Cittadinanza onoraria a Englaro, Giocoli (FI-PdL): «Una proposta che divide invece che unire. Come invece sarebbe necessario»
Questo il testo dell'intervento di Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-PdL:
«Riccardo Muti, Chiara Lubich Roberto Benigni, Luciano Berio e Mstislav Rostropovich, Ingrid Betancourt, Kofi Annan, Vittore Branca e Mario Monicelli.
Sono questi alcuni dei 20 personaggi che, negli ultimi anni, sono stati insigniti della cittadinanza onoraria.
Nomi altisonanti, di spessore mondiale e indiscusso e, soprattutto, sui quali c'era il consenso di tutto il consiglio comunale.
L'onorificenza è attribuita dalla nostra assemblea e non può essere usata a colpi di maggioranza, per di più in assenza di un regolamento. All'amico mio o all'amico tuo, a chi mi fa comodo al momento.
No, non è cosi che si elargisce la cittadinanza onoraria.
Questa amministrazione comunale ha usato spesso a sproposito l'invio del gonfalone, esibito come un trofeo in manifestazioni poco istituzionali e molto di parte.
Non possiamo sottostare a questo uso strumentale delle istituzioni.
Abbiamo cercato di far comprendere alla maggioranza che governa questa città che stava facendo un clamoroso errore, accettando incautamente la proposta del collega Alessandro Falciani che avrebbe portato spaccature al suo interno ma soprattutto non avrebbe portato un beneficio di immagine alla città di Firenze.
Il nome di Beppino Englaro non solo non ha uno spessore tale da poter essere oggetto di un tale riconoscimento ma ora come ora è al centro di una battaglia politica : un nome che divide invece che unire la città. Troppa, troppa fretta sull'onda emotiva.
In più le uscite di questi giorni dei socialisti, primo tra tutti Bobo Craxi, con la richiesta a Englaro di 'aiutare sostenere concretamente una campagna di libertà e di riscossa del movimento socialista nel nostro Paese', non fanno che aggiungere, se ve ne fosse ancora bisogno, dubbi sul carattere pretestuoso di questa proposta.
Noi a questo giochino furbetto non ci prestiamo e invitiamo il consiglio tutto a prendere le dovute distanze da questa scelta inopportuna ed eccessiva».
(fn)
«Riccardo Muti, Chiara Lubich Roberto Benigni, Luciano Berio e Mstislav Rostropovich, Ingrid Betancourt, Kofi Annan, Vittore Branca e Mario Monicelli.
Sono questi alcuni dei 20 personaggi che, negli ultimi anni, sono stati insigniti della cittadinanza onoraria.
Nomi altisonanti, di spessore mondiale e indiscusso e, soprattutto, sui quali c'era il consenso di tutto il consiglio comunale.
L'onorificenza è attribuita dalla nostra assemblea e non può essere usata a colpi di maggioranza, per di più in assenza di un regolamento. All'amico mio o all'amico tuo, a chi mi fa comodo al momento.
No, non è cosi che si elargisce la cittadinanza onoraria.
Questa amministrazione comunale ha usato spesso a sproposito l'invio del gonfalone, esibito come un trofeo in manifestazioni poco istituzionali e molto di parte.
Non possiamo sottostare a questo uso strumentale delle istituzioni.
Abbiamo cercato di far comprendere alla maggioranza che governa questa città che stava facendo un clamoroso errore, accettando incautamente la proposta del collega Alessandro Falciani che avrebbe portato spaccature al suo interno ma soprattutto non avrebbe portato un beneficio di immagine alla città di Firenze.
Il nome di Beppino Englaro non solo non ha uno spessore tale da poter essere oggetto di un tale riconoscimento ma ora come ora è al centro di una battaglia politica : un nome che divide invece che unire la città. Troppa, troppa fretta sull'onda emotiva.
In più le uscite di questi giorni dei socialisti, primo tra tutti Bobo Craxi, con la richiesta a Englaro di 'aiutare sostenere concretamente una campagna di libertà e di riscossa del movimento socialista nel nostro Paese', non fanno che aggiungere, se ve ne fosse ancora bisogno, dubbi sul carattere pretestuoso di questa proposta.
Noi a questo giochino furbetto non ci prestiamo e invitiamo il consiglio tutto a prendere le dovute distanze da questa scelta inopportuna ed eccessiva».
(fn)