Abbonamenti Ataf. Bosi (FI): "Perché non sono stati rinnovati ai titolari della Carta Fata? Perché non c'è stata un'adeguata comunicazione?"
Un'interrogazione per conoscere i motivi del mancato rinnovo degli abbonamenti annuali agli utenti titolari di "Carta Fata" è stata presentata dal consigliere di Forza Italia Enrico Bosi che denuncia anche una mancata adeguata comunicazione."Molti cittadini spiega Bosi nell'interrogazione , specialmente anziani, si sono visti negare il rinnovo dell'abbonamento annuale ridotto per i titolari di Carte Fata e l'informazione, peraltro piuttosto incomprensibile, è stata data unicamente dal sito web Ataf.net, nella sezione Abbonamenti e non è stata adeguatamente pubblicizzata attraverso i consueti strumenti di informazione. Si legge sul sito internet che «dal 1° settembre 2006 non vengono più emesse tessere Fata. I possessori di Tessera Fata possono continuare ad acquistare gli abbonamenti Fata fino alla scadenza della tessera in loro possesso»"."Il mancato rinnovo delle tessere prosegue il consigliere Bosi è determinato dal fatto che gli utenti dell'Ataf si sono presentati all'Ufficio Abbonamenti, in piazza della Stazione, con una carta Fata scaduta da qualche giorno ma con un abbonamento annuale ridotto ancora in corso di validità. In questo modo, il nuovo abbonamento non viene più concesso al prezzo pagato con la Carta Fata ma ad uno più alto"."Sul sito web dell'Ataf spiega il consigliere di Forza Italia si legge che «la tessera Fata deve essere conservata ed esibita al controllo, anche se scaduta, fino alla scadenza dell'abbonamento Fata acquistato» e questa dicitura ha tratto in inganno molti utenti il cui abbonamento scadeva dopo la scadenza della Carta Fata o che non hanno potuto acquisire correttamente l'informazione data dall'azienda di trasporti solo sul proprio sito internet"."Il danno arrecato a questi cittadini è rilevante sottolinea ancora Bosi nell'interrogazione , in quanto i cittadini saranno costretti ad acquistare biglietti a prezzo ordinario o abbonamenti a prezzo intero (l'abbonamento per lavoratori consente unicamente 2 corse di 90 minuti su tre linee a scelta per il percorso casa-lavoro dichiarato sulla tessera)".Da queste considerazioni il consigliere di Forza Italia interroga il sindaco per sapere "quali provvedimenti intenda adottare per ovviare a questa ingiustizia resa possibile dalla scarsa e sibillina informazione e perché, anche a fronte di un calo sensibile degli utenti e di bilanci sempre in rosso, non vengono ripristinate forme agevolate di abbonamento ai lavoratori ed agli anziani, togliendo quelle limitazioni che, di fatto, oggi rendono poco appetibile l'utilizzo del mezzo pubblico".Il consigliere Bosi vuole inoltre sapere "se non si ritenga di agevolare l'uso del mezzo pubblico ricorrendo a forme di incentivo per quanti quotidianamente lo usano per recarsi al lavoro o per necessità, estendendo a questi soggetti le agevolazioni analoghe a quelle introdotte (come il biglietto gratuito) per chi va a concerti ed intrattenimenti". (uc)Segue il testo dell'interrogazione del consigliere comunale di Forza Italia Enrico Bosi.Oggetto: Per conoscere i motivi del mancato rinnovo degli abbonamenti annuali agli utenti titolari di Carte FATA.Appreso che molti cittadini, specialmente anziani, si sono visti negare il rinnovo dell'abbonamento annuale ridotto per i titolari di carte FATA a causa dell'informazione, peraltro incomprensibile, data unicamente dal sito web Ataf.net e non adeguatamente pubblicizzata attraverso i consueti strumenti di informazione;Rilevato che il mancato rinnovo è dovuto al fatto che gli utenti in oggetto si sono presentati all'Ufficio Abbonamenti ATAF, in piazza della Stazione, con una carta FATA scaduta da qualche giorno, ma con un abbonamento annuale ridotto ancora in corso di validità;Ricordato che in un mio comunicato, sulla rassegna stampa del Comune, ho citato al riguardo il caso di un dipendente dell'Amministrazione Comunale in possesso di una tessera FATA con scadenza 15 ottobre 2007, ma con la tessera di abbonamento ridotto ancora valida perché scadente il 3 novembre 2007, il quale, essendosi presentato il giorno 23 ottobre (8 giorni dopo la scadenza della tessera FATA) si è visto rifiutare il rinnovo;Appreso che molti cittadini si sono lamentati di questa assurda pratica applicata a seguito della soppressione delle tessere FATA;Rilevato che il sito web Ataf.net così recita: "Dal 1° settembre 2006 non vengono più emesse TESSERE FATA. I possessori di Tessera Fata possono continuare ad acquistare gli abbonamenti FATA fino alla scadenza della tessera in loro possesso. La TESSERA FATA deve essere conservata ed esibita al controllo, ancorchè scaduta, fino alla scadenza dell'abbonamento FATA acquistato", dicitura che ha tratto in inganno molti utenti il cui abbonamento scadeva dopo la scadenza della Carta FATA o che non hanno potuto acquisire correttamente l'informazione data dall'azienda di trasporti;Fatto presente che il danno arrecato a questi cittadini è rilevante, in quanto saranno costretti ad acquistare biglietti a prezzo ordinario o abbonamenti a prezzo intero (l'abbonamento per lavoratori consente unicamente 2 corse di 90 minuti su tre linee a scelta per il percorso casa-lavoro dichiarato sulla tessera);Rilevato che l'ATAF S.p.A. e l'Amministrazione Comunale che ne è socia non hanno mai risposto alle sollecitazioni, provenienti dai cittadini, tendenti al ripristino di forme di abbonamento agevolato per lavoratori o per anziani over 75, agevolazioni invece praticate in altre città italiane;Rilevato che i maggiori introiti dell'Azienda ATAF non derivano dalla soppressione degli abbonamenti annuali o semestrali agevolati, trattandosi di somme di denaro incassate con un anno di anticipo, ma dalla lotta agli sprechi e agli evasori del biglietto, che invece fa registrare scarsi progressi (vedasi consociate ATAF, buonuscita di ex direttori, mancata riscossione del 50% delle multe agli evasori e scarsità di controlli sui mezzi)Interroga il Sindaco per sapereQuali provvedimenti intenda adottare per ovviare a questa ingiustizia resa possibile dalla scarsa e sibillina informazione;perché, anche a fronte di un calo sensibile delle utenti e di bilanci sempre in rosso, non vengono ripristinate forme agevolate di abbonamento ai lavoratori ed agli anziani, togliendo quelle limitazioni che di fatto, oggi, rendono poco appetibile l'utilizzo del mezzo pubblico;se non si ritenga di agevolare l'uso del mezzo pubblico ricorrendo a forme di incentivo per quanti quotidianamente lo usano per recarsi al lavoro o per necessità, estendendo a questi soggetti le agevolazioni analoghe a quelle introdotte (come il biglietto gratuito) per chi si reca a concerti ed intrattenimenti.