«Rafforzare la promozione delle energie rinnovabili scongiurando il ritorno all'energia nucleare»: via libera dell'assemblea a mozione de La Sinistra
E' stata approvata oggi pomeriggio dal consiglio comunale la mozione del gruppo de La Sinistra che «per rafforzare la promozione delle energie rinnovabili scongiurando il ritorno all'energia nucleare».
«Il nucleare - hanno sottolineato i proponenti - è un metodo di approvvigionamento di energia che ha costi complessivi ben superiori a quelli che possono garantire altre fonti di approvvigionamento, come il solare e l'eolico che non hanno peraltro tutte quei problemi relativamente ai rischi di incidenti, di smaltimento delle scorie e dismissione degli impianti, di permanenza della radioattività per migliaia di anni. A questo proposito invitiamo tutti i cittadini a visitare l'istruttiva mostra fotografica di Greenpeace ospitata in questi giorni nel cortile ed al terzo piano di Palazzo Vecchio».
«In un momento in cui in tutto il mondo si parla di un 'new deal' verde - hanno aggiunto - della grande opportunità di sviluppare il risparmio energetico e l'approvvigionamento di energia attraverso fonti rinnovabili il nostro paese potrebbe e dovrebbe mettersi alla testa di questo processo, grazie anche alle sue caratteristiche morfologiche e climatiche. A parità di investimento con l'eolico si ottengono 2,3 volte l'energia ottenuta con il nucleare e di sviluppano 5 volte i posti di lavoro».
«Putroppo si sta andando nella direzione opposta - hanno concluso i consiglieri de La Sinistra - per questo abbiamo chiesto che sia sollecitata "l'adozione di un piano energetico nazionale entro il 2008 basato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio, sviluppando politiche di sufficienza diffusa nel territorio". La mozione fa riferimento anche alla necessità di accelerare l'attuazione del 'piano ambientale ed energetico comunale', un atto importante approvato dall'amministrazione comunale che deve essere concretamente attuato». (fn)
Questo il testo della mozione:
Mozione: Per rafforzare la promozione delle energie rinnovabili scongiurando il ritorno all'energia nucleare
IL CONSIGLIO COMUNALE
CONSIDERATO CHE
nel 1987 il popolo italiano si è pronunciato per via referendaria sulla fine della produzione di energia nucleare nel nostro paese;
nel mondo, pur essendo attive molte centrali nucleari, la percentuale di energia prodotta resta modesta (il 6,4%), costosa (rispetto alle altre fonti), in via di esaurimento (a causa del combustibile uranio);
anche dopo il 1987 frequenti sono stati gli incidenti, intatti e pericolosi restano gli impatti ambientali (in particolare per il consumo e gli sprechi d'acqua), i rischi per la sicurezza della popolazione ele incertezze sullo smaltimento delle scorie radioattive, certi sono gli aumenti dei costi dell'uranio;
dopo il 1987 nel mondo altri paesi hanno chiuso centrali, hanno ridotto o annullato programmi di costruzione di nuove centrali, mentre restano grandi i rischi di proliferazione delle armi nucleari e di azioni terroristiche;
dopo il 1987 l'Italia non si è dotata di un coerente organico piano energetico nazionale che sostituisse nucleare e combustibili fossili con politiche e misure per l'efficienza, per il risparmio, per fonti rinnovabili e scelte efficaci per la fase di transizione;
dopo il 1987 molte regioni hanno comunque adottato Piani Energetici e Ambientali Regionali che prescindono totalmente dal possibile apporto dell'energia nucleare e considerano prioritari investimenti e regole per favorire risparmio ed efficienza nei consumi energetici, fonti rinnovabili e tecnologie efficienti per le produzioni energetiche, con impianti, reti, iniziative già positivamente avviate sul territorio;
dopo il 1987 è aumentato il consumo di territorio che renderebbe comunque praticamente impossibile localizzare democraticamente un sito nucleare con idonei requisiti di lontananza dalle abitazioni, di sicurezza, di trasparente gestione;
Rimane ad oggi irrisolto il problema della gestione, stoccaggio e neutralizzazione delle scorie radioattive prodotte durante l'esercizio e la dismissione delle centrali nucleari, tanto che ad oggi l'Italia non si è ancora dotata di un piano definito per la loro allocazione sul territorio"
DICHIARA
L'indisponibilità del territorio comunale alle procedure di individuazione di siti idonei all'attivazione di centrali nucleari;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A
sollecitare l'adozione di un piano energetico nazionale entro il 2008 basato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio, sviluppando politiche di sufficienza diffusa nel territorio;
accelerare l'attuazione del Piano Ambientale ed Energetico Comunale
«Il nucleare - hanno sottolineato i proponenti - è un metodo di approvvigionamento di energia che ha costi complessivi ben superiori a quelli che possono garantire altre fonti di approvvigionamento, come il solare e l'eolico che non hanno peraltro tutte quei problemi relativamente ai rischi di incidenti, di smaltimento delle scorie e dismissione degli impianti, di permanenza della radioattività per migliaia di anni. A questo proposito invitiamo tutti i cittadini a visitare l'istruttiva mostra fotografica di Greenpeace ospitata in questi giorni nel cortile ed al terzo piano di Palazzo Vecchio».
«In un momento in cui in tutto il mondo si parla di un 'new deal' verde - hanno aggiunto - della grande opportunità di sviluppare il risparmio energetico e l'approvvigionamento di energia attraverso fonti rinnovabili il nostro paese potrebbe e dovrebbe mettersi alla testa di questo processo, grazie anche alle sue caratteristiche morfologiche e climatiche. A parità di investimento con l'eolico si ottengono 2,3 volte l'energia ottenuta con il nucleare e di sviluppano 5 volte i posti di lavoro».
«Putroppo si sta andando nella direzione opposta - hanno concluso i consiglieri de La Sinistra - per questo abbiamo chiesto che sia sollecitata "l'adozione di un piano energetico nazionale entro il 2008 basato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio, sviluppando politiche di sufficienza diffusa nel territorio". La mozione fa riferimento anche alla necessità di accelerare l'attuazione del 'piano ambientale ed energetico comunale', un atto importante approvato dall'amministrazione comunale che deve essere concretamente attuato». (fn)
Questo il testo della mozione:
Mozione: Per rafforzare la promozione delle energie rinnovabili scongiurando il ritorno all'energia nucleare
IL CONSIGLIO COMUNALE
CONSIDERATO CHE
nel 1987 il popolo italiano si è pronunciato per via referendaria sulla fine della produzione di energia nucleare nel nostro paese;
nel mondo, pur essendo attive molte centrali nucleari, la percentuale di energia prodotta resta modesta (il 6,4%), costosa (rispetto alle altre fonti), in via di esaurimento (a causa del combustibile uranio);
anche dopo il 1987 frequenti sono stati gli incidenti, intatti e pericolosi restano gli impatti ambientali (in particolare per il consumo e gli sprechi d'acqua), i rischi per la sicurezza della popolazione ele incertezze sullo smaltimento delle scorie radioattive, certi sono gli aumenti dei costi dell'uranio;
dopo il 1987 nel mondo altri paesi hanno chiuso centrali, hanno ridotto o annullato programmi di costruzione di nuove centrali, mentre restano grandi i rischi di proliferazione delle armi nucleari e di azioni terroristiche;
dopo il 1987 l'Italia non si è dotata di un coerente organico piano energetico nazionale che sostituisse nucleare e combustibili fossili con politiche e misure per l'efficienza, per il risparmio, per fonti rinnovabili e scelte efficaci per la fase di transizione;
dopo il 1987 molte regioni hanno comunque adottato Piani Energetici e Ambientali Regionali che prescindono totalmente dal possibile apporto dell'energia nucleare e considerano prioritari investimenti e regole per favorire risparmio ed efficienza nei consumi energetici, fonti rinnovabili e tecnologie efficienti per le produzioni energetiche, con impianti, reti, iniziative già positivamente avviate sul territorio;
dopo il 1987 è aumentato il consumo di territorio che renderebbe comunque praticamente impossibile localizzare democraticamente un sito nucleare con idonei requisiti di lontananza dalle abitazioni, di sicurezza, di trasparente gestione;
Rimane ad oggi irrisolto il problema della gestione, stoccaggio e neutralizzazione delle scorie radioattive prodotte durante l'esercizio e la dismissione delle centrali nucleari, tanto che ad oggi l'Italia non si è ancora dotata di un piano definito per la loro allocazione sul territorio"
DICHIARA
L'indisponibilità del territorio comunale alle procedure di individuazione di siti idonei all'attivazione di centrali nucleari;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A
sollecitare l'adozione di un piano energetico nazionale entro il 2008 basato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio, sviluppando politiche di sufficienza diffusa nel territorio;
accelerare l'attuazione del Piano Ambientale ed Energetico Comunale