De Zordo (Unaltracittà): «Da rivedere e potenziare il sistema di reinserimento sociale dei detenuti»

«Il carcere di Sollicciano è oggi, di fatto e paradossalmente, la maggiore struttura di accoglienza di Firenze per senza dimora, per immigrati e per tossicodipendenti». Lo ha detto Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, intervenendo questo pomeriggio in consiglio comunale dopo la relazione dell'onorevole Franco Corleone, garante dei diritti delle persone private di libertà personale.
«E' quindi necessario - ha aggiunto - rovesciare l'impostazione attuale, che trasforma i problemi sociali in problemi di sicurezza. Vanno potenziate le politiche sociali generali, indirizzando in questa direzione le risorse investite per la sicurezza: in particolare per politiche abitative e politiche contro la povertà: in carcere ci sono oggi 1/3 di immigrati, 1/3 di tossicodipendenti, molti senza dimora e molti con problemi di disagio mentale».
«Vanno infine rafforzati i servizi di prossimità - ha proseguito Ornella De Zordo - e smantellate tutte quelle politiche securitarie ingiuste oltre che inefficaci come la militarizzazione della polizia municipale, la costituzione di nuclei antidegrado, l'entrata in vigore dil regolamenti di polizia municipale, ordinanze come quella sui lavavetri ecc.»
«E' poi necessario intervenire - ha concluso la capogruppo di Unaltracittà - anche a livello nazionale fermando i pacchetti sicurezza, abrogando le leggi Bossi-Fini sull'immigrazione), Fini-Giovanardi sulle droghe), ex-Cirielli che riguarda la recidiva) e lavorando al superamento del codice penale, visto che è ancora in vigore il codice Rocco del 1930, e depenalizzando i reati minori. Allo stesso tempo è necessario lavorare per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e per favorire la pronta attuazione del passaggio dalla sanità penitenziaria al servizio sanitario nazionale». (fn)