Il presidente Cruccolini e il vicepresidente Pieri ricevono la petizione con 5.800 firme per consegnare un'onorificenza a Cesare Prandelli
Consegnate questa mattina in Palazzo Vecchio le 5.800 firme per chiedere di assegnare un'onorificenza all'allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli. A ricevere la petizione dalle mani di Saverio Pestuggia, direttore del portale violanews.com che ha lanciato l'iniziativa con la collaborazione di Radio Blu e Corriere dello Sport Stadio, il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e il vicepresidente vicario Massimo Pieri.
La raccolta di firme è partita nel luglio 2008 e in pochi mesi sono state raccolte più di cinquemila firme. In particolare nella motivazione si faceva riferimento "al ruolo di allenatore della Fiorentina che Prandelli ha interpretato con grandi valori umani e sportivi, come l'onestà e la lealtà, contribuendo in maniera significativa a portare in alto l'immagine della città di Firenze non solo dal punto di vista dei risultati sportivi, ma anche da quello del fair play e della correttezza. Per aver saputo infondere con il suo esempio questi valori nel pubblico fiorentino e più in generale in un mondo pieno di eccessi come quello del calcio. Per lo slancio con cui non manca mai di aderire alle iniziative benefiche o rivolte comunque alle persone più bisognose".
«Prandelli - ha rilevato il presidente Cruccolini - è un esempio di lealtà e correttezza umana e sportiva a cui dovrebbe far riferimento tutto il mondo del calcio».
«L'allenatore della Fiorentina - ha sottolineato il vicepresidente Pieri - ha portato un contributo culturale e di un forte accrescimento in città. Per questo si merita un attestato ufficiale da parte del'amministrazione comunale».
La petizione è stata sottoscritta anche da Oliviero Beha e Paolo Beldì e molte sono state le firme provenienti da altre regioni italiane e dall'estero. Hanno aderito in maggioranza impiegati e liberi professionisti nella fascia di età dai 25 ai 35 anni e dai 35 ai 45 anni. Ogni firmatario doveva inviare una mail alla quale veniva richiesta una conferma dell'unicità e autenticità dell'adesione. (fn)
SEGUE FOTO CGE
La raccolta di firme è partita nel luglio 2008 e in pochi mesi sono state raccolte più di cinquemila firme. In particolare nella motivazione si faceva riferimento "al ruolo di allenatore della Fiorentina che Prandelli ha interpretato con grandi valori umani e sportivi, come l'onestà e la lealtà, contribuendo in maniera significativa a portare in alto l'immagine della città di Firenze non solo dal punto di vista dei risultati sportivi, ma anche da quello del fair play e della correttezza. Per aver saputo infondere con il suo esempio questi valori nel pubblico fiorentino e più in generale in un mondo pieno di eccessi come quello del calcio. Per lo slancio con cui non manca mai di aderire alle iniziative benefiche o rivolte comunque alle persone più bisognose".
«Prandelli - ha rilevato il presidente Cruccolini - è un esempio di lealtà e correttezza umana e sportiva a cui dovrebbe far riferimento tutto il mondo del calcio».
«L'allenatore della Fiorentina - ha sottolineato il vicepresidente Pieri - ha portato un contributo culturale e di un forte accrescimento in città. Per questo si merita un attestato ufficiale da parte del'amministrazione comunale».
La petizione è stata sottoscritta anche da Oliviero Beha e Paolo Beldì e molte sono state le firme provenienti da altre regioni italiane e dall'estero. Hanno aderito in maggioranza impiegati e liberi professionisti nella fascia di età dai 25 ai 35 anni e dai 35 ai 45 anni. Ogni firmatario doveva inviare una mail alla quale veniva richiesta una conferma dell'unicità e autenticità dell'adesione. (fn)
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