Nocentini (PRC): «Solo ora Renzi scopre crisi economica e disoccupazione. Provveda finchè è presidente Provincia senza aspettare altre cariche»
Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista:
«Il candidato Renzi torna dalle Maldive e scopre la crisi e la disoccupazione: profeticamente annuncia 500 posti di lavoro non appena potrà agire da Sindaco. Tanto vale rinunciarci da subito. Non è stato finora privo di capacità e di potere come presidente della Provincia e posti di lavoro non ne ha creati e pochi ne ha salvati per quella competenza che, appunto come presidente della Provincia, avrebbe dovuto esercitare nei confronti di tanti soggetti privati che in questi anni hanno delocalizzato, chiuso, ristrutturato; non abbiamo visto politiche mirate alla tutela dei posti di lavoro e del lavoro e risulta assai difficile quindi credere che lo potrebbe fare da Sindaco, qualora lo diventasse. Neppure l'esperienza della formazione professionale "fai da te" attraverso il bonus di 1.000 euro che vorrebbe accreditare a tutti i dipendenti della Provincia ci sembra garantire un percorso in grado di affrontare e contrastare la crisi in atto. E' piuttosto facile avanzare proposte ad effetto specialmente nel quadro attuale della politica cittadina, mentre gli assessori in carica si becchettano sulla stampa e si trovano invece in pieno accordo in Giunta nel proporre un Bilancio che, a fronte dei tagli imposti dal Governo, non riesce ad avanzare alcuna proposta per uscire a sinistra dalla crisi e per fare del Bilancio comunale un atto politico in opposizione alle scelte economiche del Governo.
Non è certo l'improvvisa attenzione ai disoccupati, né l'incontro con una sola parte sindacale, oltretutto minoritaria nella propria categoria, che farà leggere questa candidatura come di sinistra, in grado di affrontare i temi che mordono ormai anche nella nostra città e di rompere il sistema di relazioni privilegiate che il PD ha instaurato negli anni. Per affrontare questi temi c'è bisogno di capovolgere le priorità, rompere il sistema delle relazioni, leggere la realtà con gli occhi degli uomini e delle donne e non con gli occhi del capo. E questo non è roba per i suoi denti».
(fn)
«Il candidato Renzi torna dalle Maldive e scopre la crisi e la disoccupazione: profeticamente annuncia 500 posti di lavoro non appena potrà agire da Sindaco. Tanto vale rinunciarci da subito. Non è stato finora privo di capacità e di potere come presidente della Provincia e posti di lavoro non ne ha creati e pochi ne ha salvati per quella competenza che, appunto come presidente della Provincia, avrebbe dovuto esercitare nei confronti di tanti soggetti privati che in questi anni hanno delocalizzato, chiuso, ristrutturato; non abbiamo visto politiche mirate alla tutela dei posti di lavoro e del lavoro e risulta assai difficile quindi credere che lo potrebbe fare da Sindaco, qualora lo diventasse. Neppure l'esperienza della formazione professionale "fai da te" attraverso il bonus di 1.000 euro che vorrebbe accreditare a tutti i dipendenti della Provincia ci sembra garantire un percorso in grado di affrontare e contrastare la crisi in atto. E' piuttosto facile avanzare proposte ad effetto specialmente nel quadro attuale della politica cittadina, mentre gli assessori in carica si becchettano sulla stampa e si trovano invece in pieno accordo in Giunta nel proporre un Bilancio che, a fronte dei tagli imposti dal Governo, non riesce ad avanzare alcuna proposta per uscire a sinistra dalla crisi e per fare del Bilancio comunale un atto politico in opposizione alle scelte economiche del Governo.
Non è certo l'improvvisa attenzione ai disoccupati, né l'incontro con una sola parte sindacale, oltretutto minoritaria nella propria categoria, che farà leggere questa candidatura come di sinistra, in grado di affrontare i temi che mordono ormai anche nella nostra città e di rompere il sistema di relazioni privilegiate che il PD ha instaurato negli anni. Per affrontare questi temi c'è bisogno di capovolgere le priorità, rompere il sistema delle relazioni, leggere la realtà con gli occhi degli uomini e delle donne e non con gli occhi del capo. E questo non è roba per i suoi denti».
(fn)