De Zordo (Unaltracittà): «Salviamo i cani del Termine. La struttura è a rischio demolizione»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:
«Il sindaco di Sesto Fiorentino Gianassi ha fortemente voluto e infine ottenuto il sequestro dell'area del canile del Termine, di proprietà dell'Unione Amici del Cane e del Gatto, e adesso chiede le demolizioni delle strutture perché nel piano regolatore varato dalla sua giunta non era stata inserita la presenza del canile. Se la procedura andrà avanti, i cani resteranno senza recinti e senza locali di cucina e infermeria e verranno spostati in altro terreno e assegnati a un'altra associazione che nulla ha a che fare con gli attuali proprietari e custodi che da anni se ne prendono cura con dedizione.
Mentre si continua a cementificare selvaggiamente il territorio facendo gli interessi degli edificatori e degli immobiliaristi, non si tutela la dignitosa sopravvivenza di un piccolo numero di animali che hanno la sola colpa di essere vivi nell'inospitale territorio urbano.
Chiediamo quindi garanzie concrete per tutti i 250 cani attualmente ospitati del canile, che meritano una vita dignitosa e non l'abbandono. Chiediamo anche che l'Unione Amici del Cane e del Gatto (proprietaria degli animali) sia messa in condizioni di poter proseguire la sua attività di cura e custodia. Nel caso che Gianassi insista nel tenere in condizioni precarie i cani e l'associazione che li possiede e cura, chiediamo infine che il Comune di Firenze offra una soluzione alternativa per tale associazione in terreno limitrofo a Sesto, mettendo a disposizione anche le risorse necessarie alla gestione di tale attività.
Per informazioni "Unione amici del cane e del gatto -o.n.l.u.s."
Tel.055/481414 - info@unioneamicidelcaneedelgatto.it».
(fn)
«Il sindaco di Sesto Fiorentino Gianassi ha fortemente voluto e infine ottenuto il sequestro dell'area del canile del Termine, di proprietà dell'Unione Amici del Cane e del Gatto, e adesso chiede le demolizioni delle strutture perché nel piano regolatore varato dalla sua giunta non era stata inserita la presenza del canile. Se la procedura andrà avanti, i cani resteranno senza recinti e senza locali di cucina e infermeria e verranno spostati in altro terreno e assegnati a un'altra associazione che nulla ha a che fare con gli attuali proprietari e custodi che da anni se ne prendono cura con dedizione.
Mentre si continua a cementificare selvaggiamente il territorio facendo gli interessi degli edificatori e degli immobiliaristi, non si tutela la dignitosa sopravvivenza di un piccolo numero di animali che hanno la sola colpa di essere vivi nell'inospitale territorio urbano.
Chiediamo quindi garanzie concrete per tutti i 250 cani attualmente ospitati del canile, che meritano una vita dignitosa e non l'abbandono. Chiediamo anche che l'Unione Amici del Cane e del Gatto (proprietaria degli animali) sia messa in condizioni di poter proseguire la sua attività di cura e custodia. Nel caso che Gianassi insista nel tenere in condizioni precarie i cani e l'associazione che li possiede e cura, chiediamo infine che il Comune di Firenze offra una soluzione alternativa per tale associazione in terreno limitrofo a Sesto, mettendo a disposizione anche le risorse necessarie alla gestione di tale attività.
Per informazioni "Unione amici del cane e del gatto -o.n.l.u.s."
Tel.055/481414 - info@unioneamicidelcaneedelgatto.it».
(fn)