Bosi (FIPdL): «Blocchiamo la lenta agonia dell'aeroporto Vespucci»
Questo il testo dell'intervento di Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia-PdL:
«Se entro il 2009 non si affronterà definitivamente e in modo risolutivo il problema del potenziamento del Vespucci l'agonia dell'aeroporto, già cominciata in modo strisciante nel 2008, diventerà irreversibile.
La crisi del trasporto aereo ha investito tutti gli scali con tagli, riduzioni di voli ed anche gli stessi vettori.
In questo quadro Firenze si trova nella situazione peggiore perché le note carenze infrastrutturali aggiungono ulteriori problemi e difficoltà. Negli altri scali per i vettori ed i voli che lasciano altri ne arrivano o se ne cercano altri. A Firenze ciò è impossibile. Manca quella flessibilità per reagire e compensare le cancellazioni dovute alla minipista e dalle critiche condizioni operative conseguenti.
In questa situazione, se non si provvederà al più presto, si rischia, per la nostra città e per il suo bacino di traffico, l'isolamento non splendido ma drammatico e foriero di ulteriori aggravi della pesante crisi economica.
Tante compagnie aeree farebbero carte false per venire al Vespucci, ma Firenze senza una pista con la "P" maiuscola li respinge. Attualmente la situazione è questa. La Sterling è sparita per il fallimento del gruppo islandese, Meridiana ha tagliato molti voli e vive una crisi strutturale pesante. Alitalia ha chiuso tutti i voli per Milano. In conseguenza tutti gli obiettivi di crescita si sono fermati. E' diventata una vera e propria corsa contro il tempo. Quanto durerà, infatti, la presenza di Air France e Lufthansa con i BAe 146 e AVRO RJ, aerei non più in costruzione e i cui sostituti non potrebbero più atterrare a Peretola perché troppo veloci?
Ma i politici della sinistra, sindacati compresi, non pensano agli interessi di Firenze. Si baloccano con idee astruse come quella della "pista partecipata" per coinvolgere i cittadini nell'iter decisionale con la ridicola prospettiva di demandare all'opinione pubblica un aspetto strettamente tecnico come l'orientamento di una pista quando gli stessi amministratori da anni ripetono che non è loro competenza entrare nel merito.
E' inutile pensare ad una nuova aerostazione quando il nodo principale del Vespucci è una pista decente e sicura. E' come costruire una casa cominciando dal tetto. Senza questa garanzia gli "abbellimenti" non servono a niente. Non si tampona una crisi così grave con dei palliativi. I passeggeri ci sono, mancano i voli».
(fn)
«Se entro il 2009 non si affronterà definitivamente e in modo risolutivo il problema del potenziamento del Vespucci l'agonia dell'aeroporto, già cominciata in modo strisciante nel 2008, diventerà irreversibile.
La crisi del trasporto aereo ha investito tutti gli scali con tagli, riduzioni di voli ed anche gli stessi vettori.
In questo quadro Firenze si trova nella situazione peggiore perché le note carenze infrastrutturali aggiungono ulteriori problemi e difficoltà. Negli altri scali per i vettori ed i voli che lasciano altri ne arrivano o se ne cercano altri. A Firenze ciò è impossibile. Manca quella flessibilità per reagire e compensare le cancellazioni dovute alla minipista e dalle critiche condizioni operative conseguenti.
In questa situazione, se non si provvederà al più presto, si rischia, per la nostra città e per il suo bacino di traffico, l'isolamento non splendido ma drammatico e foriero di ulteriori aggravi della pesante crisi economica.
Tante compagnie aeree farebbero carte false per venire al Vespucci, ma Firenze senza una pista con la "P" maiuscola li respinge. Attualmente la situazione è questa. La Sterling è sparita per il fallimento del gruppo islandese, Meridiana ha tagliato molti voli e vive una crisi strutturale pesante. Alitalia ha chiuso tutti i voli per Milano. In conseguenza tutti gli obiettivi di crescita si sono fermati. E' diventata una vera e propria corsa contro il tempo. Quanto durerà, infatti, la presenza di Air France e Lufthansa con i BAe 146 e AVRO RJ, aerei non più in costruzione e i cui sostituti non potrebbero più atterrare a Peretola perché troppo veloci?
Ma i politici della sinistra, sindacati compresi, non pensano agli interessi di Firenze. Si baloccano con idee astruse come quella della "pista partecipata" per coinvolgere i cittadini nell'iter decisionale con la ridicola prospettiva di demandare all'opinione pubblica un aspetto strettamente tecnico come l'orientamento di una pista quando gli stessi amministratori da anni ripetono che non è loro competenza entrare nel merito.
E' inutile pensare ad una nuova aerostazione quando il nodo principale del Vespucci è una pista decente e sicura. E' come costruire una casa cominciando dal tetto. Senza questa garanzia gli "abbellimenti" non servono a niente. Non si tampona una crisi così grave con dei palliativi. I passeggeri ci sono, mancano i voli».
(fn)