Nocentini, Rotondaro, Soldani, Varrasi e De Zordo: «Il consiglio sia informato sull'ipotesi di accordo quadro per la gestione del servizio idrico integrato»

Una mozione che impegna il sindaco «a dare, con urgenza, adeguata informazione al consiglio comunale in merito all'ipotesi di accordo quadro tra i Comuni consorziati in Ato 2, Ato 3 e Ato 6 per la gestione del servizio idrico integrato» è stata presentata dai capigruppo Anna Nocentini (Rifondazione Comunista), Nicola Rotondaro (Comunisti Italiani), Anna Soldani (Sinistra Democratica), Giovanni Varrasi (Verdi) e Ornella De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo).«L'ipotesi di accordo – scrivono i cinque consiglieri – ha la finalità di avviare concretamente un'aggregazione delle società di gestione del servizio, ovvero Acque spa, Publiacqua spa, Acquedotto del Flora spa, per dare origine ad una nuova società operativa "NewCo" per gestire il servizio idrico nei tre "ambiti territoriali ottimali"».«Tale aggregazione - prosegue la mozione - viene motivata in virtù della presenza nelle società di gestione del medesimo partner industriale, il socio privato cioè Acea spa. Ma tale motivazione apre uno scenario assai delicato il quale prefigura un indirizzo di aggregazione societaria che confligge con il rafforzamento del ruolo di programmazione della Regione e con tutti i criteri di dimensionamento omogeneo espressi dalla Regione medesima, omogeneità che corrisponde, per i cittadini, a criteri di semplificazione; omogeneità da cui dovrà discendere il conseguente riallineamento-omogeneizzazione delle convenzioni e quindi delle tariffe pagate dai cittadini per la fruizione del servizio».Nocentini, Rotondaro, Soldani, Varrasi e De Zordo vogliono «conoscere, nel caso che questo accordo proseguisse, come verrà affrontata la questione del riallineamento ed omogeneizzazione delle tariffe per l'utilizzo del servizio idrico nei territori interessati e quali garanzie vi siano affinchè la nuova convenzione recepisca le migliori garanzie per l'ente pubblico di indirizzo e controllo e le migliori condizioni per i cittadini». (fn)Questo il testo della mozione:Tipologia: mozione urgente su "Ipotesi di accordo quadro tra i comuni consorziati in Ato 2, Ato 3 e Ato 6 per la gestione del Servizio Idrico Integrato"Oggetto: gestione servizio idrico integratoProponenti: Anna Nocentini Capogruppo PRC, Nicola Rotondaro Capogruppo Comunisti Italiani, Anna Soldani Capogruppo Sinistra Democratica, Gianni Varrasi Capogruppo Verdi, Ornella De Zordo Capogruppo Unaltracittà/UnaltromondoPremesso che la Regione Toscana sta procedendo ad una proposta di legge regionale in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica e che in questa fase avviata da alcuni mesi il Consiglio Regionale ha discusso, il "Documento preliminare" alla proposta medesima, il quale affronta – tra gli altri – i temi del dimensionamento dei soggetti programmatori (ATO) e dei soggetti gestori;Ricordato che il tema della riorganizzazione dei servizi pubblici locali è stato oggetto – tra gli altri – della Comunicazione del Presidente della Giunta Regionale in materia di riorganizzazione della spesa pubblica regionale, in particolare per quanto riguarda la riorganizzazione degli organi pubblici programmatori, quali gli Ambiti Territoriali Ottimali del Servizio Idrico, e il loro dimensionamento prevedendo riduzione degli ATO delle risorse idriche da sei a tre, e da undici a tre per gli Ato del ciclo dei rifiutiRicordato che, nel Documento Preliminare di cui sopra, in tema di rivisitazione degli attuali ATO si afferma che "occorre recuperare un forte ruolo di indirizzo regionale, rivisitando i contenuti degli attuali strumenti di programmazione: ciò nel presupposto che le grandi strategie di governo del sistema necessitano di una regia di livello regionale"Ricordata la fase particolarmente avanzata della programmazione regionale in tema di riduzione degli Ato del ciclo dei rifiuti, rispetto alla quale l'art. 16 della proposta di legge regionale 204 "Norme per gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati" (giunta nella VI° commissione consiliare per il parere referente) stabilisce la riduzione degli Ato a tre (Toscana Costa, Toscana Centro, Toscana Sud) in base quindi al criterio di "area vasta"Ricordato altresì che nel Documento Preliminare veniva rilevato che il bacino idrografico dell'Arno è stato suddiviso in tre Ambiti distinti e che si indicava pertanto la volontà di "sottoporre a specifica ed ulteriore verifica la permanente adeguatezza (o meno) del criterio (attualmente in essere) del "bacino idrografico", valutando eventualmente l'opportunità di procedere all'aggregazione dei tre Ato afferenti al bacino dell'Arno.Nel prosieguo, il documento afferma "l'esigenza di un coordinamento fra Ato che dovrà essere realizzato a livello regionale" dato che "sussistono fra essi sensibili differenze dovute fondamentalmente alla diversa incidenza degli oneri d'investimento; costi diversi che si traducono, inevitabilmente, in tariffe non omogenee a livello regionale e quindi in un diverso trattamento degli utenti. Vi è quindi l'esigenza di raccordare i contenuti degli atti di programmazione dei singoli Ato tra loro e con gli strumenti della pianificazione regionale"Venuti a conoscenza della "Ipotesi di accordo quadro tra i comuni consorziati in Ato 2, Ato 3 e Ato 6 per la gestione del Servizio Idrico Integrato" con la finalità di avviare concretamente un'aggregazione delle società di gestione del servizio medesimo (Acque S.pA., Publiacqua S.p.A., Acquedotto del Flora S.p.A.) per dare origine ad una nuova società operativa "NewCo" per gestire il servizio idrico nei tre ATOConsiderato che l'aggregazione viene motivata in virtù della presenza nelle società di gestione suddette del medesimo partner industriale (socio privato) cioè Acea S.p.A. e che – con tutta evidenza – tale motivazione apre uno scenario assai delicato il quale prefigura un indirizzo di aggregazione societaria che confligge con il rafforzamento del ruolo di programmazione della Regione e con tutti i criteri di dimensionamento omogeneo espressi dalla Regione medesima, omogeneità (area vasta, bacino idrografico) che corrisponde, per i cittadini, a criteri di semplificazione; omogeneità da cui dovrà discendere il conseguente riallineamento-omogeneizzazione delle convenzioni e quindi delle tariffe pagate dai cittadini per la fruizione del servizioRitenendo inopportuno che la programmazione pubblica sia anticipata o determinata dai soggetti gestori anziché dai consigli elettivi e dall'assemblea dei rispettivi ATORitenendo necessario che il processo di riduzione degli ATO si effettui per aree omogenee, ovvero per bacino idrografico mentre l'accordo medesimo prefigura un aggregazione di soggetti gestori appartenenti ad aree appunto disomogenee (due Ato appartenenti al bacino dell'Arno – Toscana centrale, uno alla Toscana del Sud, che comprende i Comuni della Provincia di Grosseto e parte di quelli della Provincia di Siena) e appunto neanche appartenenti la medesimo bacino idrografico;Preoccupato di conoscere, nel caso che questo accordo proseguisse, come verrà affrontata la questione del riallineamento ed omogeneizzazione delle tariffe per l'utilizzo del servizio idrico nei territori interessati all'operazione posta in essere dal Protocollo citato (alla luce del riallineamento delle convenzioni con il nuovo soggetto gestore proposto) e quali garanzie vi siano affinchè la nuova convenzione recepisca le migliori garanzie per l'Ente Pubblico di indirizzo e controllo e le migliori condizioni per i cittadini;Impegna il SindacoA dare con urgenza adeguata informazione al Consiglio Comunale in merito all'Ipotesi di accordo sopra indicata, e comunque prima della stipula della nuova convenzione.