Bianchi (FI-PdL): «E' ingiusto che via di Piazza Calda non sia riconosciuta dall'amministrazione come strada comunale»
«E' ingiusto che via di Piazza Calda non sia riconosciuta dall'amministrazione come strada comunale». E' quanto sostiene Jacopo Bianchi, consigliere di Forza Italia-PdL.
«Oltre 200 cittadini - ricorda l'esponente del centrodestra - hanno sottoscritto un'istanza per la riapertura e la messa in sicurezza della via, strada vicinale già classificata nel 1870. Il Comune l'aveva chiusa nel 1993 perché pericolosa come risulta dai verbali della polizia municipale del 1993 e 1994. Siamo convinti che la strada sia di proprietà comunale, e non privata come sostiene l'amministrazione, che al contempo non indica alcun nome come presunto proprietario».
«La legge sui lavori pubblici del 20 marzo 1865 - ricorda Bianchi - stabiliva che una strada era di proprietà comunale quando era utilizzata da una comunità per raggiungere la propria parrocchia: questo, appunto, era l'uso principale di via della Piazza Calda. Una tesi questa, confermata dalle testimonianze dei cittadini rilasciate nel corso del sopralluogo e documentate nel video visibile su www.SosConsigliere.it. Senza dimenticare l'atto di concessione del 1929 in cui si descrive la strada "comunale di proprietà comunale" ed infine la delibera del consiglio comunale del 29 agosto 1967 che includeva via di Piazza Calda fra le strade comunali non inventariate e quindi da inventariare».
«Nel 1993 - ha concluso il consigliere di Forza Italia - la strada venne chiusa per inagibilità da parte della polizia municipale ed oggi il Comune ne attesta il disuso e la mancata manutenzione come causa che non ne consente l'uso pubblico. Ma come può un cittadino utilizzare una strada pericolosa in quando il Comune non fa la manutenzione ed impone il divieto di transito?». (fn)
«Oltre 200 cittadini - ricorda l'esponente del centrodestra - hanno sottoscritto un'istanza per la riapertura e la messa in sicurezza della via, strada vicinale già classificata nel 1870. Il Comune l'aveva chiusa nel 1993 perché pericolosa come risulta dai verbali della polizia municipale del 1993 e 1994. Siamo convinti che la strada sia di proprietà comunale, e non privata come sostiene l'amministrazione, che al contempo non indica alcun nome come presunto proprietario».
«La legge sui lavori pubblici del 20 marzo 1865 - ricorda Bianchi - stabiliva che una strada era di proprietà comunale quando era utilizzata da una comunità per raggiungere la propria parrocchia: questo, appunto, era l'uso principale di via della Piazza Calda. Una tesi questa, confermata dalle testimonianze dei cittadini rilasciate nel corso del sopralluogo e documentate nel video visibile su www.SosConsigliere.it. Senza dimenticare l'atto di concessione del 1929 in cui si descrive la strada "comunale di proprietà comunale" ed infine la delibera del consiglio comunale del 29 agosto 1967 che includeva via di Piazza Calda fra le strade comunali non inventariate e quindi da inventariare».
«Nel 1993 - ha concluso il consigliere di Forza Italia - la strada venne chiusa per inagibilità da parte della polizia municipale ed oggi il Comune ne attesta il disuso e la mancata manutenzione come causa che non ne consente l'uso pubblico. Ma come può un cittadino utilizzare una strada pericolosa in quando il Comune non fa la manutenzione ed impone il divieto di transito?». (fn)