Toccafondi (FIPDL): «No all'uso politico della cittadinanza onoraria»
«No all'uso politico della cittadinanza onoraria». E' quanto ha dichiarato l'onorevole Gabriele Toccafondi, consigliere di Forza Italia-PdL.
«Dopo quanto avvenuto ieri sera durante la seduta del consiglio comunale - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - in merito alla proposta avanzata dal capogruppo del PS, Alessandro Falciani, di conferire la cittadinanza onoraria di Firenze a Beppino Englaro, sulla quale la maggioranza ha già annunciato il proprio voto positivo, ritengo necessario lanciare nuovamente un appello a tutta la maggioranza di Palazzo Vecchio affinchè la massima forma riconoscimento da parte della città non si tramuti in uno strumento di contrapposizione politica».
«Negli ultimi 10 anni - ha ricordato Toccafondi - l'assemblea di Palazzo Vecchio ha concesso la cittadinanza onoraria a 21 personalità fra scrittori, compositori, giornalisti e uomini politici e che i relativi provvedimenti deliberativi di conferimento sono sempre stati votati all'unanimità dall'assemblea, senza forzature né spaccature o distinguo. Ciò conferma l'opportunità che l'organo consiliare esprima in modo coeso il consenso su scelte emblematiche per la città, evitando che vengano ideologizzate e vincolate all'appartenenza politica. Auspico quindi che lunedì prossimo non venga avviata la stagione dell'uso politico delle cittadinanze onorarie di cui nessuno sente il bisogno e si eviti che il confronto coinvolga decisioni che richiederebbero consonanze e non polemiche». (fn)
«Dopo quanto avvenuto ieri sera durante la seduta del consiglio comunale - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - in merito alla proposta avanzata dal capogruppo del PS, Alessandro Falciani, di conferire la cittadinanza onoraria di Firenze a Beppino Englaro, sulla quale la maggioranza ha già annunciato il proprio voto positivo, ritengo necessario lanciare nuovamente un appello a tutta la maggioranza di Palazzo Vecchio affinchè la massima forma riconoscimento da parte della città non si tramuti in uno strumento di contrapposizione politica».
«Negli ultimi 10 anni - ha ricordato Toccafondi - l'assemblea di Palazzo Vecchio ha concesso la cittadinanza onoraria a 21 personalità fra scrittori, compositori, giornalisti e uomini politici e che i relativi provvedimenti deliberativi di conferimento sono sempre stati votati all'unanimità dall'assemblea, senza forzature né spaccature o distinguo. Ciò conferma l'opportunità che l'organo consiliare esprima in modo coeso il consenso su scelte emblematiche per la città, evitando che vengano ideologizzate e vincolate all'appartenenza politica. Auspico quindi che lunedì prossimo non venga avviata la stagione dell'uso politico delle cittadinanze onorarie di cui nessuno sente il bisogno e si eviti che il confronto coinvolga decisioni che richiederebbero consonanze e non polemiche». (fn)