Fortezza e Sant'Orsola, Nocentini (Rifondazione): «Il protocollo d'intesa è un "gioco a monopoli" piuttosto che una progettazione sulla città»
Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista:«Il protocollo d'intesa, sottoscritto da Comune, provincia Regione e Ministero delle Finanze, allegato all'odierna delibera non risolve la questione amministrativa della Fortezza bypassando tutti i problemi cittadini a cui gli immobili dati in permuta avrebbero potuto offrire una risposta e assestando definitivamente la destinazione della Fortezza come centro espositivo, con tutti i disagi da anni conosciuti e denunciati sul traffico veicolare dovuti alla sua collocazione.La cessione di Sant'Orsola alla Provincia chiude definitivamente la possibilità di un progetto complessivo di riqualificazione del quartiere di San Lorenzo, con la possibilità di inserirvi funzioni diverse per riqualificare il quartiere a partire dai problemi e bisogni esistenti. Si doveva aggredire la rendita immobiliare, con la creazione di alloggi sociali; affrontare la decadente condizione del mercato, interno ed esterno, aprendo un percorso qualificato di produzioni locali enogastronomiche e artigianali; mettere a frutto la collocazione vicina alla Stazione Centrale per un incontro anche con la città offrendo alcuni spaccati di rapida lettura: S. Orsola ha gli spazi che consentono di ripensare la vita dell'intero quartiere.Il passaggio di proprietà alla Provincia che ipotizza di trasferirvi il liceo artistico, se risponde alla necessità di questo istituto scolastico disperso in varie sedi da anni, non tiene conto delle necessità del quartiere e si inserisce come un intervento "a macchia di leopardo" nel tessuto cittadino proprio quello che la stessa maggioranza consiliare aveva inteso escludere con l'ordine del giorno 840 approvato nel luglio scorso . Una scuola garantisce una presenza a fasce temporali, con chiusura serale e spesso pomeridiana: l'esatto contrario di quanto previsto dallo stesso ordine del giorno che a partire da San Lorenzo prevede " una corretta programmazione urbanistica delle funzioni in modo da garantire una fruibilità temporale costante delle zone, sia il giorno che la notte". Né si può sfuggire alla domanda sulla capacità della Provincia di portare a termine tutti i progetti annunciati sulla stampa: non era castello il luogo di investimento prioritario con la creazione di polo scolastico? Quali vincoli saranno posti per la certezza che fra qualche anno, a fronte di una possibile esposizione finanziaria su Castello, la stessa Provincia non debba "valorizzare Sant'Orsola". E Il Comune, con il nuovo piano strutturale, non avrà più neppure il potere di concedere o negare varianti di destinazione: albergo o scuola sempre funzione pubblica risulta.La presenza di funzioni diverse potrebbe servire a valorizzare e a qualificare il parco, l'unico vero in città, e quegli edifici sono per tipologie e collocazione gli unici possibili per l'insediamento di altre funzioni culturali e ricreative pubbliche che lo rendano vivo e frequentato anche nelle ore serali: la lontananza da centri abitati può garantire una apertura notturna preclusa vicino alla residenza.Una volta insediata la guardia di finanza, anche se rimangono piccole porzioni libere, si è persa ogni ulteriore funzione, sia che siano uffici, sia che siano residenze. Nel primo caso a metà pomeriggio sarebbe il deserto; nel secondo caso riproporrebbe gli stessi problemi che vicino alle residenze. In ogni caso la vita cittadina è privata di un complesso importante che avrebbe potuto dare risposte nuove a questa stanca città e a permettere al Parco un uso sociale e culturale.Il protocollo sottoscritto fra i vari livelli istituzionali, risponde più a una sorta di gioco al monopoli che a dare gambe a un disegno sulla città che pure manifesta segnali di insufficienza forti».(fn)