Regolamento Regionale sul commercio. Gli assessori dicono di no alle aperture selvagge e gli «Accorpamenti dovuti»

"Siamo stati tutti d'accordo nel sostenere che il Regolamento Regionale approvato in prima istanza dalla giunta regionale ci preoccupa molto e pone problemi serissimi. Siamo preoccupati per la previsione dell'articolo 10 che parla di «Accorpamenti dovuti». Cioè, la grande distribuzione potrebbe aprire supermarket ovunque, anche nel centro storico con una superficie massima di vendita fino a 2500 metri quadri e questo sconvolgerebbe l'essenza, la natura della città di Firenze. È importante che la concertazione che finora c'è stata prosegua".
È il commento dell'assessore alle attività produttive Silvano Gori al termine dell'incontro promosso per discutere, tra gli assessori al commercio, del nuovo Regolamento Regionale.
"Altra questione è proprio relativa al centro storico che è un centro turistico e qui gli esercizi commerciali possono restare aperti tutte le domeniche - prosegue l'assessore Gori -. Al di fuori del centro storico, esiste un accordo condiviso sia dalla parte di Firenze che non è centro storico e sia da tutti i Comuni fino a Prato che permette ai negozi di rimanere aperti fino a venti giorni l'anno tra domeniche e festività. Se dovesse essere approvato questo testo del Regolamento Regionale che esclude la «destinazione turistica del centro storico» noi dovremmo scegliere se estendere la disciplina del centro storico in tutta la città (quindi aperture tutte le domeniche ovunque con situazioni molto difficili da gestire) oppure se chiudere il centro storico (consentendo solo venti aperture come nel resto della città). Comunque sia, questo creerebbe notevoli problemi anche all'indotto, dagli alberghi ai musei, ed un effetto domino con gli esercizi commerciali degli altri Comuni vicini".
La questione è stata affrontata durante l'incontro di stamani presso l'assessorato alle attività produttive al quale hanno partecipato gli assessori al commercio dei Comuni di Pistoia, Prato, Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Scandicci e i rappresentanti sindacali di FISASCAT-CISL (provinciale e regionale), UIL-TUCS, FILCAMS-CGIL (provinciale e regionale).
"Gli assessori chiedono che nel nuovo Regolamento Regionale sia introdotta una norma che permette ai singoli Comuni di avere un anno di tempo per dotarsi di un Piano Regolatore del Commercio e che deroghi al Regolamento Regionale. Che si possa, cioè, fare come per la somministrazione di bevande alcooliche, vietandone la vendita dopo una certa ora in determinate zone della città - ha concluso l'assessore Gori -. Altra incongruenza rilevata nel nuovo regolamento riguarda le superfici di vendita. Ad esempio, non è possibile prevedere un parcheggio di 1.500 metri quadri per una galleria d'arte contemporanea che occupa una superficie di 1.000 metri quadri. Non è possibile, cioè, equipararla ad una grande distribuzione solo per l'ampia superficie di cui dispone perché sicuramente non richiamerà lo stesso flusso di persone di un supermarket".
L'incontro di stamani sarà rinnovato martedì prossimo tra gli assessori e i rappresentanti delle associazioni di categoria sia provinciali che regionali. (uc)