Multiplex, il direttore dell'Urbanistica: 'Ad ora nessuna richiesta di sanatoria. Ma esaminarla sarebbe un obbligo dell'amministrazione'

Il direttore dell'Urbanistica Maurizio Talocchini ha risposto alla consigliera comunale Ornella De Zordo, che in una lettera aperta al sindaco Domenici e allo stesso Talocchini chiedeva "di non procedere all'esame della richiesta di permesso di costruire in sanatoria, ove questa fosse presentata dall' Immobiliare Novoli s.p.a., per l'edificio del Multiplex e del centro commerciale".
"Ritengo - scrive Talocchini alla De Zordo - che Lei si riferisca alla possibilità di presentare, da parte della proprietà, istanza di sanatoria (tecnicamente Accertamento di conformità) espressamente prevista dall'art. 36 del D.P.R. 38/2001, "Testo Unico dell'Edilizia", poi ripreso dall'art.140 della L.R. 1/2005".
Dopo aver precisato che la richiesta "ad oggi non mi risulta essere stata presentata", il responsabile dell'Urbanistica spiega che la richiesta stessa "ha come presupposto la conformità a norma di leggi e regolamenti vigenti, sia al momento della presentazione della istanza sia al momento della esecuzione dei lavori; di modo che se i lavori eseguiti non fossero conformi a quanto previsto dalle sopracitate norme , leggi e regolamenti, nonchè al PdR ed alla successiva Variante, approvati entrambi dal Consiglio Comunale, tale istanza dovrebbe essere non tanto non esaminata, ma formalmente respinta; la presentazione difatti della istanza di sanatoria ex art. 36 del DPR 380/2001 sospende l'azione penale, in forza di quanto disposto dall'art. 45 dello stesso DPR".
Talocchini, dopo aver precisato di non entrare nel merito dell'invito rivolto al sindaco "di valenza evidentemente politica", precisa che "la possibilità di accedere alla procedura di sanatoria è espressamente citata alla pag. 5 della Ordinanza del Tribunale Distrettuale del Riesame di Firenze, ed il rifiuto di esaminare eventuali istanze che rispondessero a tutti i requisiti previsti dalla legge non sarebbe evidentemente rispettoso né dei miei doveri di pubblico ufficiale, nè di quanto disposto dallo stesso Tribunale. Il Suo ruolo, la sua passione politica, e la coerenza nel difendere i suoi ideali - continua il direttore rivolto alla consigliera De Zordo - mi impediscono d'altronde anche solo di pensare che il Suo invito sia in qualunque modo riconducibile all'istigazione a compiere atti contrari ai miei doveri d'ufficio per i quali sarei peraltro penalmente perseguibile".
"Debbo invece contestare nella maniera più ferma ogni allusione a presunta 'opacità' delle procedure urbanistiche relative al PdR dell' ex -area Fiat a Novoli - scrive ancora Talocchini - la procedura di Variante difatti è stata attivata nel pieno rispetto delle disposizioni regionali all'epoca vigenti, adottando il PdR, previo parere della Commissione Urbanistica del 05.03.2001, con delibera del Consiglio Comunale n. 523 del 02.07.2001, procedendo alla pubblicazione per i 30 gg. previsti dalla legge a partire dal 19.07.2001 e concedendo ulteriori 30 gg. sempre a termini di legge per la presentazione di Osservazioni, che peraltro non furono presentate. Il PdR è stato poi definitivamente approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 885 del 15.10.2001, prendendo atto del parere favorevole a condizione del Quartiere, e rispondendo ai rilievi mossi dalla Regione in tema di mobilità con nota del 13.09.2001. Non si può dunque in alcun modo parlare di procedure non trasparenti, né che non si sia dato ai cittadini la possibilità di esprimere ritualmente le proprie opinioni".
"Per quanto riguarda infine l'indagine della Magistratura - conclude Talocchini - rilevo dagli atti a mia conoscenza, che il Magistrato Inquirente ritiene illegittima la procedura della DIA sulla base della documentazione dallo stesso acquisita, ma ipotizza soltanto la concreta realizzazione di superfici maggiori di quelle osservate, tanto che per confortare tale ipotesi delle necessarie prove materiali, da sottoporre successivamente al vaglio della Magistratura Giudicante, ha disposto apposita CTU. E' evidente che le risultanze di tale CTU, ad oggi in corso di redazione, saranno di fondamentale importanza per l'esame delle eventuali istanze che fossero presentate, non solo per il doveroso rispetto per il lavoro del magistrato inquirente, ma proprio per il contributo di conoscenza che potrà essere utilizzato nella eventuale istruttoria amministrativa".
(ag)