Siglato stamani in Palazzo Vecchio il Patto di Fratellanza tra la città di Firenze e Mauthausen, per mantenere viva la memoria nelle giovani generazioni

Promuovere la pace e il dialogo fra i popoli, affermare i valori dell'antifascismo, mantenere viva la memoria delle deportazioni nei campi di concentramento. Questi i valori su cui si fonda il patto di fratellanza siglato stamani nel Salone de' Cinquecento tra la città di Firenze e quella di Mauthausen. L'accordo è stato sottoscritto dal sindaco del comune austriaco Thomas Punkenhofer, dal vicesindaco Giuseppe Matulli, dall'assessore alle relazioni internazionali e gemellaggi Eugenio Giani e dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri.
Le amministrazioni comunali delle due città, con il patto siglato oggi, si impegneranno prima di tutto a mantenere viva la memoria nei giovani, attraverso iniziative che daranno loro l'opportunità di incontrarsi per stabilire rapporti di amicizia e solidarietà attraverso percorsi didattici comuni che li vedrà protagonisti.
Il patto di fratellanza è stato portato a termine grazie anche all'impegno della Commmissione Pace e Solidrietà Internazionale.
"Il patto di fratellanza siglato stamani - hanno ricordato il vicesindaco Matulli e gli assessori Eugenio Giani e Daniela Lastri - ha come obiettivo quello di contribuire alla costruzione di un futuro migliore per i cittadini e in particolare per le giovani generazioni, attraverso valori comuni e rapporti di amicizia e di solidarietà".
La celebrazione è iniziata alle 10 con il corteo dei gonfaloni di Firenze e della Provincia, accompagnanti dai rappresentanti dell'Associazione Nazionale ex Deportati con il presidente Mario Piccioli, e dagli studenti delle seguenti scuole: l'Istituto Comprensivo Montagnola-Gramsci, la Pieraccini Rosselli Verdi, e la scuola Leonardo da Vinci di Lastra a Signa.
Alle 10,30 nel salone de' Cinquecento è stata scoperta una lapide commemorativa "A ricordo della deportazione dei toscani nei lager nazisti il patto di fratellanza tra Firenze e Mauthauesen esprime la volontà di pace quale impegno di solidarietà e amicizia per le nuove generazioni". Alle 11,30 quindi è stato siglato il patto di fratellanza tra le due città, proprio nel giorno in cui si commemora il 65° anniversario della deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen. La stipula dell'accordo è un passo ulteriore nei rapporti di amicizia tra Firenze e Mauthausen: il 9 maggio del 2004 infatti fu stato sottoscritto "Il Protocollo della Memoria", tra il sindaco Leonardo Domenici, l'A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati) e la città austriaca.
La cerimonia di stamani si è conclusa con il concerto del coro di voci bianche dell'Accademia Musicale di Firenze e della Scuola di Musica di Scandicci, diretto da Lucia De Caro, che hanno presentato tre brani musicali tratti dall'opera di Brundibar. Infine sono state lette, da Riccardo Biffoli, due poesie "Promemoria" di Gianni Rodari e "I Bambini Giocano" di Bertolt Brecht e un brano dagli scritti di Aung San Suu Kyi "Non esiste la libertà senza coraggio e senza amore". (pc)

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