Vicenda swap, Stella (FI-PdL) e Alessandri (AN-PdL) : «Firenze ha diritto di conoscere tutti i dati sulle 'speculazioni' del Comune»

«Siamo stupiti per le dichiarazioni rilasciate dall'assessore alle risorse finanziare Tea Albini sulla vicenda dei derivati swap sottoscritto dal Comune». E' quanto hanno dichiarato Stefano Alessandro (AN-PdL) e Marco Stella (FI-PdL).
«Dopo aver affermato - hanno spiegato i due consiglieri dell'opposizione - nella seduta del consiglio comunale del 29 ottobre del 2007, in risposta aula ad una interpellanza di Alleanza Nazionale 'noi non abbiamo fatto alcun che relativamente agli swap' e 'da parte dell'amministrazione non c'è assolutamente nessuna intenzione di fare operazioni di swap o emettere bond', oggi l'assessore smentisce clamorosamente se stessa dichiarando che "i contratti in derivati in essere sono tredici (dodici Interest Rate Swap e uno Cross Currency Swap, tutti trasmessi in copia al competente Ministero) e risalgono al periodo compreso tra il 1999 ed il 2003"»
«Come se non bastasse - hanno agginto - l'assessore persegue sulla linea di rendere riservati i dati relativi al 'mark to market' accampando un generico richiamo alla riservatezza e richiamandosi all'articolo 43 del testo unico degli enti locali numero 267/2000, rendendo di fatto impossibile far conoscere ai fiorentini cosa ha prodotto la speculazione finanziaria fatta dal comune.
L'assessore sa benissimo che il testo unico degli enti locali è una norma di rinvio, cioè l'articolo 43 citato così recita riferito ai
consiglieri comunali:" essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge". Ora l'assessore devi dirci quali sono i riferimenti legislativi che vietano la diffusione del mark to market».
«La verità - secondo Stella e Alessandri - è che è stata lesa sia la dignità di tutta l'assemblea di palazzo Vecchio che il ruolo di consigliere comunale di opposizione decretando parte della risposta. Soprattutto è stato nascosto ai fiorentini la possibilità di conoscere cosa hanno prodotto queste operazioni finanziarie fatte dal comune, hanno prodotto utili, o perdite? Che andranno a sommarsi ai quasi 500milioni di euro di debiti accumulati dal comune in questi anni. Le cose sono due: o l'assessore ha mentito davanti a tutto il consiglio, o dobbiamo pensare che, nonostante gli swap fossero stati sottoscritti tra il 1999 e il 2003 non ne era a conoscenza. In ogni caso, comunque, la logica conseguenza sono le dimissione di Tea Albini».
«Secondo il Ministero Tesoro - hanno concluso i due esponenti del centrodestra - dal 2002 e al primo semestre 2007 sono stati circa 900 i derivati firmati da 525 enti locali (459 Comuni, 45 Province, 17 Regioni e quattro Comunità montane). Ben 151 sono stati stipulati tra gennaio e il 30 giugno scorso. A fine agosto, secondo Banca d'Italia, il mark to market (il valore di mercato alla data della rilevazione) dei derivati in tasca agli enti locali era negativo per 1,055 miliardi. Due terzi di questo valore (che non si traduce in una perdita immediata) sono in capo ai Comuni, un quarto alle Regioni e il resto alle Province.
La stessa corte dei conti ricorda che "trattandosi di contratti estremamente aleatori, in caso di contenzioso, gli effetti monetari negativi per l'ente finiscono con l'accrescere l'indebitamento, e tale indebitamento è certamente una grave irregolarità contabile che può essere fonte di responsabilità amministrativa finanziaria."
Quali sono i nomi delle banche con le quali il Comune di Firenze ha sottoscritto gli swap? Di quale nazionalità sono i contratti sottoscritti dal Comune? Quando scadono gli swap? Chi ha scelto il tipo di derivati e quali competenze specifiche ha suddetta persona nel suo curriculum?
L'assessore venga lunedì in consiglio a relazionare su questi temi, i fiorentini e il consiglio comunale hanno il diritto di sapere come sono stati spesi i soldi pubblici». (fn)


Questo il testo dell'interrogazione con risposta scritta

Proponenti: Marco Stella; Stefano Alessandri
Oggetto: interroga il sindaco per avere informazioni in merito ai contratti di swap sottoscritti dall'Amministrazione

premesso che l'utilizzo di strumenti finanziari derivati da parte degli enti locali italiani sono oggi al vaglio del Comitato interministeriale Credito e Risparmio e della Corte dei Conti per la pesante esposizione in cui sono risultate coinvolte molte amministrazioni;

considerata la complessità della strutturazione e del "pricing" dei contratti di strumenti finanziari derivati tra cui gli "swap" ;

Letta la risposta dell'assessore albini alla mia interrogazione n. 941/08

Preso atto che il comune di firenze ha in essere n. 13 contratti in derivati (12 Interest Rate Swap e 1 Cross Currency Swap a copertura del rischio di cambio sull'emissione obbligazionaria in valuta) per un ammontare complessivo al 31 dicembre 2008 di € 270.169.078,53;

Considerato che Secondo il Tesoro, dal 2002 e al primo semestre 2007 sono stati circa 900 i derivati firmati da 525 enti locali (459 Comuni, 45 Province, 17 Regioni e quattro Comunità montane). Ben 151 sono stati stipulati tra gennaio e il 30 giugno scorso. A fine agosto, secondo Banca d'Italia, il mark to market (il valore di mercato alla data della rilevazione) dei derivati in tasca agli enti locali era negativo per 1,055 miliardi. Due terzi di questo valore (che non si traduce in una perdita immediata) sono in capo ai Comuni, un quarto alle Regioni e il resto alle Province

Considerato che tale tipologia di investimento rientra in una categoria altamente speculativa;

Preso atto quindi che per fare tali tipi di operazioni finanziarie occorre personale altamente specializzato

Preso atto che la corte dei conti ricorda: "trattandosi di contratti estremamente aleatori, in caso di contenzioso, gli effetti monetari negativi per l'Ente finiscono con l'accrescere l'indebitamento, e tale indebitamento è certamente una grave irregolarità contabile che può essere fonte di responsabilità amministrativa finanziaria."

INTERROGA IL SINDACO
Per sapere

I nomi delle banche con le quali il comune di Firenze ha sottoscritto gli swap

A quale data risale la sottoscrizione degli swap,

Se sono stati sottoscritti tutti insieme o in date diverse

Quale tipo di prodotti sono stati sottoscritti

Di quale nazionalità sono gli swap sottoscritti dal comune

Quando scadono gli swap sottoscritti

La persona fisica che ha sottoscritto gli swap

Chi ha scelto il tipo di swap sottoscritti dal comune, e quali competenze specifiche ha suddetta persona nel suo curriculum?