Consiglio sul volontariato, l'assessore De Siervo: «Importante momento di confronto su tema fondamentale per la nostra città. Necessario riorganizzare le consul

Il mondo del volontariato è stato al centro della seduta di questo pomeriggio del consiglio comunale. L'assemblea di Palazzo Vecchio ha incontrato le sei consulte (anziani, sport, disabili, salute mentale, terzo settore, protezione civile), i rappresentanti del 'tavolo inclusione sociale' e le reti di solidarietà e condiviso un pomeriggio di riflessioni.
Il consiglio comunale si è aperto con l'intervento dell'assessore al terzo settore Lucia De Siervo, la cui sintesi è la seguente:

"Con il termine "Terzo Settore " si vogliono definire tutti quei soggetti che svolgono attività e servizi di pubblico interesse, con motivazioni di solidarietà, senza trarne utili personali o collettivi, diretti o indiretti.
Il complesso e variegato mondo del Terzo settore tocca trasversalmente tutti gli ambiti e le aree della società civile, offrendo un apporto ed una visuale ormai indispensabile alla Pubblica Amministrazione; senza di esso gli interventi e le opportunità offerte sarebbero povere, scoordinate e dunque meno efficaci.
In questi anni in sostanza si è cercato di valorizzare il mondo del volontariato, in un rapporto di pari dignità ed opportunità, di promuovere azioni per il sostegno e la qualificazione dei soggetti operanti nel terzo settore, convinti che il forte sviluppo di questo, unitamente alla molteplicità e rilevanza delle organizzazioni che lo compongono, costituisca una risorsa preziosa per tutti i cittadini: può anche offrire rilevanti opportunità d'occupazione, nel contesto di un nuovo rapporto con le pubbliche istituzioni, fondato sui principi di complementarità, integrazione e sussidiarietà.
Lo sforzo è stato quello di operare per consolidare una politica di promozione del Terzo Settore, in coordinamento con esso, per ampliare e qualificare l'offerta e la domanda di servizi per i cittadini e la comunità locale, per incentivare l'impegno a favore dell'occupabilità, e per valorizzare tutte le esperienze dell'associazionismo, della cooperazione sociale, del volontariato e della mutualità, con l'obiettivo di tutelare e promuovere i diritti, l'ambiente, il territorio, la cultura, lo sport, per rispondere ai bisogni e fornire servizi nel quadro di forme di gestione innovative del welfare e del sistema economico.
I rapporti tra il Comune e le Associazioni si sono rafforzati nel tempo e le funzioni di sostegno e d'indirizzo sono molto apprezzate, tanto che un numero sempre crescente di soggetti del Terzo Settore si rivolge all'Ente per avere informazioni o far conoscere le nuove realtà esistenti sul territorio, presentare progetti, richiedere contributi per la realizzazione di interventi mirati, in modo da poter allargare o integrare le collaborazioni, creare opportunità di risposte più adeguate ai bisogni dei cittadini e consolidare il senso di appartenenza alla comunità, con l'intento di valorizzare la sensibilità, le capacità e l'esperienza di coloro che intendono mettere a disposizione le proprie competenze.
L'esperienza delle Reti di Solidarietà del Comune di Firenze è in questo senso illuminante ed il loro lavorare e progettare insieme rappresenta un risultato particolarmente positivo ed incoraggiante. Le Reti sono un servizio che i Quartieri (che ne garantiscono il funzionamento e l'attività, attraverso specifici atti normativi) e le forze del volontariato offrono ai cittadini: un modo per mettere in contatto chi ha bisogno di aiuto con chi può aiutare; un'occasione per svolgere volontariato attivo, coinvolgendo ed esaltando il ruolo e l'operato che tanti cittadini svolgono singolarmente od organizzandosi in associazioni. Sono state predisposte varie campagne di pubblicizzazione a livello cittadino, finalizzate sia a far conoscere il servizio delle Reti che a reperire nuovi volontari ed è stato completato il processo di informatizzazione delle Reti e di predisposizione di un apposito programma computerizzato per l'inserimento dei dati relativi ai cittadini che chiedono un intervento. Le Reti individuano i seguenti servizi di base da offrire ai cittadini: compagnia domiciliare; Uscite per passeggiate ed accompagnamenti vari; aggregazioni sociali e ricreative; Acquisto farmaci; Ausilio a disbrigo di pratiche; Spesa a domicilio; Servizi di informazione su: difesa dei diritti, attività delle associazioni di volontariato, occasioni, servizi ed opportunità che offre il Quartiere.
I rapporti tra il Comune ed il Terzo Settore si sono rafforzati nel tempo anche per la corretta ed aggiornata tenuta del database comunale. Al momento sono inseriti nel database dell'Ufficio Volontariato 1318 soggetti attivi, di questi:
334 sono iscritti al registro regionale delle organizzazioni del volontariato;
300 sono iscritti al registro regionale delle associazioni di promozione sociale;
75 sono le cooperative sociali tipo A, B, C;
324 sono le organizzazioni no profit;
31 le Fondazioni
le rimanenti sono enti religiosi, comitati, circoli ed altre forme di organizzazione del Terzo settore.
Importante realtà di costruzione condivisa è il tavolo sull'inclusione sociale nel quale si incontrano le associazioni che lavorano nell'ambito dell'inclusione sociale.
Ricordiamo un progetto che ha preso il via di recente, all'inizio di febbraio è il progetto "ENEA: servizi di aiuto ad anziani fragili".
Particolarmente rilevante è la funzione svolta dal servizio civile volontario, nato nel 2006, e che ha visto in questi anni 345 ragazzi dai 18 ai 28 anni prestare servizio presso il Comune di Firenze.
Inoltre quest'anno ha preso il via il servizio volontario europeo, dove 6 ragazzi stanno prestando servizio su 4 diversi settori (musei comunali, centri giovani, biblioteche e l'ufficio di promozione sociale). Le 6 persone sono state scelte in seguito a 67 domande di 19 nazioni diverse. Per il prossimo anno sono già arrivate 133 domande.
Per chiudere l'intervento segnalo alcune opportunità per i cittadini che vogliono dedicarsi al volontariato. Lo scorso agosto il governo ha approvato un decreto che consente ai dipendenti pubblici (scuole escluse) a cui mancano cinque anni dalla pensione potranno chiedere di essere esonerati dal servizio per dedicarsi al volontariato, mentre lo stato continuerà a versare loro il 70% dello stipendio e i contributi figurativi. Ad ora la disposizione vale solo per il triennio 2009-2001. La temporaneità delle disposizioni è un problema che riguarda tutto il settore del volontariato. Pensiamo al cinque per mille. Questo strumento nato in via sperimentale nel 2006, e che i cittadini hanno dimostrato di apprezzare e utilizzare, occorre che venga regolato da una legge, per evitare la riproposizione annuale in finanziaria. Per quanto riguarda l'Amministrazione Comunale il mio auspicio è che la mozione approvata nel novembre 2007, che prevede l'ingresso gratuito nei musei comunali oltre ad una serie di promozioni nel settore delle affissioni che per ora interessa solo i donatori di sangue possa essere allargata a tutto il volontariato, come forma di riconoscimento per la preziosa opera di servizio fornito alla collettività".





(pc)