Urbanistica e ferrovie, Rotondaro (Comunisti): «L'amministrazione non regali' a FS la possibilità di edificare nelle sue aree»
«L'amministrazione sta 'regalando' alle Ferrovie la possibilità di far edificare nelle sue aree». E' quanto denuncia Nicola Rotondaro, capogruppo dei Comunisti Italiani.
«Secondo l'apposito protocollo di intesa, firmato nell'ottobre dello scorso anno - ricorda l'esponente dell'opposizione - le Ferrovie cedono gratuitamente la zona dove sorgerà il Parco della Musica e l'amministrazione comunale si impegna a rendere edificabili tutte le altre aree ferroviarie. Le uniche rimaste disponibili in città».
«Per le Ferrovie - ha sottolineato Rotondaro - è un business da almeno 800milioni di euro, quasi mille e 600 miliardi delle vecchie lire. Un affare che non può essere consentito da un'amministrazione alla fine del proprio mandato e che vincolerà con una scelta strategica il futuro governo cittadino».
«Spetterà al nuovo consiglio comunale - ha proseguito il capogruppo dei Comunisti Italiani - decidere le sorti di queste aree nell'intertesse prevalente della città e non esclusivamente delle Ferrovie. Senza dimenticare che l'assemblea di Palazzo Vecchio ha chiesto alla giunta di togliere gli ultimi emendamenti del piano strutturale che riguardano le aree di Castello e, appunto, di Campo di Marte».
«L'unica alternativa che abbiamo per realizzare il Parco della Musica - ha concluso Rotondaro - è dunque acquistare il terreno. Peraltro nella delibera, in discussione lunedì prossimo, e che riguarda l'acquisizione dell'area dove sorgerà l'auditorium si sottolinea che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha già accantonato la somma necessaria. Che motivo c'è, quindi, di consentire questo gigantesco business alle Ferrovie senza avere discusso con la città il futuro di queste aree?». (fn)
«Secondo l'apposito protocollo di intesa, firmato nell'ottobre dello scorso anno - ricorda l'esponente dell'opposizione - le Ferrovie cedono gratuitamente la zona dove sorgerà il Parco della Musica e l'amministrazione comunale si impegna a rendere edificabili tutte le altre aree ferroviarie. Le uniche rimaste disponibili in città».
«Per le Ferrovie - ha sottolineato Rotondaro - è un business da almeno 800milioni di euro, quasi mille e 600 miliardi delle vecchie lire. Un affare che non può essere consentito da un'amministrazione alla fine del proprio mandato e che vincolerà con una scelta strategica il futuro governo cittadino».
«Spetterà al nuovo consiglio comunale - ha proseguito il capogruppo dei Comunisti Italiani - decidere le sorti di queste aree nell'intertesse prevalente della città e non esclusivamente delle Ferrovie. Senza dimenticare che l'assemblea di Palazzo Vecchio ha chiesto alla giunta di togliere gli ultimi emendamenti del piano strutturale che riguardano le aree di Castello e, appunto, di Campo di Marte».
«L'unica alternativa che abbiamo per realizzare il Parco della Musica - ha concluso Rotondaro - è dunque acquistare il terreno. Peraltro nella delibera, in discussione lunedì prossimo, e che riguarda l'acquisizione dell'area dove sorgerà l'auditorium si sottolinea che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha già accantonato la somma necessaria. Che motivo c'è, quindi, di consentire questo gigantesco business alle Ferrovie senza avere discusso con la città il futuro di queste aree?». (fn)