali della pubblica illuminazione) e 7.761 mq di "pubbliche affissioni comunali".Nel corso del 2006 la pubblicità ha portato nelle casse del Comune di Firenze 7 milioni e 90.000 euro.La nuova ipotesi di riorganizzazione del PGIP prevede che le pubbliche affissioni comunali siano 6.600 mq, che la pubblicità commerciale su aree ed impianti della città sia 11.800 mq, che la pubblicità commerciale dei privati sia 8.000 mq, che i gonfaloni siano 5.000 mq per un totale, complessivo, di 31.400 metri quadri.Secondo quanto previsto dall'attuale PGIP, in vigore dal 2001, la pubblicità prevista era di 26.400 mq che sommati ai 5.800 mq dei gonfaloni determina un totale di 32.200 mq.Dal censimento eseguito, è risultato che per le pubbliche affissioni, dei previsti 11.600 mq ne sono utilizzati 7.761, per la pubblicità esterna, dei previsti 11.000 mq ne sono stati utilizzati 8.325, per gli ulteriori addensamenti pubblicitari, dei previsti 3.800 mq ne sono stati utilizzati 2.130, per i gonfaloni, dei previsti 5.800 mq ne sono stati utilizzati 7.642. Per un totale di 25.858 metri quadri, oltre a 3.400 mq di pubblicità temporanea (che è una nuova categoria non contemplata nel 2001) su una previsione di 32.200 metri quadri.Dall'analisi dei dati è risultato che 247 impianti non sono a norma, cioè sono privi di autorizzazione oppure hanno misure maggiori di quelle per le quali sono stati autorizzati oppure hanno "sforato" il periodo della concessione. Sono il 6% del totale degli impianti ed hanno, complessivamente, una superficie di 2.996 mq (il 14% del totale della superficie degli impianti pubblicitari) così suddivisa: 1.808 su area pubblica e 1.188 su aree private.Le novità del PGIP scaturiscono dagli indirizzi indicati dal Consiglio Comunale nella mozione n. 64 approvata lo scorso anno: garantire qualità estetica e compatibilità ambientale; efficace gestione e quindi adeguato gettito per l'Amministrazione; pluralità d'accesso al servizio e regole chiare; consentire sul suolo pubblico esclusivamente l'installazione di impianti di proprietà comunale; nel caso di affidamento a soggetti diversi dal soggetto pubblico è affermato il principio che la scelta avvenga esclusivamente tramite gara di evidenza pubblica.In base a questi indirizzi, vengono individuate anche le zone che risultano particolarmente privilegiate e strategiche per la localizzazione degli impianti, sono individuate le tipologie degli impianti compatibili per determinate aree e sono stabiliti i criteri di effettuazione della pubblicità temporanea negli spazi e nelle piazze della cittàPer chiarezza, specifichiamo le tre tipologie della pubblicità permanente: pubbliche affissioni comunali, pubblicità commerciale su aree ed impianti di proprietà della città, pubblicità commerciale dei privati.Pubbliche affissioni comunaliImpianti destinati esclusivamente all'informazione istituzionale, per pubblicizzare iniziative comunque prive di rilevanza economica svolte da associazioni, enti o soggetti che abbiamo diritto alla riduzione del canone o che non lo debbano pagare. La gestione dell'attività potrà essere svolta direttamente dal Comune oppure affidata ad un'azienda partecipata o all'esterno.Pubblicità commerciale su aree ed impianti di proprietà della cittàComprenderà gli impianti destinati alle affissioni commerciali (già facenti parte delle pubbliche affissioni), gli impianti già in possesso dell'Amministrazione e quelli che alla scadenza dell'autorizzazione torneranno in suo possesso, i nuovi impianti da realizzare su suolo pubblico, i gonfaloni sui pali della pubblica illuminazione.Pubblicità commerciale dei privatiÈ realizzata su aree ed impianti di proprietà privata e comprende tutte le tipologie utilizzate ed utilizzabili dai privati individuate per ciascuna zona, le attività delle Ferrovie dello Stato, la pubblicità sulle aree di proprietà demaniale. La pubblicità commerciale dei privati rappresenterà la quantità residua di tutta la pubblicità ritenuta compatibile con l'assetto attuale della città. (uc)