Bianchi (FI-PdL): «Il Sole 24-Ore ha confermato che Firenze è diventata un 'multificio'»

«È un dato che non stupisce di certo e che continua a far riflettere sul fatto che la nostra città è ormai da tempo diventata un 'multificio', grazie alla ormai chiara volontà di far cassa della sinistra, infatti dal 1999 al 2007 le multe sono aumentate del 300%». Lo ha detto Jacopo Bianchi (FI-PdL) commentando «i dati apparsi oggi sul Sole 24 Ore secondo i quali si è registrato un aumento del 12% di multe elevate a Firenze nell'anno 2007»
«I dati parlano chiaro - ha aggiunto il consigliere dell'opposizione - questo dato conferma ancora una volta quello che denuncio da tempo: sembra che la volontà sia quella di far lievitare le casse comunali servendosi delle multe che in maniera esponenziale aumentano divenendo quasi una spesa fissa da inserire nel budget familiare. Firenze non molla il podio: con una cifra di 48milioni euro di multe elevate, si posiziona infatti al terzo posto dopo Caserta e Roma per elevazione di multe pro-capite».
«Molti - secondo Bianchi - sono stati i provvedimenti presi dalla sinistra mascherati anche dalla volontà di garantire maggiore sicurezza, come l'autovelox e il fotored. Su quest'ultimo 'fronte' si sono registrati molti ricorsi accolti dai giudici di pace, quando è stato dimostrato che il giallo presentava una tempistica inferiore a quella richiesta in una circolare ministeriale del Governo Prodi».
«Quella caratteristica di deterrenza - ha concluso l'esponente del centrodestra - delle infrazioni del codice della strada che dovrebbe essere propria della contravvenzione, a Firenze si è sempre confermata una chimera.
In una delle città più belle del mondo, piuttosto che da sindrome di Sthendal, turisti e cittadini rischiano di venire colpiti da "sindrome da multa", che non è certo di aiuto, soprattutto in questo periodo di crisi. Sono sicuro he con il centrodestra al governo della città, Firenze salirà sul podio per meriti e non per demeriti, non quindi per un'azione punitiva come è stato fino ad oggi, ma come città che permette di rispettare le regole, in un clima di tolleranza e di alternative». (fn)