Amato e Toccafondi (FI): «Insensato annullare la seduta del consiglio di lunedì prossimo»
«Insensato annullare la seduta del consiglio di lunedì prossimo». E' quanto hanno dichiarato il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato e il vicecapogruppo Gabriele Toccafondi. «Se verrà assunta questa decisione, alla luce della richiesta del sindaco e motivata dalla partecipazione all'assemblea nazionale dell'Unione Province italiane hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra vorrà dire che la nostra assemblea non ha più ragione di esistere. Questa è solo l'ennesima dimostrazione di quanto il centrosinistra tenga in considerazione il ruolo del consiglio e di quanto l'attuale presidente sia pronto a difendere il ruolo dell'assemblea che presiede. Giovedì scorso la riunione dei capigruppo si è svolta correttamente, è stato deciso l'ordine del giorno e ci siamo lasciati convinti che lunedì ci sarebbe stata la seduta».«Nel pomeriggio di ieri hanno spiegato Amato e Toccafondi i capigruppo hanno ricevuto una telefonata del direttore dell'ufficio del consiglio, e non del presidente, che annunciava una richiesta del sindaco di annullare la seduta di lunedì prossimo e per conoscere la disponibilità dei capigruppo. In tarda serata abbiamo ricevuto la richiesta formale del sindaco. Questa mattina, sempre per telefono e sempre il direttore, rinnovava la richiesta di annullamento sollecitata formalmente dal capogruppo del Partito Democratico».«Così non va hanno concluso Amato e Toccafondi - continuiamo ad opporci a questa richiesta e, soprattutto, alle azioni che il centro sinistra, Partito Democratico in testa, sta attuando per delegittimare il ruolo dell'assemblea elettiva.Ci sono svariati motivi per cui era e rimane insensato annullare il prossimo consiglio comunale: una decisione già presa dalla riunione dei capigruppo, la presenza del vicesindaco Matulli, in rappresentanza della giunta, che non ha sollevato obiezioni alle decisioni già prese, la richiesta del Sindaco di partecipare ad un'assemblea delle Province, una richiesta formale di annullamento arrivata da un partito, lo stesso partito del sindaco, ricevuta solo venerdì mattina alla quale è seguito il solerte assenso degli altri partiti di maggioranza. Pertanto ribadiamo la nostra contrarietà e soprattutto vogliamo sottolineare non solo la totale incapacità di conduzione dei lavori da parte del presidente, che non ha neppure avuto il coraggio di telefonare personalmente ai consiglieri affidandone il compito al dirigente, ma anche la sua mancata difesa del ruolo dell'assemblea elettiva». (fn)