Il gonfalone di Firenze ieri a Crotone alla manifestazione "Contro tutte le mafie"

Era presente anche il gonfalone di Firenze ieri alla manifestazione "Contro tutte le mafie" promossa a Crotone dal consorzio delle cooperative calabresi Jobel. Ad accompagnarlo il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini.
«La manifestazione è stata molto partecipata - ha spiegato oogi il presidente Cruccolini in una comunicazione all'assembnlea - si parla di 7-10mila persone, in gran parte giovani, e il messaggio che emergeva dagli striscioni e dai cartelli era un maggior impegno politico e istituzionale per cambiare la situazione attuale. Le loro non erano richieste per un futuro migliore ma per il presente, un presente dove non c'è lavoro, non ci sono opportunità, non c'è trasparenza per portare avanti progetti di sviluppo».
«Alcuni manifestanti hanno marciato con le manette ai polsi - ha sottolineato ancora Cruccolini - per chiedere di essere liberati dall'ndrangheta, altri hanno issato uno striscione davanti al Tribunale, ringraziando i magistrati per il loro lavoro.
Faccio appello a tal proposito affinchè il nostro comune prosegua il rapporto con il Comune di Locri, i legami di legalità, e che tante amministrazioni e città nel resto d'Italia facciano lo stesso. L'invasione delle mafie - ha proseguito il presidente del consiglio comunale - non è un fenomeno che si verifica soltanto nei territori del sud ma in tutte le regioni e soprattutto nelle grandi città. Occorre tenere gli occhi aperti e capire se vengono fuori elementi non chiari, penso ad esempio nelle gare d'appalto. Con il Comune di Polistena stiamo portando avanti un progetto per offrire lo strumento del microcredito alle imprese in difficoltà e alle famiglie, per allentare il morso dell'usura, spesso dovuto alle difficoltà con cui le banche concedono prestiti anche di piccole somme».
«Un altro aspetto che è emerso ieri - ha evidenziato Cruccolini - è la necessità di un coordinamento di tutte le amministrazioni e le realtà che si occupano di legalità per creare una rete e nuove opportunità con la speranza di imbrigliare l'espansione delle mafie. In questo senso è fondamentale il ruolo dell'educazione e dei progetti nelle scuole come quello della partecipazione delle nuove generazioni al lavoro nei campi confiscati alle mafie. Sono interventi importanti per far sentire nei territori e nelle realtà ferite dalla criminalità organizzata la presenza della nostra regione».
«Invito infine - ha concluso - tutte le città che non lo hanno fatto ad aderire all'associazione Avviso Pubblico, che unisce tutti gli enti locali che si battono contro le mafie, e partecipare il 21 marzo alla manifestazione promossa dall'associazione Libera a Napoli». (fn)