Posti auto revocati alla Corte dei Conti, la precisazione dell'Amministrazione comunale
In merito a quanto riportato dalla stampa cittadina circa le affermazioni contenute nella relazione del procuratore generale della Corte dei Conti regionali a proposito della trasformazione di posti auto riservati alla stessa corte, l'Amministrazione comunale precisa quanto segue.
In data 7 maggio 2003, protocollo numero 408, la Corte dei Conti ha scritto al Comune (oggetto: richiesta di posteggi in via temporanea) con cui si evidenziava che "a motivo dei lavori di risanamento dell'edificio demaniale ubicato in viale Mazzini 80 dove hanno sede gli uffici della Sezione giurisdizionale e della Procura regionale della Corte dei Conti per la Toscana, il parcheggio interno dello stabile (circa 20 posteggi per autovetture) sarà inagibile sino a completamento dei lavori........ sarebbe opportuno se non necessario poter usufruire temporaneamente e sino al ripristino dell'agibilità del parcheggio di un congruo numero di posti auto onde ridurre il comprensibile disagio cui va già incontro il personale nel posteggiare le proprie autovetture nelle ore d'ufficio".
L'Amministrazione comunale rispondeva in data 20 maggio 2003 con una lettera (protocollo numero 4349/012) a firma dell'allora direttore della direzione mobilità professor Mario Preti in cui si spiegava che "ai sensi del disciplinare tecnico delle zone a sosta controllata non è possibile riservare spazi di sosta in carreggiata per le autovetture dei dipendenti ma che per queste è previsto nello stesso disciplinare una tariffa agevolata di 0,30 euro all'ora" dando quindi parere negativo alla richiesta.
A seguito di evidenti scambi verbali, la questione fu di nuovo esaminata all'interno degli uffici comunali tanto che il direttore Preti scrisse una lettera, datata 2 dicembre 2003 (protocollo numero 8686/800), al sindaco e per conoscenza all'assessore alla mobilità il cui oggetto era "richiesta del presidente della Corte dei Conti per numero 15 posti riservati provvisori su strada in viale Mazzini". Nella lettera il direttore precisava che alla precedente richiesta era stato dato "parere negativo per l'impatto su viale Mazzini rispetto alla sosta dei residenti" (i posti sono particolarmente carenti in quella zona come in altre aree della città) e "per unificare il comportamento dell'Amministrazione in casi simili".
Data la temporaneità della richiesta fu tuttavia indicata una soluzione eccezionale come documentato dalla lettera indirizzata alla Corte dei Conti a firma del direttore della mobilità datata 29 gennaio 2004 (protocollo numero 652/800), in cui Preti comunica che "a seguito dell'incontro avuto con il dott. Giovanni Badame in data 28/01/2004, dalla prossima settimana inizieranno i lavori per la realizzazione di 5 stalli sosta riservati ai veicoli della Corte dei Conti. Si conferma che, come concordato, detti stalli sono istituiti provvisoriamente fino al termine dei lavori di ristrutturazione dell'edificio che ospita codesta Corte". A questa lettera fa seguito l'ordinanza firmata il 13/2/2004 dall'assessore delegato con cui vengono istituiti i cinque stalli della sosta per i veicoli in servizio alla Corte dei Conti.
La situazione rimane immutata fino all'agosto del 2008 quando si pone la necessità di recuperare spazi per i residenti di fronte all'esigenza connessa al trasferimento di alcuni uffici comunali nella zona di individuare ulteriori posti di sosta per le auto di servizio alla direzione mobilità con funzioni anche di Polizia Stradale. Nell'occasione viene verificato che i lavori nell'edificio della Corte dei Conti sono conclusi e quindi per non aggravare ulteriormente la situazione dei residenti e considerata esaurita la condizione di temporaneità dei posti riservati alla Corte dei Conti, si procede alla revoca della precedente ordinanza. Con una nuova ordinanza, firmata il 29-08-2008 dall'assessore delegato e non "con provvedimento dirigenziale il cui funzionario proponente (sarebbe) uno dei convenuti in giudizio", come riportato oggi dalla stampa, vengono quindi revocati gli stalli riservati alla Corte dei Conti in viale Mazzini istituendo cinque posti a sosta promiscua (e quindi usufruibili anche dai dipendenti della Corte oltre che dai residenti) e quattro riservati ai veicoli della Mobilità comunale con funzioni di Polizia Stradale.
Il giorno successivo viene inviata dalla Corte dei Conti una lettera (protocollo numero 655 e ricevuta dalla direzione mobilità il 4/09/2008 con numero di protocollo 3668/800) con cui il dirigente dott. Giovanni Badame segnala la revoca dei posti auto riservati alla corte riconoscendo che "tali misure seguono gli accordi intercorsi con codesta direzione che prevedevano la temporaneità delle assegnazioni in relazione ai lavori di adeguamento intrapresi in questo edificio e nel cortile antistante)". La lettera continua rilevando che "appare opportuno però segnalare che la disponibilità di posti soppressi, invero protrattasi nel tempo, è risultata utile per questi uffici ai fini di servizio" e che "oltretutto, gli uffici giudiziari di Firenze, ora con esclusione della Corte dei Conti, usufruiscono a fini di servizio di spazi riservati per il parcheggio". La lettera si conclude con la richiesta di riesaminare "nel merito la questione, provvedendo ove possibile di disporre, con le modalità ritenute opportune, alcuni posti riservati a questa Sezione Giurisdizionale e Procura Regionale, nell'interesse pubblico".
Rilevando che la Corte dei Conti ha uno spazio interno usufruibile per la sosta delle vetture di servizio, come avviene, l'Amministrazione conclude precisando che tra gli uffici giudiziari di Firenze (Tribunale, Pretura, Procura della Repubblica, Corte di Appello e Tribunale dei Minorenni) soltanto il Tribunale di piazza San Firenze, la Procura di piazza della Repubblica e il Tribunale dei minorenni di via della Scala hanno alcuni posti auto riservati sulla carreggiata e soltanto perché non hanno spazi interni agli edifici da utilizzare per la sosta dei veicoli di servizio. Gli altri non dispongono di posti auto riservati né per i magistrati né per i dipendenti. Tra l'altro i posti a servizio del Tribunale di piazza San Firenze, collocati a fianco della Biblioteca Nazionale, sono un numero molto limitato (per l'esattezza 26) a fronte di 80 magistrati e 230 dipendenti. (mf)
In data 7 maggio 2003, protocollo numero 408, la Corte dei Conti ha scritto al Comune (oggetto: richiesta di posteggi in via temporanea) con cui si evidenziava che "a motivo dei lavori di risanamento dell'edificio demaniale ubicato in viale Mazzini 80 dove hanno sede gli uffici della Sezione giurisdizionale e della Procura regionale della Corte dei Conti per la Toscana, il parcheggio interno dello stabile (circa 20 posteggi per autovetture) sarà inagibile sino a completamento dei lavori........ sarebbe opportuno se non necessario poter usufruire temporaneamente e sino al ripristino dell'agibilità del parcheggio di un congruo numero di posti auto onde ridurre il comprensibile disagio cui va già incontro il personale nel posteggiare le proprie autovetture nelle ore d'ufficio".
L'Amministrazione comunale rispondeva in data 20 maggio 2003 con una lettera (protocollo numero 4349/012) a firma dell'allora direttore della direzione mobilità professor Mario Preti in cui si spiegava che "ai sensi del disciplinare tecnico delle zone a sosta controllata non è possibile riservare spazi di sosta in carreggiata per le autovetture dei dipendenti ma che per queste è previsto nello stesso disciplinare una tariffa agevolata di 0,30 euro all'ora" dando quindi parere negativo alla richiesta.
A seguito di evidenti scambi verbali, la questione fu di nuovo esaminata all'interno degli uffici comunali tanto che il direttore Preti scrisse una lettera, datata 2 dicembre 2003 (protocollo numero 8686/800), al sindaco e per conoscenza all'assessore alla mobilità il cui oggetto era "richiesta del presidente della Corte dei Conti per numero 15 posti riservati provvisori su strada in viale Mazzini". Nella lettera il direttore precisava che alla precedente richiesta era stato dato "parere negativo per l'impatto su viale Mazzini rispetto alla sosta dei residenti" (i posti sono particolarmente carenti in quella zona come in altre aree della città) e "per unificare il comportamento dell'Amministrazione in casi simili".
Data la temporaneità della richiesta fu tuttavia indicata una soluzione eccezionale come documentato dalla lettera indirizzata alla Corte dei Conti a firma del direttore della mobilità datata 29 gennaio 2004 (protocollo numero 652/800), in cui Preti comunica che "a seguito dell'incontro avuto con il dott. Giovanni Badame in data 28/01/2004, dalla prossima settimana inizieranno i lavori per la realizzazione di 5 stalli sosta riservati ai veicoli della Corte dei Conti. Si conferma che, come concordato, detti stalli sono istituiti provvisoriamente fino al termine dei lavori di ristrutturazione dell'edificio che ospita codesta Corte". A questa lettera fa seguito l'ordinanza firmata il 13/2/2004 dall'assessore delegato con cui vengono istituiti i cinque stalli della sosta per i veicoli in servizio alla Corte dei Conti.
La situazione rimane immutata fino all'agosto del 2008 quando si pone la necessità di recuperare spazi per i residenti di fronte all'esigenza connessa al trasferimento di alcuni uffici comunali nella zona di individuare ulteriori posti di sosta per le auto di servizio alla direzione mobilità con funzioni anche di Polizia Stradale. Nell'occasione viene verificato che i lavori nell'edificio della Corte dei Conti sono conclusi e quindi per non aggravare ulteriormente la situazione dei residenti e considerata esaurita la condizione di temporaneità dei posti riservati alla Corte dei Conti, si procede alla revoca della precedente ordinanza. Con una nuova ordinanza, firmata il 29-08-2008 dall'assessore delegato e non "con provvedimento dirigenziale il cui funzionario proponente (sarebbe) uno dei convenuti in giudizio", come riportato oggi dalla stampa, vengono quindi revocati gli stalli riservati alla Corte dei Conti in viale Mazzini istituendo cinque posti a sosta promiscua (e quindi usufruibili anche dai dipendenti della Corte oltre che dai residenti) e quattro riservati ai veicoli della Mobilità comunale con funzioni di Polizia Stradale.
Il giorno successivo viene inviata dalla Corte dei Conti una lettera (protocollo numero 655 e ricevuta dalla direzione mobilità il 4/09/2008 con numero di protocollo 3668/800) con cui il dirigente dott. Giovanni Badame segnala la revoca dei posti auto riservati alla corte riconoscendo che "tali misure seguono gli accordi intercorsi con codesta direzione che prevedevano la temporaneità delle assegnazioni in relazione ai lavori di adeguamento intrapresi in questo edificio e nel cortile antistante)". La lettera continua rilevando che "appare opportuno però segnalare che la disponibilità di posti soppressi, invero protrattasi nel tempo, è risultata utile per questi uffici ai fini di servizio" e che "oltretutto, gli uffici giudiziari di Firenze, ora con esclusione della Corte dei Conti, usufruiscono a fini di servizio di spazi riservati per il parcheggio". La lettera si conclude con la richiesta di riesaminare "nel merito la questione, provvedendo ove possibile di disporre, con le modalità ritenute opportune, alcuni posti riservati a questa Sezione Giurisdizionale e Procura Regionale, nell'interesse pubblico".
Rilevando che la Corte dei Conti ha uno spazio interno usufruibile per la sosta delle vetture di servizio, come avviene, l'Amministrazione conclude precisando che tra gli uffici giudiziari di Firenze (Tribunale, Pretura, Procura della Repubblica, Corte di Appello e Tribunale dei Minorenni) soltanto il Tribunale di piazza San Firenze, la Procura di piazza della Repubblica e il Tribunale dei minorenni di via della Scala hanno alcuni posti auto riservati sulla carreggiata e soltanto perché non hanno spazi interni agli edifici da utilizzare per la sosta dei veicoli di servizio. Gli altri non dispongono di posti auto riservati né per i magistrati né per i dipendenti. Tra l'altro i posti a servizio del Tribunale di piazza San Firenze, collocati a fianco della Biblioteca Nazionale, sono un numero molto limitato (per l'esattezza 26) a fronte di 80 magistrati e 230 dipendenti. (mf)