Biancone', via alle indagini diagnostiche sulla statua dell'Ammannati in piazza Signoria. Giani: "Prima tappa per il restauro vero e proprio"
Via alle indagini diagnostiche sulla statua del Nettuno in piazza della Signoria. Dopo il restauro e la ricollocazione della mano gravemente danneggiata da un atto vandalico nell'agosto del 2005, ora tocca all'analisi dettagliata del Biancone, per poi passare al restauro vero e proprio e alla rimessa in funzione della fontana con tutti i suoi 70 zampilli.
Si tratterà di passare ai raggi x tutta la statua per capire il tipo di patinature che si sono formate, vedere se all'interno ci sono fratture o microfratture. Si chiama diagnostica micro distruttiva perché vengono prelevati micro campioni di materiale da analizzare. Il via libera alle indagini che partiranno oggi stesso per durare circa un anno è stato dato stamani con la firma da parte dell'assessore alla cultura Eugenio Giani e del soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure Bruno Santi del cosiddetto 'verbale d'inizio lavori' con il quale l'Opificio, grazie alla convenzione stipulata con il Comune, eseguirà tutti gli interventi necessari per verificare le condizioni reali della statua dell'Ammannati preliminari a capire l'entità del restauro futuro.
Il finanziamento delle indagini c'è già. Sono le 100mila euro che furono raccolte durante la cena di gala promossa in seguito all'atto vandalico, dal Rotary Club di Firenze insieme all'associazione delle tre strade via Tornabuoni, via Strozzi, via della Vigna. "Si tratta di un tappa importante - ha detto stamani l'assessore Giani durante la presentazione dell'avvio dei lavori insieme a Bruno Santi e a Daniela Pinna coordinatrice della squadra dell'Opificio che lavorerà sulla statua- fondamentale per capire lo stato di salute del Biancone, simbolo di Firenze e che da sempre è stato bersaglio di numerosi atti di vandalismo. Il nostro obiettivo è quello di far seguire all'indagine il restauro vero e proprio e per reperire i fondi sarà necessario ricorrere a sponsor una volta stabilita la cifra che occorre dopo la fase attuale di indagine". E secondo gli esperti si il restauro dovrebbe costare intorno a 1milione duecentomila euro. Ma anche di più. Dipende dallo stato in cui il Biancone si trova davvero. Ma vediamo l'indagine in che cosa consiste. Il Nettuno verrà scansionato tridimensionalmente, verrà verificato lo stato di conservazione della statua verificando il grado di penetrazione delle micro fessurazioni all'interno attraverso gli ultrasuoni. I litotipi della statua verranno e della fontana verranno studiati. E poi le analisi chimiche delle leghe per valutare lo stato di conservazione delle statue bronzee mediante rifrattometria a raggi x.
L'Opificio lavorerà, oltre che con il Comune (Servizio Tecnico Belle Arti), con la Soprintendenza Archeologica di Firenze, l'Istituto scienze e tecnologie dell'informazione ISTI-CNR di Pisa, con l'istituto fotografico 'Fotomissirlis", l'Arcadia Ricerche di Marghera, l'Istituto di Fisica applicata "Nello Carrara" e quello per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali di Sesto Fiorentino.
Durante tutte le operazioni il Biancone non verrà ingabbiato. Ci saranno piattaforme mobili con cestelli che vanno su e giù per compiere le indagini e i prelievi di materiale necessario. La statua del nettuno, opera di Bartolomeo Ammannati, è stata scoperta il 10 dicembre 1565 mentre l'intero complesso viene terminato nel 1574. L'ultimo restauro risale al 1980, mentre nel 191 fu interamente ripulito. (lb)
Si tratterà di passare ai raggi x tutta la statua per capire il tipo di patinature che si sono formate, vedere se all'interno ci sono fratture o microfratture. Si chiama diagnostica micro distruttiva perché vengono prelevati micro campioni di materiale da analizzare. Il via libera alle indagini che partiranno oggi stesso per durare circa un anno è stato dato stamani con la firma da parte dell'assessore alla cultura Eugenio Giani e del soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure Bruno Santi del cosiddetto 'verbale d'inizio lavori' con il quale l'Opificio, grazie alla convenzione stipulata con il Comune, eseguirà tutti gli interventi necessari per verificare le condizioni reali della statua dell'Ammannati preliminari a capire l'entità del restauro futuro.
Il finanziamento delle indagini c'è già. Sono le 100mila euro che furono raccolte durante la cena di gala promossa in seguito all'atto vandalico, dal Rotary Club di Firenze insieme all'associazione delle tre strade via Tornabuoni, via Strozzi, via della Vigna. "Si tratta di un tappa importante - ha detto stamani l'assessore Giani durante la presentazione dell'avvio dei lavori insieme a Bruno Santi e a Daniela Pinna coordinatrice della squadra dell'Opificio che lavorerà sulla statua- fondamentale per capire lo stato di salute del Biancone, simbolo di Firenze e che da sempre è stato bersaglio di numerosi atti di vandalismo. Il nostro obiettivo è quello di far seguire all'indagine il restauro vero e proprio e per reperire i fondi sarà necessario ricorrere a sponsor una volta stabilita la cifra che occorre dopo la fase attuale di indagine". E secondo gli esperti si il restauro dovrebbe costare intorno a 1milione duecentomila euro. Ma anche di più. Dipende dallo stato in cui il Biancone si trova davvero. Ma vediamo l'indagine in che cosa consiste. Il Nettuno verrà scansionato tridimensionalmente, verrà verificato lo stato di conservazione della statua verificando il grado di penetrazione delle micro fessurazioni all'interno attraverso gli ultrasuoni. I litotipi della statua verranno e della fontana verranno studiati. E poi le analisi chimiche delle leghe per valutare lo stato di conservazione delle statue bronzee mediante rifrattometria a raggi x.
L'Opificio lavorerà, oltre che con il Comune (Servizio Tecnico Belle Arti), con la Soprintendenza Archeologica di Firenze, l'Istituto scienze e tecnologie dell'informazione ISTI-CNR di Pisa, con l'istituto fotografico 'Fotomissirlis", l'Arcadia Ricerche di Marghera, l'Istituto di Fisica applicata "Nello Carrara" e quello per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali di Sesto Fiorentino.
Durante tutte le operazioni il Biancone non verrà ingabbiato. Ci saranno piattaforme mobili con cestelli che vanno su e giù per compiere le indagini e i prelievi di materiale necessario. La statua del nettuno, opera di Bartolomeo Ammannati, è stata scoperta il 10 dicembre 1565 mentre l'intero complesso viene terminato nel 1574. L'ultimo restauro risale al 1980, mentre nel 191 fu interamente ripulito. (lb)