Polizia Municipale, l'intervento dell'assessore Cioni in consiglio comunale: "Nessun dubbio sull'operato del corpo. La relazione del comandante è esaustiva e tr

"Nessun dubbio sull'operato della Polizia Municipale. La relazione del comandante Bartolini è esauriente e trasparente". È quanto dichiara l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni intervenendo il consiglio comunale. "Ho atteso a rendere pubblica la relazione perché non volevo essere accusato, come è già accaduto per il caso del presunto rapimento del bambino da parte di una nomade, di rilevazioni di atti di ufficio. Anche allora fui io a chiedere l'indagine amministrativa che poi resi pubblica, cui seguì una indagine penale. Ma sono sotto processo per rivelazione d'atti di ufficio. Pertanto ho chiesto il nulla osta del procuratore della repubblica dopo di che ho consegnato la relazione al consiglio comunale".
Dopo questa premessa l'assessore entra nel merito della vicenda. "La relazione presentata dal comandante della Polizia Municipale sui controlli effettuati nei confronti dei pubblici esercizi è esaustiva e trasparente. Non restano dubbi di alcun genere - esordisce l'assessore Cioni -. Comunque, se c'è qualche cittadino, qualche titolare di attività o qualche consigliere comunale che si ritiene leso dall'operato della Polizia Municipale è suo dovere riferirlo nella sede opportuna. Tornando alla relazione del comandante, l'attività della Polizia Municipale risponde al PEG (piano economico di gestione) e alle segnalazioni ed esposti dei cittadini. Rispetto poi alla correttezza dell'operato, il comando ha fatto qualcosa di più: ha previsto la rotazione periodica del personale dei nuclei, dal coordinatore al viceispettore, mentre per quanto riguarda gli agenti questi vengono alternati per funzioni o sul territorio".
A testimonianza di questa correttezza, l'assessore Cioni precisa che "dal 2002, inizio dell'era Bartolini-Verrusio, non c'è stata una sola denuncia nei confronti dei nuclei. Al contrario di quanto avveniva negli anni 80, quando vi fu uno stillicidio di denunce nei confronti della Polizia Municipale, addirittura con provvedimenti cautelari nei confronti di esponenti del corpo. Evidentemente il lavoro svolto dal comandante e dalla vicecomandante in materia di strutturazione dei servizi ha prodotto procedure trasparenti che rendono molto difficili cattivi comportamenti da parte degli operatori della Polizia Municipale. Il lavoro dei nuclei - continua l'assessore - risponde a criteri di trasparenza. Per questo ha fatto bene il comandante a coinvolgere le associazioni di categoria: sono stati effettuati incontri durante i quali sono stati concordati i criteri dei controlli e in questa sede non sono stati evidenziate irregolarità. Anzi, da parte delle categorie, è stato evidenziato l'apprezzamento per il lavoro svolto dalla Polizia Municipale. Certo, un po' di malumore c'è. Ma questo è dovuto al numero, ovvero ai troppi controlli, e al rigore degli stessi. Quindi nessun favoritismo, ma anzi verifiche a tappeto che rispondono alle segnalazioni dei cittadini e alle indicazioni contenute nel PEG. E bene ha fatto il comando a impegnarsi, sempre con le categorie, a successivi incontri per fare il punto sull'attività".
"Rispetto all'autonomia, voglio essere chiaro - sottolinea ancora Cioni -: la
Polizia Municipale ha una sua autonomia organizzativa per l'attuazione del PEG. E poi risponde al sindaco in base alla legge 65 e al Procuratore della Repubblica per la loro funzione di agenti e ufficiali di Polizia giudiziaria".
L'assessore poi si sofferma sull'aspetto più politico della vicenda. "Il consiglio comunale ha tutto il diritto di chiedere chiarezza al sindaco sull'operato della Polizia Municipale e la Polizia Municipale, attraverso il sindaco o l'assessore delegato, ha il dovere di rispondere. A questo proposito, il comandante mi ha consegnato una nota che leggo per chiarire un punto della relazione che può essere interpretato in modo errato. Il comandante scrive: 'Ho letto in questi giorni alcune dichiarazioni che mi attribuiscono giudizi sull'azione politica di controllo amministrativo dei consiglieri comunali. Ci tengo a chiarire che non mi sono mai permesso questo, e che nel passaggio della relazione che ha suscitato scalpore, non ho scritto né ho inteso riferirmi a consiglieri comunali, ma a polemiche che insistono da mesi, in particolare sui mezzi di comunicazione e in città, e che a mio parere delineano una volontà di discredito del nostro operato. Era mio dovere far presente ciò che sentiamo tutti noi all'assessore di riferimento. Rinnovo a tutti i consiglieri il mio profondo rispetto per il loro ruolo istituzionale'. Credo che con queste parole il comandante abbia dato una interpretazione autentica del passaggio che ha creato perplessità".
Per quanto riguarda poi i rapporti tra la Polizia Municipale e le altre direzioni, nello specifico la direzione urbanistica e quella dello sviluppo economico, l'assessore Cioni sottolinea che "dal 2002, come si evince dalla relazione, i rapporti stanno migliorando a differenza del passato dove si verificavano discrepanze e difficoltà".
Cioni torna poi sugli articoli del regolamento di polizia urbana che hanno creato maggiori discussioni in merito alla "discrezionalità" dell'azione dei vigili, ovvero gli articoli 3 e 24. Articoli su cui ci sono proposte di modifica sia da parte di consiglieri comunali che da parte delle categorie economiche. "Voglio ricordare che il 27 ottobre 2008 ho scritto una lattera al presidente del consiglio comunale Cruccolini e per conoscenza alle associazioni di categoria di settore ovvero Fiepet-Confesercenti e Fipe-Confcommercio. Nella lettera ho ricordato che mi erano pervenute osservazioni e proposte da parte delle associazioni di categoria, allegandole. E ho aggiunto di ritenere utile che il consiglio, preliminarmente tramite le commissioni competenti, ne prendesse atto assumendo, nel caso, le decisioni ritenute più opportune. Qui lo confermo: il consiglio comunale è sovrano e se vuole può modificare, come ritiene opportuni, gli articoli del regolamento".
L'assessore Cioni poi si rivolge alla Polizia Municipale: "Ringrazio il corpo non solo per l'immane lavoro che svolge attraverso i nuclei, ma anche per il controllo del territorio. E i numeri parlano chiaro: da metà agosto, quando è entrato in vigore il nuovo regolamento di polizia urbana, al 31 dicembre sono stati elevati 1.200 verbali . Sanzioni che riguardano aspetti legati al degrado e alla civile convivenza e quindi che interessano particolarmente i cittadini, tanto che molto spesso la Polizia Municipale interviene su segnalazione. Da gennaio ad oggi le violazioni sanzionate sono 387".
Nell'occasione l'assessore Cioni ribadisce la sua posizione in merito alle ronde e all'utilizzo dei militari in città, temi su cui è intervenuto il governo. "A Firenze non c'è necessità né dei militari né delle ronde. Siamo da tempo nella linea indicata del Questore di Firenze espressa quando ha riunito le associazioni di categoria. Ovvero per un rapporto sussidiario e orizzontale con i cittadini. Come Amministrazione abbiamo da tempo una collaborazione con le guardie giurate che dispongono ogni notte di 70 pattuglie e che segnalano episodi ed elementi che possono creare problemi a livello di convivenza civile e di degrado. In questo momento è cessato, ma abbiamo intenzione di riprendere, il rapporto con le associazioni degli anziani che, nell'ambito della campagna 'Amo Firenze', hanno svolto un importante ruolo a livello di segnalazioni di relitti, buche, scritte e via dicendo. La sicurezza urbana deve essere garantita grazie al controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine e della Polizia Municipale. Certo, se c'è necessità, incrementiamo il numero degli agenti in servizio sul territorio. Ma ognuno faccia il suo mestiere: si tratta di professioni che non si improvvisano. A livello di coinvolgimento della società civile - continua l'assessore Cioni - ritengo particolarmente utili le azioni di mediazioni sociale, come quella svolta insieme all'Ataf e quella dei cosiddetti angeli neri, e le collaborazioni con le associazioni come quella con l'Enpa. Più che le ronde, serve una migliore illuminazione, un maggior numero di telecamere, più interventi di prevenzione" conclude l'assessore Cioni. (mf)