Raid vandalico alla Loggia dei Lanzi, Alessandri (AN-PdL) e Stella (FI-PdL): «Episodio prevedibile dopo le scelte della soprintendenza»
«Un gesto prevedibile dopo le scelte della soprintendenza di affidare il servizio di vigilanza con 'procedure in economia'». Questo il commento dei consiglieri Stefano Alessandri (AN-PdL) e Marco Stella (FI-PdL) dopo il danneggiamento della statua dello scultore Pio Fedi raffigurante il Ratto di Polissena e collocata nella Loggia dei Lanzi, in Piazza Signoria.
«La scelta di redigere gare in economia - hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra - aggiudicando i lotti sottoposti a sorveglianza ai vincitori 'con l'offerta più bassa con cifre sotto la soglia comunitaria', non poteva che esporre il patrimonio storico-culturale cittadino a rischi di questo genere».
«E' indispensabile - secondo Alessandri e Stella - rivedere la politica di gestione dei beni artistici cittadini, privilegiando la custodia e la vigilanza attraverso l'opera di personale qualificato che agisce secondo procedure certificate, utilizzando tecnologie sicure ed affidabili. Tali caratteristiche dovrebbero essere valutate dalle stazioni appaltanti con un criterio preminente rispetto a quello del minor prezzo».
«Siamo convinti - hanno concluso i due consiglieri - che in questo campo debba valere l'indirizzo europeo che, per gli appalti pubblici di maggior importanza, sottolinea la necessità di ricorrere a procedure di gara basate sul criterio dell'offerta economica più vantaggiosa, affidandosi ad un combinato di elementi tra i quali il prezzo, i requisiti relativi alla qualità del servizio offerto ed i mezzi e le strutture messi a disposizione dalle società partecipanti».
«E' solo invertendo la tendenza attuale - hanno concluso - che potremo garantire il massimo grado di fruizione dei beni artistici ed allo stesso tempo tutelarne l'integrità». (fn)
«La scelta di redigere gare in economia - hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra - aggiudicando i lotti sottoposti a sorveglianza ai vincitori 'con l'offerta più bassa con cifre sotto la soglia comunitaria', non poteva che esporre il patrimonio storico-culturale cittadino a rischi di questo genere».
«E' indispensabile - secondo Alessandri e Stella - rivedere la politica di gestione dei beni artistici cittadini, privilegiando la custodia e la vigilanza attraverso l'opera di personale qualificato che agisce secondo procedure certificate, utilizzando tecnologie sicure ed affidabili. Tali caratteristiche dovrebbero essere valutate dalle stazioni appaltanti con un criterio preminente rispetto a quello del minor prezzo».
«Siamo convinti - hanno concluso i due consiglieri - che in questo campo debba valere l'indirizzo europeo che, per gli appalti pubblici di maggior importanza, sottolinea la necessità di ricorrere a procedure di gara basate sul criterio dell'offerta economica più vantaggiosa, affidandosi ad un combinato di elementi tra i quali il prezzo, i requisiti relativi alla qualità del servizio offerto ed i mezzi e le strutture messi a disposizione dalle società partecipanti».
«E' solo invertendo la tendenza attuale - hanno concluso - che potremo garantire il massimo grado di fruizione dei beni artistici ed allo stesso tempo tutelarne l'integrità». (fn)