Maggio Musicale, Toccafondi (FI-PdL): «Stiamo con chi ha bisogno veramente, non con la sinistra dei loft e dei salotti che vuole più risorse»
«Prima del Teatro e degli spettatori con la pelliccia stiamo con chi ha bisogno veramente». Lo ha detto l'onorevole Gabriele Toccafondi, intervenuto questa mattina in consiglio comunale, durante il dibattito sulla delibera per il «conferimento alla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di immobili comunali».
«La sinistra dei loft, e dei salotti vuole più risorse per il Teatro comunale - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - anche noi siamo preoccupati per la situazione economica del Maggio, io sono preoccupato per i lavoratori, conosco personalmente alcuni maestri che vi lavorano e che ci fanno onore. Ma occorre anche guardare con realismo la situazione economica generale italiana, la crisi che stiamo vivendo e la situazione economica del Teatro».
«Il totale dei costi - ha ricordato Toccafondi - è di 42milioni di euro e i ricavi propri, ovvero i ricavi da biglietti, poco più di 3milioni di euro. Il teatro copre le sue spese con risorse proprie sono per l'8%. La sola spesa del personale è pari a 25milioni di euro, e il costo di produzione ovvero il costo per mettere in scena la produzione è pari a 9milioni di euro. Quest'ultima cifra se paragonata al ricavo da biglietti ci dice anche che la produzione è coperta la ricavi di biglietti al massimo al 30%.
Se poi prendiamo il totale dei costi, 42milioni di euro, e lo paragoniamo al numero totale degli spettatori, ovvero 200mila circa, si arriva al costo reale per spettatore che è pari a 210 euro».
«Questo è il costo reale del biglietto - ha concluso il consigliere del centrodestra - chi paga la differenza tra questo costo e quello del biglietto al botteghino? Tutti i cittadini anche e soprattutto chi a teatro non ci va perché ha altri problemi come quello di arrivare a fine mese». (fn)
«La sinistra dei loft, e dei salotti vuole più risorse per il Teatro comunale - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - anche noi siamo preoccupati per la situazione economica del Maggio, io sono preoccupato per i lavoratori, conosco personalmente alcuni maestri che vi lavorano e che ci fanno onore. Ma occorre anche guardare con realismo la situazione economica generale italiana, la crisi che stiamo vivendo e la situazione economica del Teatro».
«Il totale dei costi - ha ricordato Toccafondi - è di 42milioni di euro e i ricavi propri, ovvero i ricavi da biglietti, poco più di 3milioni di euro. Il teatro copre le sue spese con risorse proprie sono per l'8%. La sola spesa del personale è pari a 25milioni di euro, e il costo di produzione ovvero il costo per mettere in scena la produzione è pari a 9milioni di euro. Quest'ultima cifra se paragonata al ricavo da biglietti ci dice anche che la produzione è coperta la ricavi di biglietti al massimo al 30%.
Se poi prendiamo il totale dei costi, 42milioni di euro, e lo paragoniamo al numero totale degli spettatori, ovvero 200mila circa, si arriva al costo reale per spettatore che è pari a 210 euro».
«Questo è il costo reale del biglietto - ha concluso il consigliere del centrodestra - chi paga la differenza tra questo costo e quello del biglietto al botteghino? Tutti i cittadini anche e soprattutto chi a teatro non ci va perché ha altri problemi come quello di arrivare a fine mese». (fn)