Falciani (PS): «Sul 'testamento biologico' il consiglio si è già espresso, approvando, nel 2007, una mia risoluzione»

«Sul "testamento biologico" il consiglio si è già espresso, approvando, il 2 aprile 2007, una mia risoluzione». E' quanto ricorda Alessandro Falciani, capogruppo del Partito Socialista.
«L'atto, fatto proprio dalla commissione sanità con alcuni emendamenti - ha aggiunto l'esponente della maggioranza - ottenne il via libera dell'assemblea con 29 voti favorevoli e 5 contrari e impegnava il sindaco, tra l'altro, ad organizzare un convegno sul tema del fine vita, della libertà di scelta terapeutica, sull'insieme delle problematiche genericamente e talvolta impropriamente ricondotte all'eutanasia che approfondisca la legislazione europea sulla materia e i risultati delle diverse esperienze caso per caso. E, inoltre, sulla libertà di scelta terapeutica, fosse anche quella interruttiva dei trattamenti sanitari che tengono artificialmente in vita».
«Siamo ancora in attesa, purtroppo - ha commentato Falciani - di questo convegno pere avviare un sereno confronto a livello locale e nazionale su una questione fondamentale che coinvolge tante persone e famiglie». (fn)


Questo il testo della risoluzione:

Risoluzione n. 606-06 approvata dal Consiglio Comunale
nella seduta del 2 aprile 2007
"Testamento biologico"
IL CONSIGLIO COMUNALE
A seguito del dibattito sulla vicenda di Piergiorgio Welby che ha chiesto per sé e per ogni cittadino italiano la libertà di scelta e la possibilità di decidere per sé della propria vita e a seguito del suo appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
Preso atto della risposta del Presidente della Repubblica che ha autorevolmente chiesto alle istituzioni l'apertura del dibattito sui temi della fine della vita, sulla libertà di scelta terapeutica, fosse anche quella interruttiva dei trattamenti sanitari che tengono artificialmente in vita, con le seguenti parole:
"Mi auguro che un tale confronto ci sia, nelle sedi più idonee,
perché il solo atteggiamento ingiustificabile sarebbe il silenzio,
la sospensione o l'elusione di ogni responsabile chiarimento."
Dato che il clamore suscitato dall'iniziativa di Piergiorgio Welby e dalla risposta del Presidente della Repubblica ha per adesso portato, al di là di una prima apertura di dibattito sull'eutanasia, ad una accelerazione del confronto politico e del relativo iter parlamentare sul tema del testamento biologico, con ben otto proposte di legge presentate sulla materia;
Considerato quanto affermato pubblicamente da numerosi ed autorevoli giuristi, e in questi giorni con particolare efficacia dall'ex Presidente dell'Autority per la privacy Stefano Rodotà, ovvero che l'ordinamento vigente già oggi prevede alcune facoltà in materia di testamento biologico, che per altro trovano difficoltà in termini attuativi;
Preso atto del ritardo e della grave arretratezza della sanità italiana in materia di terapia del dolore, con il nostro paese che presenta, pur con i progressi raggiunti nella nostra Regione uno scarso utilizzo di farmaci oppiacei;
Preoccupato infine dai risultati dei diversi studi europei che confermerebbero pratiche genericamente riconducibili all'eutanasia, che dimostra la necessità di una maggiore chiarezza legislativa insieme ad una più precisa attenzione alle esigenze del paziente terminale ed a un più profondo rispetto delle scelte individuali relativamente ad ogni terapia con particolare riferimento a quelle di fine vita;
IL CONSIGLIO COMUNALE
Esprime il proprio sostegno alle sollecitazioni di quanti si battono per la dignità della persona in tutto l'arco della vita ed in particolare di fronte alla morte;
IMPEGNA IL SINDACO
Ad organizzare un convegno sul tema del fine vita, sull'insieme delle problematiche genericamente e talvolta impropriamente ricondotte all'eutanasia che approfondisca la legislazione europea sulla materia e i risultati delle diverse esperienze caso per caso, e sulla libertà di scelta terapeutica, fosse anche quella interruttiva dei trattamenti sanitari che tengono artificialmente in vita;
Ad adoperarsi presso la Giunta Regionale affinché venga avviata un'indagine conoscitiva sui temi della terminalità e sull'eventuale fenomeno dell'eutanasia clandestina e a riferirne i risultati al Consiglio;
A sostenere presso la Giunta Regionale ed il Governo la necessità di implementare gli interventi volti alla diffusione della terapia del dolore, come strumento per il diritto a non soffrire;
Ad adoperarsi presso Governo e Parlamento affinché la nuova legislazione in materia di testamento biologico sia orientata alla libertà di scelta dell'individuo.

Palazzo Vecchio, 2 aprile 2007