Accoglienza invernale: quest'anno ospitate 242 persone. Il punto al seminario degli Help Center alla stazione di S.M. Novella

Affrontare il fenomeno dell'emarginazione sociale e delle povertà estreme nelle aree ferroviarie, attraverso la creazione di una rete nazionale degli "Help Center", punti di riferimento, all'interno delle stazioni, per i senza dimora.
Alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella di Firenze l'Help Center è gestito dall' Acisjf (Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane) al binario1, che si occupa principalmente di accogliere donne in difficoltà. Si tratta di una prima accoglienza che varia a seconda dei bisogni e delle necessità. Proprio per questo stamani al Fuligno, è stato organizzato un seminario di formazione per operatori degli Help Center dal titolo "Dialogo Binario: l'importanza della relazione tra l'utente e l'operatore", che si inserisce nel progetto nazionale "Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane (Onds), nato nel 2003, a cura del settore Politiche Sociali di Ferrovie dello Stato, realizzato in partenariato con l'Anci e la Società Cooperativa Sociale "Europe Consulting", che ne coordina la Segreteria Nazionale e ne cura la direzione tecnica ed operativa.
L'obiettivo del progetto consiste nell'organizzare sportelli sociali polivalenti di orientamento e di assistenza, dove i volontari si occupano dei senza dimora presenti alla stazione e li "accompagnano" nell'orientamento verso le strutture del pubblico e del privato sociale presenti sul nostro territorio.
Al seminario di stamani hanno preso parte l'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo, la presidente dell'Acisjf Adriana Grassi, Amedeo Piva delle politiche sociali delle ferrovie dello Stato, Alessandro Radicchi direttore dell'Onds, Marzio Certini presidente del Centro Internazionale studenti Giorgio la Pira, Marzo Iazzolino e Giuseppe Derdes dell'Italian Medical Research.
"Il seminario di formazione di stamani ci offre l'opportunità per riflettere e confrontarci sulle marginalità urbane - ha sottolineato l'assessore Lucia De Siervo - con un'analisi approfondita proprio sull'accoglienza nella stazione ferroviaria, che di fatto è uno dei primi luoghi di "frontiera" della nostra società. Per questo ringrazio il forte impegno dei volontari dell'Acisjf, che quotidianamente, attraverso l'Help Center, aiutano tante giovani donne in difficoltà, e ringrazio Grandi Stazioni, che ha avuto la sensibilità di comprendere la forte necessità di creare sportelli sociali ai quali si possono rivolgere le persone bisognose". "Quindi mi auguro - ha proseguito l'assessore De Siervo - che nella stazione ferroviaria di Santa Maria Novella possano essere realizzati spazi adeguati per svolgere varie iniziative di sostegno, perché, non dimentichiamo, che la città di Firenze, da sempre è il simbolo dell'accoglienza e della solidarietà".
L'assessore ha poi illustrato la situazione dell'accoglienza invernale a Firenze di quest'anno che si conclude il prossimo 31 marzo.
"I posti disponibili nelle nostre strutture di accoglienza sono 125 - ha ricordato l'assessore - dove ci sono transitate 242 persone, di cui 178 stranieri (147 uomini e 31 donne) e 64 italiani (58 uomini e 6 donne). Le prime otto nazionalità più rappresentative sono: la Romania (37), il Marocco (35) Somalia (25), Tunisia (19) Algeria (17), Polonia (12), Albania (9) ed Egitto (6).
La presidente dell'Acisjf ha invece "fotografato" la situazione nell'anno 2008. Sono state 3.400 le donne che hanno contattato l'associazione al binario 1 della stazione ferroviaria. Tra queste la maggior parte ha tra i 26 e i 35 anni. Il grado di istruzione dichiarato è in maggioranza la licenza di scuola media (395), segue il diploma (263), la licenza elementare (175), 49 sono analfabete, 40 sono laureate e 17 sono universitarie. La nazionalità più presente è quella peruviana con 163 donne, segue la Romania con 152, la Somalia e Sri Lanka con 38 e l'Italia con 26 donne".
Il seminario è poi proseguito con esperti del settore che, con riflessioni teoriche ed esercitazioni pratiche, hanno illustrato le tecniche di conduzione del primo colloquio, i metodi di gestione del setting e le dinamiche relative alla comunicazione verbale e non verbale. Hanno preso parte al seminario anche gli operatori di tutti gli Help Center nazionali, comprese molte delle associazioni e degli enti del privato e del pubblico che, nella città di Firenze, si occupano di problematiche sociali.
(pc)