Rumore, domani a Villa di Rusciano un convegno sulle strategie di risanamento acustico nei centri abitati e Firenze in particolare

Come difendere dal rumore gli agglomerati urbani, ovvero le zone abitate. Il tema verrà affrontato nel convegno che a partire da domani (9,30-17)si terrà nella sede dell'assessorato all'ambiente (Villa di Rusciano, via Benedetto Fortini 37) e al quale parteciperanno, oltre che l'assessore alla'ambiente Claudio Del Lungo, , l'assessore regionale Anna Rita Bramerini, il direttore generale dell'Arpat Sonia Cantoni e vari esperti del rumore
Il convegno "Strategie per la progettazione e la gestione del risanamento acustico negli agglomerati urbani" è il secondo momento di confronto pubblico organizzato dal Comune di Firenze sull'applicazione della Direttiva 2002/49/CE.
Dopo aver affrontato, un anno fa, il tema della Mappatura Acustica Strategica, , questa volta, grazie alla collaborazione con l'Associazione di Città Europee Eurocities, viene affrontato con un approccio internazionale, il tema del risanamento acustico e delle azioni pianificate a tale scopo. L'occasione è la conclusione della redazione del Piano d'Azione Strategico dell'agglomerato di Firenze che verrà sottoposto all'esame del Consiglio Comunale di Firenze e che verrà pubblicato per 45 giorni, prima dell'adozione definitiva, per le osservazioni dei cittadini.
Durante la mattinata di giovedì 19 marzo, esperti italiani e stranieri, si confronteranno sul tema delle politiche e delle strategie europee in materia di mappatura e controllo del rumore, con la presentazione di alcune significative esperienze metodologiche e applicative. Nelle due sessioni pomeridiane verrà esaminata la situazione italiana, partendo dagli strumenti legislativi di pianificazione e controllo del rumore per giungere ad una panoramica dello stato di attuazione dei piani d'azione e risanamento. E poi si parlerà del piano d'azione strategico dell'agglomerato di Firenze, con i suoi metodi, risultati e obiettivi. Nel Piano i dati cartografici che evidenziano le sorgenti rumorose (principalmente le infrastrutture della mobilità) vengono associate ai ricettori (abitazioni, asili, scuole, università, ospedali ecc.), determinandone i livelli di rumore in facciata. Conseguentemente sono state evidenziate le aree critiche, oggetto di piani d'azione, e le aree quiete da sottoporre a tutela.
Sono stati inoltre definiti gli interventi di risanamento possibili, con un manuale delle soluzioni acusticamente conformi da adottare come supporto alla progettazione di nuovi interventi e nella manutenzione di edifici e infrastrutture viarie. Inoltre, sono stati definiti sei ambiti territoriali di intervento strategico nei quali sono stati evidenziati sorgenti critiche, ricettori e aree quiete (ciascuno con un grado di criticità) e alcune possibili soluzioni (ad esempio barriere fonoassorbenti, asfalti silenti, sostituzione di infissi, inserimento rotatorie e altri strumenti per rallentare la velocità).(lb)