Caso Englaro, risoluzione dei capigruppo di maggioranza «sul conflitto istituzionale tra il Presidente della Repubblica e il Governo»
Una risoluzione sul «conflitto istituzionale fra il presidente della Repubblica e il Governo sul decreto legge del consiglio dei Ministri sul caso Englaro» è stata presentata dai capigruppo di maggioranza Rosa Maria Di Giorgi (Pd), Luca Pettini (La Sinistra), Gianni Varrasi (Verdi) e Alessandro Falciani (Ps).
Il documento invita il sindaco «a manifestare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano tutta la stima e l'adesione alla sua azione da parte del Consiglio Comunale di Firenze che lo invita a tenere alta la vigilanza in un momento così grave di conflitto istituzionale, in cui la sua coerenza in difesa della Costituzione, la sua passione e la sua autorevolezza sono la maggiore garanzia per il popolo italiano» e «le forze democratiche della città ad una mobilitazione eccezionale per valorizzare la nostra Costituzione e i principi fondanti della stessa attraverso iniziative che coinvolgano in modo diffuso i cittadini, le organizzazioni, le associazioni, le scuole e le Università, così da opporsi ai tentativi di riforma costituzionale proposti dal Presidente del Consiglio volti all'affermarsi del presidenzialismo». (fn)
Questo il testo della risoluzione:
Il Consiglio Comunale
Visto il grave conflitto istituzionale venutosi a determinare a seguito della mancata firma del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul decreto legge del Consiglio dei Ministri avente per oggetto il caso Englaro;
Visto il susseguirsi di dichiarazioni, da parte del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, volte a delegittimare la Costituzione italiana, fondamento intangibile della nostra democrazia;
Visto che la Costituzione italiana è definita dal premier come "un'opera di filosovietici", dichiarazione questa indubbiamente volta a indurre disprezzo per la Carta dei diritti e dei doveri del popolo italiano, frutto invece di un ineguagliabile e prezioso lavoro di sintesi e di saggia mediazione, operata dai padri costituenti, fra culture e sensibilità diverse, tutte patrimonio imprescindibile del carattere e della storia del popolo italiano;
ritenendo tali esternazioni gravissime e del tutto irresponsabili, in quanto tendenti a minare alla base il fondamento stesso della nostra democrazia, ossia la Costituzione italiana, peraltro in più occasioni ritenuta dal premier un vero e proprio ingombro per l'esercizio del proprio potere;
ritenendo inaccettabile la possibilità che un atto dell'esecutivo, ossia un decreto legge, possa annullare la sentenza definitiva di una Corte;
considerando tale eventualità un pericoloso orientamento tendente a minare alla base la certezza del diritto nel nostro paese, così come esplicitato in modo ineccepibile dal Presidente della Repubblica;
Ritiene
di dover lanciare un allarme a tutto il paese per una mobilitazione in difesa dei principi sanciti dalla nostra Costituzione che assicurano il necessario e intoccabile equilibrio fra i poteri per dare garanzia di equità e capacità di controllo agli organi democratici;
di invitare tutti i parlamentari ad attivarsi per difendere il proprio ruolo, valorizzare le proprie prerogative attraverso iniziative volte a rivendicare la funzione imprescindibile delle assemblee legislative, così da garantire la discussione e il confronto sulle norme da introdurre nel nostro ordinamento nelle sedi a ciò deputate, ossia nelle aule parlamentari, come sancito dalla nostra Costituzione, senza il reiterato ricorso alle scorciatoie autoritarie rappresentate dalla decretazione d'urgenza e dalla fiducia.
Invita il Sindaco
a manifestare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano tutta la stima e l'adesione alla sua azione da parte del Consiglio Comunale di Firenze che lo invita a tenere alta la vigilanza in un momento così grave di conflitto istituzionale, in cui la sua coerenza in difesa della Costituzione, la sua passione e la sua autorevolezza sono la maggiore garanzia per il popolo italiano;
ad attivarsi presso i presidenti della Camera e del Senato perché si facciano garanti del ruolo delle alte istituzioni da loro presiedute contro gli attacchi irresponsabili portati avanti dall'attuale esecutivo e in particolare dal Presidente del Consiglio;
Invita inoltre
le forze democratiche della città ad una mobilitazione eccezionale per valorizzare la nostra Costituzione e i principi fondanti della stessa attraverso iniziative che coinvolgano in modo diffuso i cittadini, le organizzazioni, le associazioni, le scuole e le Università, così da opporsi ai tentativi di riforma costituzionale proposti dal Presidente del Consiglio volti all'affermarsi del presidenzialismo.
Il documento invita il sindaco «a manifestare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano tutta la stima e l'adesione alla sua azione da parte del Consiglio Comunale di Firenze che lo invita a tenere alta la vigilanza in un momento così grave di conflitto istituzionale, in cui la sua coerenza in difesa della Costituzione, la sua passione e la sua autorevolezza sono la maggiore garanzia per il popolo italiano» e «le forze democratiche della città ad una mobilitazione eccezionale per valorizzare la nostra Costituzione e i principi fondanti della stessa attraverso iniziative che coinvolgano in modo diffuso i cittadini, le organizzazioni, le associazioni, le scuole e le Università, così da opporsi ai tentativi di riforma costituzionale proposti dal Presidente del Consiglio volti all'affermarsi del presidenzialismo». (fn)
Questo il testo della risoluzione:
Il Consiglio Comunale
Visto il grave conflitto istituzionale venutosi a determinare a seguito della mancata firma del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul decreto legge del Consiglio dei Ministri avente per oggetto il caso Englaro;
Visto il susseguirsi di dichiarazioni, da parte del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, volte a delegittimare la Costituzione italiana, fondamento intangibile della nostra democrazia;
Visto che la Costituzione italiana è definita dal premier come "un'opera di filosovietici", dichiarazione questa indubbiamente volta a indurre disprezzo per la Carta dei diritti e dei doveri del popolo italiano, frutto invece di un ineguagliabile e prezioso lavoro di sintesi e di saggia mediazione, operata dai padri costituenti, fra culture e sensibilità diverse, tutte patrimonio imprescindibile del carattere e della storia del popolo italiano;
ritenendo tali esternazioni gravissime e del tutto irresponsabili, in quanto tendenti a minare alla base il fondamento stesso della nostra democrazia, ossia la Costituzione italiana, peraltro in più occasioni ritenuta dal premier un vero e proprio ingombro per l'esercizio del proprio potere;
ritenendo inaccettabile la possibilità che un atto dell'esecutivo, ossia un decreto legge, possa annullare la sentenza definitiva di una Corte;
considerando tale eventualità un pericoloso orientamento tendente a minare alla base la certezza del diritto nel nostro paese, così come esplicitato in modo ineccepibile dal Presidente della Repubblica;
Ritiene
di dover lanciare un allarme a tutto il paese per una mobilitazione in difesa dei principi sanciti dalla nostra Costituzione che assicurano il necessario e intoccabile equilibrio fra i poteri per dare garanzia di equità e capacità di controllo agli organi democratici;
di invitare tutti i parlamentari ad attivarsi per difendere il proprio ruolo, valorizzare le proprie prerogative attraverso iniziative volte a rivendicare la funzione imprescindibile delle assemblee legislative, così da garantire la discussione e il confronto sulle norme da introdurre nel nostro ordinamento nelle sedi a ciò deputate, ossia nelle aule parlamentari, come sancito dalla nostra Costituzione, senza il reiterato ricorso alle scorciatoie autoritarie rappresentate dalla decretazione d'urgenza e dalla fiducia.
Invita il Sindaco
a manifestare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano tutta la stima e l'adesione alla sua azione da parte del Consiglio Comunale di Firenze che lo invita a tenere alta la vigilanza in un momento così grave di conflitto istituzionale, in cui la sua coerenza in difesa della Costituzione, la sua passione e la sua autorevolezza sono la maggiore garanzia per il popolo italiano;
ad attivarsi presso i presidenti della Camera e del Senato perché si facciano garanti del ruolo delle alte istituzioni da loro presiedute contro gli attacchi irresponsabili portati avanti dall'attuale esecutivo e in particolare dal Presidente del Consiglio;
Invita inoltre
le forze democratiche della città ad una mobilitazione eccezionale per valorizzare la nostra Costituzione e i principi fondanti della stessa attraverso iniziative che coinvolgano in modo diffuso i cittadini, le organizzazioni, le associazioni, le scuole e le Università, così da opporsi ai tentativi di riforma costituzionale proposti dal Presidente del Consiglio volti all'affermarsi del presidenzialismo.