Tramvia, il tram trainato da Scandicci a Firenze e ritorno per una prova tecnica. Il vicesindaco Matulli e il sindaco di Scandicci Gheri: "Un giorno importante
È partito alle 7.30 dal deposito a Scandicci ed è arrivato intorno alle 11.30 in via Jacopo da Diacceto percorrendo prima viale Nenni, viale Talenti e via Sansovino, attraversando nuovo ponte sull'Arno e transitando nel parco delle Cascine, in piazza Vittorio Veneto e viale Fratelli Rosselli. Si tratta del tram che questa mattina è stato trainato da un veicolo speciale lungo i 7 chilometri e mezzo tra Scandicci e la stazione di Santa Maria Novella per quella che, in termini tecnici, viene definita "prova di sagoma statica". Ovvero un test per verificare che le distanze tra il mezzo e gli ostacoli fissi (pali, fermate, semafori etc) rispettino quanto previsto dalle normative. E in via Jacopo da Diacceto ad accogliere il tram, che ha suscitato la curiosità dei cittadini che numerosi si sono raccolti lungo il percorso per vedere il tram sui binari, c'erano il vicesindaco Giuseppe Matulli, il sindaco di Scandicci Simone Gheri, il presidente del Quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio, la presidente di Ataf Maria Capezzuoli e il responsabile unico del procedimento per la realizzazione della linea 1 Giovanni Mantovani.
"Oggi è una giornata importante - ha dichiarato il vicesindaco Matulli - perché dopo anni di duro lavoro e numerose difficoltà siamo ormai quasi arrivati al traguardo. Si tratta di un grande risultato ottenuto grazie all'impegno e alla collaborazione di tutti, dall'Amministrazione ai residenti fino agli operatori economici". Il vicesindaco Matulli ha poi raccontato come "molti cittadini oggi mi hanno stretto la mano ringraziandomi di non aver mollato di fronte alla difficoltà". E sui comitati contro la tramvia il vicesindaco ha aggiunto: "sarebbe stato inconcepibile a Firenze realizzare opere di questa importanza senza contestazioni. Anche la stazione di Michelucci, oggi considerata tra i capolavori dell'arte, al momento in cui fu costruita venne considerata un mostro che avrebbe distrutto Firenze. Senza parlare poi della diga di Bilancino. D'altronde sono quasi diventato amico dei contestatori, sempre gli stessi ormai da tempo". Matulli si è poi soffermato sull'importanza strategica della tramvia. "Con questa opera abbiamo dato vita a un processo di trasformazione della città partendo dall'aspetto forse più drammatico, la mobilità. Firenze ha 1.140 veicoli a motore ogni 1.000 abitanti e, oltre che con il traffico, deve fare i conti con un inquinamento che ha costretto a sostituire le porte d'oro del Ghiberti del Battistero con delle copie. La tramvia è la chiave di volta per una mobilità ambientalmente più sostenibile, basata su un sistema di trasporto pubblico su rotaia che si interscambia con gli altri modi di spostarsi in città e sul territorio, ovvero bus, veicoli provati, bicicletta e a piedi".
Anche il sindaco di Scandicci Gheri ha sottolineato l'importanza di questa giornata. "Abbiamo finalmente testato il tram sull'intero percorso. E ancor più importante sarà il giorno in cui tutti i cittadini lo potranno utilizzare. Per questo bisogna procedere velocemente per la realizzazione delle altre linee in modo da avere un sistema di trasporto pubblico moderno, sull'esempio le più importanti città europee. Un sistema ambientalmente compatibile, che garantisca certezze nei tempi e una maggiore silenziosità, e che consenta di non rimanere affogati nel traffico. Si tratta quindi di una giornata importante per Firenze, per Scandicci e per l'intera area metropolitana".
Mantovani ha invece specificato lo scopo della prova, ovvero la verifica della distanza del tram dagli ostacoli fissi lungo il percorso come i pali dell'alimentazione elettrica, le fermate, i semafori e via dicendo). "Si tratta di una prova indispensabile per accertare che le distanze siano quelle previste dalla normativa, un passaggio necessario per poi avere le autorizzazioni ministeriali. Il tram è stato rimorchiato perché ancora l'elettrificazione della linea di alimentazione non è completa: non sono state ancora completate le due ultime sottostazioni, ovvero quelle di piazza Paolo Uccello e di Santa Maria Novella. Ad aprile potremo testare il tram con l'alimentazione elettrica fino a viale Fratelli Rosselli, a maggio l'elettrificazione della linea sarà completata". Calendario alla mano, l'entrata in esercizio è prevista per la fine dell'estate, al termine delle prove e delle verifiche di sicurezza.
"Da oggi ci sentiamo ancor più un pezzo di città - ha commentato il presidente del Quartiere 4 D'Eugenio -. Grazie alla tramvia, infatti, il nostro territorio avrà a disposizione un efficiente mezzo di trasporto pubblico. Senza dimenticare che il passaggio del tram rappresenta l'occasione per riqualificare intere aree della città e renderle più sostenibili anche grazie alla riduzione della mole di veicoli che invadono le nostre strade".
La prova è poi proseguita nel pomeriggio: da via Jacopo da Diacceto il tram è stato trainato fino in via Alamanni da cui poi è ripartito per percorrere, sull'altro binario, il tragitto di ritorno fino al deposito. (mf)
SEGUE FOTO CGE
In allegato alcune note riepilogative sul sistema tranviario
Da Scandicci a Santa Maria Novella: 7,5 chilometri e 14 fermate
La prima parte del tracciato, nel Comune di Scandicci, ha l'obiettivo di riequilibrare il sistema di mobilità nell'area a sud di Firenze, dove non sono mai state costruite linee ferroviarie. Da Scandicci, dove è ubicato il deposito-officina, la linea percorre via Sette Regole, via De Andrè e viale Aldo Moro. Poco dopo l'attraversamento del fiume Greve entra nel Comune di Firenze e percorre viale Nenni, via Foggini, viale Talenti e via del Sansovino. Dopo piazza Paolo Uccello la tramvia oltrepassa l'Arno con un nuovo ponte ed entra nel parco delle Cascine lungo viale Stendhal e viale degli Olmi. Da piazza Vittorio Veneto prosegue lungo viale Fratelli Rosselli, via Jacopo da Diacceto e via Alamanni fino alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. Il sistema di alimentazione della linea tranviaria di basa su cinque sottostazioni di trasformazione e conversione dell'energia elettrica distribuite lungo la linea di cui tre pronte e funzionanti (deposito Vingone, Moro e Arcipressi) e due in fase di ultimazione (Paolo Uccello e Santa Maria Novella).
Le fermate sono 14: Villa Costanza, De Andrè, Resistenza, Moro, Nenni Torregalli, Arcipressi, Federiga, Batoni, Sansovino, Paolo Uccello, Olmi, Leopolda, Santa Maria Novella.
I lavori sono iniziati nel dicembre 2004, la linea è costata complessivamente (incluse le spese complementari all'appalto e le opere connesse) 244 milioni di euro ed è finanziata interamente con fondi pubblici (Stato, Rfi-Rete Ferroviaria Italiana, Comuni di Firenze e Scandicci, Regione Toscana). La realizzazione è opera di un'associazione temporanea di imprese costituita da Consorzio Cooperativo Costruzioni, AnsaldoBreda, Ansaldo STS, CIET, Consorzio Toscano Costruzioni, DICOS.
La tramvia e il tessuto urbano
Lungo il percorso il tram marcia in sede riservata a doppio binario che, in caso di necessità, può essere percorsa dai mezzi di emergenza. È in genere delimitata, rispetto alla carreggiata della viabilità ordinaria, da cordoli che proteggono il tram dai mezzi su gomma senza costituire una barriera. In tutte le tratte nelle quali gli edifici sono vicini alla linea tranviaria è stata utilizzata la tecnologia di armamento a "platea flottante", che garantisce un'elevata attenuazione delle vibrazioni. Su circa 3,8 chilometri dei complessivi 7,5 la sede tranviaria è ricoperta con erba sedum, una finitura che contribuisce alla riqualificazione ambientale e alla riduzione del rumore richiedendo minima manutenzione. Tutti gli incroci sono semaforizzati, con precedenza al tram; inoltre anche gli attraversamenti solo pedonali, mantenuti ad idonee interdistanze, sono tutti semaforizzati, per garantire sicurezza ai pedoni e regolarità di esercizio al tram. Parte delle fermate sono coperte da pensiline e sono attrezzata con panchine, illuminazione, display che segnalano arrivi e tempi di attesa, altoparlanti, emettitrici di biglietti, telecamere di sorveglianza collegate al Posto centrale di controllo e telefoni di servizio.
Nuovo verde per la città
La realizzazione della linea Scandicci-Santa Maria Novella ha richiesto di ridisegnare alcuni viali per riorganizzare lo spazio destinato a tram, auto, bici e pedoni. Un'occasione per effettuare un intervento sistematico di riqualificazione delle alberature esistenti e di realizzarne di nuove su alcuni importanti assi stradali. Per le piantagioni arboree sono state scelte piante di vivaio già sviluppate, giovani e sane, in grado di raggiungere in pochi anni un buon livello di crescita: l'età varia tra i 6-8 e 10-12 anni e la circonferenza del tronco va da 20 a 40 centimetri, dimensioni massime per garantire al trapianto una buona percentuale di successo.
Attualmente sono già stati messi a dimora 169 alberi (tigli, frassini, aceri campestri, aceri rossi, jacarande, pyrus calleryana, cersis) e nelle aiuole sono state piantate quasi 10.000 piante cespugliose. L'intervento sul verde - in particolare in piazza Paolo Uccello, piazza Batoni e viale Nenni - sarà completato il prossimo autunno.
Complessivamente saranno reimpiantati oltre 500 nuovi alberi, a fronte dei 214 abbattuti durante i lavori, di cui 198 a Firenze e 16 a Scandicci.
"Oggi è una giornata importante - ha dichiarato il vicesindaco Matulli - perché dopo anni di duro lavoro e numerose difficoltà siamo ormai quasi arrivati al traguardo. Si tratta di un grande risultato ottenuto grazie all'impegno e alla collaborazione di tutti, dall'Amministrazione ai residenti fino agli operatori economici". Il vicesindaco Matulli ha poi raccontato come "molti cittadini oggi mi hanno stretto la mano ringraziandomi di non aver mollato di fronte alla difficoltà". E sui comitati contro la tramvia il vicesindaco ha aggiunto: "sarebbe stato inconcepibile a Firenze realizzare opere di questa importanza senza contestazioni. Anche la stazione di Michelucci, oggi considerata tra i capolavori dell'arte, al momento in cui fu costruita venne considerata un mostro che avrebbe distrutto Firenze. Senza parlare poi della diga di Bilancino. D'altronde sono quasi diventato amico dei contestatori, sempre gli stessi ormai da tempo". Matulli si è poi soffermato sull'importanza strategica della tramvia. "Con questa opera abbiamo dato vita a un processo di trasformazione della città partendo dall'aspetto forse più drammatico, la mobilità. Firenze ha 1.140 veicoli a motore ogni 1.000 abitanti e, oltre che con il traffico, deve fare i conti con un inquinamento che ha costretto a sostituire le porte d'oro del Ghiberti del Battistero con delle copie. La tramvia è la chiave di volta per una mobilità ambientalmente più sostenibile, basata su un sistema di trasporto pubblico su rotaia che si interscambia con gli altri modi di spostarsi in città e sul territorio, ovvero bus, veicoli provati, bicicletta e a piedi".
Anche il sindaco di Scandicci Gheri ha sottolineato l'importanza di questa giornata. "Abbiamo finalmente testato il tram sull'intero percorso. E ancor più importante sarà il giorno in cui tutti i cittadini lo potranno utilizzare. Per questo bisogna procedere velocemente per la realizzazione delle altre linee in modo da avere un sistema di trasporto pubblico moderno, sull'esempio le più importanti città europee. Un sistema ambientalmente compatibile, che garantisca certezze nei tempi e una maggiore silenziosità, e che consenta di non rimanere affogati nel traffico. Si tratta quindi di una giornata importante per Firenze, per Scandicci e per l'intera area metropolitana".
Mantovani ha invece specificato lo scopo della prova, ovvero la verifica della distanza del tram dagli ostacoli fissi lungo il percorso come i pali dell'alimentazione elettrica, le fermate, i semafori e via dicendo). "Si tratta di una prova indispensabile per accertare che le distanze siano quelle previste dalla normativa, un passaggio necessario per poi avere le autorizzazioni ministeriali. Il tram è stato rimorchiato perché ancora l'elettrificazione della linea di alimentazione non è completa: non sono state ancora completate le due ultime sottostazioni, ovvero quelle di piazza Paolo Uccello e di Santa Maria Novella. Ad aprile potremo testare il tram con l'alimentazione elettrica fino a viale Fratelli Rosselli, a maggio l'elettrificazione della linea sarà completata". Calendario alla mano, l'entrata in esercizio è prevista per la fine dell'estate, al termine delle prove e delle verifiche di sicurezza.
"Da oggi ci sentiamo ancor più un pezzo di città - ha commentato il presidente del Quartiere 4 D'Eugenio -. Grazie alla tramvia, infatti, il nostro territorio avrà a disposizione un efficiente mezzo di trasporto pubblico. Senza dimenticare che il passaggio del tram rappresenta l'occasione per riqualificare intere aree della città e renderle più sostenibili anche grazie alla riduzione della mole di veicoli che invadono le nostre strade".
La prova è poi proseguita nel pomeriggio: da via Jacopo da Diacceto il tram è stato trainato fino in via Alamanni da cui poi è ripartito per percorrere, sull'altro binario, il tragitto di ritorno fino al deposito. (mf)
SEGUE FOTO CGE
In allegato alcune note riepilogative sul sistema tranviario
Da Scandicci a Santa Maria Novella: 7,5 chilometri e 14 fermate
La prima parte del tracciato, nel Comune di Scandicci, ha l'obiettivo di riequilibrare il sistema di mobilità nell'area a sud di Firenze, dove non sono mai state costruite linee ferroviarie. Da Scandicci, dove è ubicato il deposito-officina, la linea percorre via Sette Regole, via De Andrè e viale Aldo Moro. Poco dopo l'attraversamento del fiume Greve entra nel Comune di Firenze e percorre viale Nenni, via Foggini, viale Talenti e via del Sansovino. Dopo piazza Paolo Uccello la tramvia oltrepassa l'Arno con un nuovo ponte ed entra nel parco delle Cascine lungo viale Stendhal e viale degli Olmi. Da piazza Vittorio Veneto prosegue lungo viale Fratelli Rosselli, via Jacopo da Diacceto e via Alamanni fino alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. Il sistema di alimentazione della linea tranviaria di basa su cinque sottostazioni di trasformazione e conversione dell'energia elettrica distribuite lungo la linea di cui tre pronte e funzionanti (deposito Vingone, Moro e Arcipressi) e due in fase di ultimazione (Paolo Uccello e Santa Maria Novella).
Le fermate sono 14: Villa Costanza, De Andrè, Resistenza, Moro, Nenni Torregalli, Arcipressi, Federiga, Batoni, Sansovino, Paolo Uccello, Olmi, Leopolda, Santa Maria Novella.
I lavori sono iniziati nel dicembre 2004, la linea è costata complessivamente (incluse le spese complementari all'appalto e le opere connesse) 244 milioni di euro ed è finanziata interamente con fondi pubblici (Stato, Rfi-Rete Ferroviaria Italiana, Comuni di Firenze e Scandicci, Regione Toscana). La realizzazione è opera di un'associazione temporanea di imprese costituita da Consorzio Cooperativo Costruzioni, AnsaldoBreda, Ansaldo STS, CIET, Consorzio Toscano Costruzioni, DICOS.
La tramvia e il tessuto urbano
Lungo il percorso il tram marcia in sede riservata a doppio binario che, in caso di necessità, può essere percorsa dai mezzi di emergenza. È in genere delimitata, rispetto alla carreggiata della viabilità ordinaria, da cordoli che proteggono il tram dai mezzi su gomma senza costituire una barriera. In tutte le tratte nelle quali gli edifici sono vicini alla linea tranviaria è stata utilizzata la tecnologia di armamento a "platea flottante", che garantisce un'elevata attenuazione delle vibrazioni. Su circa 3,8 chilometri dei complessivi 7,5 la sede tranviaria è ricoperta con erba sedum, una finitura che contribuisce alla riqualificazione ambientale e alla riduzione del rumore richiedendo minima manutenzione. Tutti gli incroci sono semaforizzati, con precedenza al tram; inoltre anche gli attraversamenti solo pedonali, mantenuti ad idonee interdistanze, sono tutti semaforizzati, per garantire sicurezza ai pedoni e regolarità di esercizio al tram. Parte delle fermate sono coperte da pensiline e sono attrezzata con panchine, illuminazione, display che segnalano arrivi e tempi di attesa, altoparlanti, emettitrici di biglietti, telecamere di sorveglianza collegate al Posto centrale di controllo e telefoni di servizio.
Nuovo verde per la città
La realizzazione della linea Scandicci-Santa Maria Novella ha richiesto di ridisegnare alcuni viali per riorganizzare lo spazio destinato a tram, auto, bici e pedoni. Un'occasione per effettuare un intervento sistematico di riqualificazione delle alberature esistenti e di realizzarne di nuove su alcuni importanti assi stradali. Per le piantagioni arboree sono state scelte piante di vivaio già sviluppate, giovani e sane, in grado di raggiungere in pochi anni un buon livello di crescita: l'età varia tra i 6-8 e 10-12 anni e la circonferenza del tronco va da 20 a 40 centimetri, dimensioni massime per garantire al trapianto una buona percentuale di successo.
Attualmente sono già stati messi a dimora 169 alberi (tigli, frassini, aceri campestri, aceri rossi, jacarande, pyrus calleryana, cersis) e nelle aiuole sono state piantate quasi 10.000 piante cespugliose. L'intervento sul verde - in particolare in piazza Paolo Uccello, piazza Batoni e viale Nenni - sarà completato il prossimo autunno.
Complessivamente saranno reimpiantati oltre 500 nuovi alberi, a fronte dei 214 abbattuti durante i lavori, di cui 198 a Firenze e 16 a Scandicci.