Bilancio 2009, Nocentini (Prc): "Il voto in moneta che darebbero i cittadini all'amministrazione vale meno di 1 euro a testa"
Questo l'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini
"Il bilancio si doveva misurare con le politiche del Governo del centrodestra e affrontare la crisi con interventi strutturali ma invece si limita a qualche intervento modesto di trasferimento di risorse. Ci si limita a interventi di poco effetto, come la riduzione della Tia che raggiunge al massimo 75 Euro l'anno per famiglia.
Poteva partire da questo, ma non è successo, una riflessione sul sistema delle società partecipate nella gestione dei servizi, sistema costoso per l'amministrazione che deve coprire perdite (7 milioni e mezzo in due anni) e sostenere ricapitalizzazioni (52milioni), senza contare l'insoddisfazione dei cittadini. Il bilancio non esercita scelte politiche che potrebbero sostenere attività artigianali, visto che non interviene sul costo delle locazioni a discapito della rendita, tema affrontato anche nelle osservazioni al piano strutturale dalle associazioni di categoria. Diminuiscono paradossalmente, rispetto al 2008, i luoghi destinati alla promozione dell'artigianato, visto che sparisce la sede delle Leopoldine assegnata ad altra funzione. Non interviene sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, su cui si sono fatti convegni e incontri e per il quale l'anno scorso si stava creando "un'adeguata struttura operativa" e per il quale oggi apprendiamo che si deve ancora "dare corso all'accordo stipulato con Inail". Il bilancio interviene con tagli sul sociale, sul decentramento, sulla cultura, settore nel quale la spesa corrente è assorbita quasi interamente dai grandi soggetti: Fondazione Maggio, Fondazione Strozzi e dalle grandi agenzie, abbandonando a se stesse proposte innovatrici, sfuggendo sempre al quesito di quale cultura e per la quale platea l'amministrazione dovrebbe privilegiare. Si impegna invece con forza e con molte risorse nel piano degli investimenti per la costruzione della strada lungo il fosso Macinante, oltre 10 milioni su 29, per una strada che va da via Pistoiese a Porta al Prato parallela ai binari della ferrovia e contraddittoria rispetto alla logica di privilegiare il trasporto pubblico locale. Insomma un bilancio che non avanza nessuna proposta per intervenire localmente sulla crisi e sottolinea la lontananza fra il progetto dell'amministrazione e le necessità dei cittadini, così come emerge in altri atti fondamentali dell'amministrazione come il piano strutturale. Il futuro deve dare alla città un'amministrazione che prima di tutto ristabilisca un rapporto di rispetto e di confronto con i cittadini, che ridefinisca le strategie sulla gestione dei servizi, che affronti il tema delle infrastrutture non nella logica delle grandi opere ma nelle quotidiane necessità dei lavoratori e cittadini e della loro salute, una squadra quindi che nessuno degli attuali candidati è in grado di proporre. Infine il quadro che conclude e giudica dieci anni di amministrazione è facilmente sintetizzabile: il numero di persone che continuano ad abbandonare Firenze cresce dallo 0,25% del 2006 allo 0,34% del 2007, a fronte di impegni a riportare i fiorentini nella loro città.
Ci sono 77.708 famiglie monopersonali, in assoluto il numero più alto di tipologia di famiglia mentre il sistema dello stato sociale continua a basarsi sulla sussidiarietà della famiglia, quindi fuori dalla realtà della vita cittadina. Siamo al 35% di raccolta differenziata dobbiamo arrivare al 65% nel giro di due anni: come? Gli affitti stabili o in diminuzione nelle grandi città, crescono a Firenze dell'1,2%, il fatturato del settore artigiano, cala dello 0,6%, settore che la città dovrebbe valorizzare. L'occupazione femminile subisce una perdita ulteriore di 5000 posti di lavoro. Se i fiorentini volessero dare un voto in moneta a questi 10 anni di amministrazione sarebbe quello che si ricava dalla cifra messa in bilancio derivante dal 5 per mille, contributo volontario che i cittadini destinano all'interno dell'Irpef: 300.000 euro che divisi per 360.000 abitanti circa, danno meno di 1 euro di fiducia per ogni cittadino".
(pc)
"Il bilancio si doveva misurare con le politiche del Governo del centrodestra e affrontare la crisi con interventi strutturali ma invece si limita a qualche intervento modesto di trasferimento di risorse. Ci si limita a interventi di poco effetto, come la riduzione della Tia che raggiunge al massimo 75 Euro l'anno per famiglia.
Poteva partire da questo, ma non è successo, una riflessione sul sistema delle società partecipate nella gestione dei servizi, sistema costoso per l'amministrazione che deve coprire perdite (7 milioni e mezzo in due anni) e sostenere ricapitalizzazioni (52milioni), senza contare l'insoddisfazione dei cittadini. Il bilancio non esercita scelte politiche che potrebbero sostenere attività artigianali, visto che non interviene sul costo delle locazioni a discapito della rendita, tema affrontato anche nelle osservazioni al piano strutturale dalle associazioni di categoria. Diminuiscono paradossalmente, rispetto al 2008, i luoghi destinati alla promozione dell'artigianato, visto che sparisce la sede delle Leopoldine assegnata ad altra funzione. Non interviene sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, su cui si sono fatti convegni e incontri e per il quale l'anno scorso si stava creando "un'adeguata struttura operativa" e per il quale oggi apprendiamo che si deve ancora "dare corso all'accordo stipulato con Inail". Il bilancio interviene con tagli sul sociale, sul decentramento, sulla cultura, settore nel quale la spesa corrente è assorbita quasi interamente dai grandi soggetti: Fondazione Maggio, Fondazione Strozzi e dalle grandi agenzie, abbandonando a se stesse proposte innovatrici, sfuggendo sempre al quesito di quale cultura e per la quale platea l'amministrazione dovrebbe privilegiare. Si impegna invece con forza e con molte risorse nel piano degli investimenti per la costruzione della strada lungo il fosso Macinante, oltre 10 milioni su 29, per una strada che va da via Pistoiese a Porta al Prato parallela ai binari della ferrovia e contraddittoria rispetto alla logica di privilegiare il trasporto pubblico locale. Insomma un bilancio che non avanza nessuna proposta per intervenire localmente sulla crisi e sottolinea la lontananza fra il progetto dell'amministrazione e le necessità dei cittadini, così come emerge in altri atti fondamentali dell'amministrazione come il piano strutturale. Il futuro deve dare alla città un'amministrazione che prima di tutto ristabilisca un rapporto di rispetto e di confronto con i cittadini, che ridefinisca le strategie sulla gestione dei servizi, che affronti il tema delle infrastrutture non nella logica delle grandi opere ma nelle quotidiane necessità dei lavoratori e cittadini e della loro salute, una squadra quindi che nessuno degli attuali candidati è in grado di proporre. Infine il quadro che conclude e giudica dieci anni di amministrazione è facilmente sintetizzabile: il numero di persone che continuano ad abbandonare Firenze cresce dallo 0,25% del 2006 allo 0,34% del 2007, a fronte di impegni a riportare i fiorentini nella loro città.
Ci sono 77.708 famiglie monopersonali, in assoluto il numero più alto di tipologia di famiglia mentre il sistema dello stato sociale continua a basarsi sulla sussidiarietà della famiglia, quindi fuori dalla realtà della vita cittadina. Siamo al 35% di raccolta differenziata dobbiamo arrivare al 65% nel giro di due anni: come? Gli affitti stabili o in diminuzione nelle grandi città, crescono a Firenze dell'1,2%, il fatturato del settore artigiano, cala dello 0,6%, settore che la città dovrebbe valorizzare. L'occupazione femminile subisce una perdita ulteriore di 5000 posti di lavoro. Se i fiorentini volessero dare un voto in moneta a questi 10 anni di amministrazione sarebbe quello che si ricava dalla cifra messa in bilancio derivante dal 5 per mille, contributo volontario che i cittadini destinano all'interno dell'Irpef: 300.000 euro che divisi per 360.000 abitanti circa, danno meno di 1 euro di fiducia per ogni cittadino".
(pc)