Maggio Musicale, Di Giorgi (PD): «Sostegno necessario per far fronte ai tagli del Fus»

«L'intervento a sostegno del Maggio Musicale Fiorentino, con il conferimento del Teatro Goldoni e della Sala prove delle Cascine, è necessario e non rimandabile, per la grave situazione in cui si è venuta a trovare la Fondazione». Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo del PD in Palazzo Vecchio, è intervenuta questa mattina in consiglio comunale durante il dibattito sulla delibera per il conferimento alla Fondazione di alcuni immobili comunali.
«Una situazione drammatica - ha aggiunto - provocata dall'inaspettata carenza di fondi per i tagli al 'fondo unico dello spettacolo' decisi dal Governo e il mancato rispetto delle promesse fatte da parte del Ministro Bondi, che hanno bloccato il piano di risanamento impostato dal sovrintendente Giambrone e hanno costretto il Maggio a chiedere il supporto dell'amministrazione comunale e di tutti i soggetti che lo sostengono».
«Conferire il Goldoni e la sala prove delle Cascine - ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi - rappresenta un sacrificio importante per l'amministrazione e trovo utile che l'amministrazione abbia accolto l'emendamento della maggioranza, che prevede il recupero del Goldoni, successivamente al trasferimento del Teatro presso il nuovo Parco della Musica, attraverso la cessione al Maggio di una parte delle nuove costruzioni che saranno di proprietà del Comune».
«È evidente - secondo l'esponente della maggioranza - che il Teatro Comunale e la Fondazione del Maggio hanno un rapporto diretto con l'amministrazione e che da parte nostra gli interventi sono sempre stati consistenti, a partire dallo stesso immobile, che è proprietà del Comune, per proseguire con l'operazione che porterà a costruire il nuovo "Parco della Musica", sia sotto il profilo degli investimenti che delle competenze. Adesso ci troviamo in una situazione di assoluta emergenza, per effetto della tardiva comunicazione dei tagli al fus, giunta quando i finanziamenti erano già stati promessi e la programmazione era già stata fatta, con un imponente lavoro per la messa in scena degli spettacoli, che mette a rischio la stessa sopravvivenza di una realtà come quella del Festival del Maggio.Si capisce per questo come la Fondazione del Maggio sia una questione di grande rilievo per tutti noi, ma al tempo stesso non si possono ignorare le difficoltà che l'amministrazione ha per sostenere la sua attività. Sarà pertanto necessario intervenire anche sulle modalità di gestione e sulle questioni interne, un aspetto questo di cui si rendono perfettamente conto gli stessi lavoratori e il consiglio di amministrazione del Maggio. Serve un piano imprenditoriale nuovo, per far fronte al blocco dei finanziamenti imposti dal Governo che ha reso difficile conseguire il risanamento in atto, e un progetto convincente per il futuro, che riesca a salvaguardare il livello qualitativo di produzioni e spettacoli, contenendo i costi».
«Meraviglia molto - ha concluso Rosa Maria Di Giorgi - la l'attacco alla Fondazione "messo in scena" dal centrodestra oggi in aula. Tutti sappiamo che senza questa ricapitalizzazione la Fondazione sarebbe commissariata nuovamente. Davvero al centrodestra importa così poco del destino di oltre 400 dipendenti e del fatto che Firenze uscirebbe dal giro internazionale degli spettacoli di qualità, aprendo una crisi che coinvolgerebbe in modo devastante l'indotto connesso all'attività del nostro Teatro?
Forse gli interventi odierni in consiglio comunale di alcuni consiglieri partivano dal presupposto che comunque qualcuno, cioè il Partito Democratico e La Sinistra, responsabilmente, avrebbero votato per il conferimento del Goldoni salvando la situazione. Così è stato il centrosinistra si è fatto carico dei problemi del Maggio: il centrodestra, a Roma come a Firenze, ha detto no». (fn)