Quartiere 3: sabato, al teatro Everest, una favola antica per un "problema" moderno, l'educazione stradale. In scena "Acì Babà e i quaranta pedoni"
È in tournée in tutta Italia "Aci Babà e i quaranta pedoni", lo spettacolo teatrale che, parafrasando un'antica favola, la riadatta ai giorni nostri, affrontando un problema contemporaneo, l'educazione stradale.
Sabato prossimo, la compagnia Pupi e Fresedde proporrà lo spettacolo al teatro Everest (in via Volterranea 4/B) con la regia di Angelo Savelli.
L'iniziativa è promossa dal Quartiere 3, dall'ACI e dalla Regione Toscana.
È una favola per far comprendere ai bambini, ma non solo, l'importanza delle regole stradali attraverso filastrocche, indovinelli e scenette divertenti, proprio perché si ritiene che l'educazione stradale sia sinonimo di educazione civica e che quindi debba essere accompagnata dalla condivisione di valori umani e sociali, come il rispetto della vita e della libertà degli altri, la tolleranza e la solidarietà.
Nel quartiere di una moderna città italiana vive il giovane Alì, un giovane egiziano che sogna di diventare un vigile e conosce a memoria tutte le regole e tutta la segnaletica del codice stradale, a tal punto che tutti lo chiamano Acì Babà.
Come ogni ragazzino, Alì sogna di avere un motorino ma la mamma non glielo vuole comprare, un po' per la naturale apprensione di tutte le mamme, un po' perché non vede l'ora di riportarlo tra le palme del paesello nativo, dove è più utile possedere un bel cammello o un robusto paio di scarpe.
La storia di Alì s'intreccia con quella di un "bulletto" Pippo Grifo e alla fine riporterà l'ordine nella città priva di cartelli stradali.
"Acì Babà e i quaranta pedoni" è realizzato su un testo di Andrea Bruno Savelli, con la regia di Angelo Savelli e con Valentina Bruscoli, Tommaso di Fede, Francesco Franzosi, Tiziano Veltri, scene e costumi di Mirco Rocchi, canzoni a cura di Pasquale Filastò su temi musicali di Nicola Piovani, luci Roberto Cafaggini.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, telefonare allo 055/2321754.
I biglietti costano 5,00 euro (ridotti per i bambini ed i ragazzi) e 8,00 euro per gli adulti. (uc)
Sabato prossimo, la compagnia Pupi e Fresedde proporrà lo spettacolo al teatro Everest (in via Volterranea 4/B) con la regia di Angelo Savelli.
L'iniziativa è promossa dal Quartiere 3, dall'ACI e dalla Regione Toscana.
È una favola per far comprendere ai bambini, ma non solo, l'importanza delle regole stradali attraverso filastrocche, indovinelli e scenette divertenti, proprio perché si ritiene che l'educazione stradale sia sinonimo di educazione civica e che quindi debba essere accompagnata dalla condivisione di valori umani e sociali, come il rispetto della vita e della libertà degli altri, la tolleranza e la solidarietà.
Nel quartiere di una moderna città italiana vive il giovane Alì, un giovane egiziano che sogna di diventare un vigile e conosce a memoria tutte le regole e tutta la segnaletica del codice stradale, a tal punto che tutti lo chiamano Acì Babà.
Come ogni ragazzino, Alì sogna di avere un motorino ma la mamma non glielo vuole comprare, un po' per la naturale apprensione di tutte le mamme, un po' perché non vede l'ora di riportarlo tra le palme del paesello nativo, dove è più utile possedere un bel cammello o un robusto paio di scarpe.
La storia di Alì s'intreccia con quella di un "bulletto" Pippo Grifo e alla fine riporterà l'ordine nella città priva di cartelli stradali.
"Acì Babà e i quaranta pedoni" è realizzato su un testo di Andrea Bruno Savelli, con la regia di Angelo Savelli e con Valentina Bruscoli, Tommaso di Fede, Francesco Franzosi, Tiziano Veltri, scene e costumi di Mirco Rocchi, canzoni a cura di Pasquale Filastò su temi musicali di Nicola Piovani, luci Roberto Cafaggini.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, telefonare allo 055/2321754.
I biglietti costano 5,00 euro (ridotti per i bambini ed i ragazzi) e 8,00 euro per gli adulti. (uc)