Polizia municipale, Di Giorgi (PD): «Efficienza, prevenzione e mediazione principi di riferimento del suo operato»
«Non abbiamo dubbi sulla correttezza e sulla serietà dell'operato della Polizia municipale e giudichiamo positivamente la tempestività con cui l'assessore Cioni ha fornito risposte puntuali alle osservazioni emerse in questi giorni e alle richieste presentate in consiglio. Valutiamo soddisfacente la sua relazione. A noi spetta dettare gli indirizzi dell'azione amministrativa e questo abbiamo fatto, puntando sempre su linee guida caratterizzate dai principi di efficienza, prevenzione e mediazione sociale nell'analisi delle attività della polizia municipale». Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo del PD, è intervenuta, questo pomeriggio in consiglio comunale, dopo la relazione dell'assessore Graziano Cioni sull' «attività di controllo dei pubblici esercizi effettuata dalla polizia municipale».
«Sull'argomento, in questi giorni - ha aggiunto - si è creata una situazione anomala di sovraesposizione mediatica del comandante dei vigili e di alcuni consiglieri, con una discussione che si è svolta sulle pagine dei giornali invece che nelle sedi istituzionali delegate. Oggi, riportando la discussione in assemblea, abbiamo messo a fuoco le problematiche della polizia municipale. Non è facile gestire una realtà con i numeri che caratterizzano quella fiorentina e coordinare la sua attività con quella delle altre direzioni, ma l'intervento dell'assessore Gori ha evidenziato come tale sinergia sia operante, compatibilmente con i molti problemi connessi alla gestione burocratica di un ente locale».
«La relazione dell'assessore Cioni - secondo Rosa maria Di Giorgi - ha esplicitato anche i punti afferenti alla questione dei rapporti con i gestori dei locali pubblici, ribadendo come l'azione dei vigili urbani debba essere sempre ispirata alle necessità di prevenzione e mediazione sociale. I temi emersi, in cui si è accennato a possibili discrezionalità e parzialità, ci devono far riflettere su come aspetti così delicati vadano affrontati con cognizione di causa, senza prese di posizioni precostituite, con un giudizio che deve sempre formarsi su informazioni e fatti concreti. Come ho detto, a noi spetta il compito di dettare gli indirizzi, non di determinare l'organizzazione interna del corpo, ed è sulla base di questi indirizzi che l'assessore competente deve rapportarsi con il comandante dei vigili, così come abbiamo verificato in questi anni».
Nel suo intervento, la capogruppo del Pd ha anche stigmatizzato una parte della relazione del comandante dei vigili.
«Non è accettabile che nella relazione - ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi - si facciano gravi osservazioni sull'operato e sul ruolo di controllo e verifica che è proprio del ruolo dei consiglieri comunali. Ritengo che l'assemblea debba accogliere le scuse del comandante, riaffermando allo stesso tempo, con estrema chiarezza e forza, i ruoli e le prerogative intangibili dei rappresentanti della città». (fn)
«Sull'argomento, in questi giorni - ha aggiunto - si è creata una situazione anomala di sovraesposizione mediatica del comandante dei vigili e di alcuni consiglieri, con una discussione che si è svolta sulle pagine dei giornali invece che nelle sedi istituzionali delegate. Oggi, riportando la discussione in assemblea, abbiamo messo a fuoco le problematiche della polizia municipale. Non è facile gestire una realtà con i numeri che caratterizzano quella fiorentina e coordinare la sua attività con quella delle altre direzioni, ma l'intervento dell'assessore Gori ha evidenziato come tale sinergia sia operante, compatibilmente con i molti problemi connessi alla gestione burocratica di un ente locale».
«La relazione dell'assessore Cioni - secondo Rosa maria Di Giorgi - ha esplicitato anche i punti afferenti alla questione dei rapporti con i gestori dei locali pubblici, ribadendo come l'azione dei vigili urbani debba essere sempre ispirata alle necessità di prevenzione e mediazione sociale. I temi emersi, in cui si è accennato a possibili discrezionalità e parzialità, ci devono far riflettere su come aspetti così delicati vadano affrontati con cognizione di causa, senza prese di posizioni precostituite, con un giudizio che deve sempre formarsi su informazioni e fatti concreti. Come ho detto, a noi spetta il compito di dettare gli indirizzi, non di determinare l'organizzazione interna del corpo, ed è sulla base di questi indirizzi che l'assessore competente deve rapportarsi con il comandante dei vigili, così come abbiamo verificato in questi anni».
Nel suo intervento, la capogruppo del Pd ha anche stigmatizzato una parte della relazione del comandante dei vigili.
«Non è accettabile che nella relazione - ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi - si facciano gravi osservazioni sull'operato e sul ruolo di controllo e verifica che è proprio del ruolo dei consiglieri comunali. Ritengo che l'assemblea debba accogliere le scuse del comandante, riaffermando allo stesso tempo, con estrema chiarezza e forza, i ruoli e le prerogative intangibili dei rappresentanti della città». (fn)