Fermata treno alta velocità, Barbaro (presidente commissione urbanistica): «Rfi non può decidere da sola. Si discuta con le istituzioni locali»
«Fermo restando che la realizzazione del passante ferroviario per il treno ad alta velocità/alta capacità non è e non può essere rimessa in discussione, ritengo che la pur necessaria attestazione temporanea dei nuovi treni Freccia Rossa, in attesa della realizzazione della nuova stazione nell'area degli ex-Macelli, debba essere il frutto di una scelta condivisa con le istituzioni locali, ed in particolare il Comune di Firenze, e non una decisione solitaria e autoreferenziale di RFI». Questo il commento di Antongiulio Barbaro, presidente della Commissione urbanistica di Palazzo Vecchio, «all'ipotesi, apparsa sulla stampa, sul potenziamento della fermata FS di Statuto per consentire la fermata, dal 2010, dei nuovi treni ad alta velocità Freccia Rossa».
«La decisione deve essere condivisa perché se è chiaro che RFI ha la responsabilità della gestione dell'infrastruttura ferroviaria e quindi delle "tracce" disponibili - ha proseguito Barbaro - attestare un servizio nazionale di tale importanza per alcuni anni su una fermata ferroviaria anziché su altre determina conseguenze sull'uso degli spazi pubblici contermini, ad esempio per i parcheggi e per il servizio taxi e bus, nonché la riorganizzazione della rete dei servizi di trasporto pubblico che dovranno servire la fermata: tutte azioni che dipendono dalla volontà dell'amministrazione comunale. In pratica: l'impatto sulla città di una tale scelta non può che essere discusso e condiviso con chi quella città la rappresenta e l'amministra. A maggior ragione nel caso in cui venisse confermata l'indiscrezione di stampa relativa alla fermata Statuto, visto che la zona non è particolarmente servita dal trasporto pubblico e non mi pare vi siano spazi sufficienti per organizzare la sosta degli autoveicoli che inevitabilmente dovranno raggiungere tale stazione, mentre la terza linea della tramvia non potrà essere pronta prima di 2-3 anni».
«D'altra parte - ha proseguito il presidente della commissione urbanistica - non si vede perché RFI intenda decidere da sola, considerato che dal 1999 ad oggi tutte le rilevanti decisioni infrastrutturali su Firenze hanno visto il coinvolgimento concorde di Comune e Ferrovie dello Stato dalla chiusura della conferenza dei servizi del 1999 per la ferrovia di alta capacità al più recente protocollo di intesa del 2008 in base al quale verrà ceduta al Comune l'area presso la Leopolda per realizzare il Parco della Musica». (fn)
«La decisione deve essere condivisa perché se è chiaro che RFI ha la responsabilità della gestione dell'infrastruttura ferroviaria e quindi delle "tracce" disponibili - ha proseguito Barbaro - attestare un servizio nazionale di tale importanza per alcuni anni su una fermata ferroviaria anziché su altre determina conseguenze sull'uso degli spazi pubblici contermini, ad esempio per i parcheggi e per il servizio taxi e bus, nonché la riorganizzazione della rete dei servizi di trasporto pubblico che dovranno servire la fermata: tutte azioni che dipendono dalla volontà dell'amministrazione comunale. In pratica: l'impatto sulla città di una tale scelta non può che essere discusso e condiviso con chi quella città la rappresenta e l'amministra. A maggior ragione nel caso in cui venisse confermata l'indiscrezione di stampa relativa alla fermata Statuto, visto che la zona non è particolarmente servita dal trasporto pubblico e non mi pare vi siano spazi sufficienti per organizzare la sosta degli autoveicoli che inevitabilmente dovranno raggiungere tale stazione, mentre la terza linea della tramvia non potrà essere pronta prima di 2-3 anni».
«D'altra parte - ha proseguito il presidente della commissione urbanistica - non si vede perché RFI intenda decidere da sola, considerato che dal 1999 ad oggi tutte le rilevanti decisioni infrastrutturali su Firenze hanno visto il coinvolgimento concorde di Comune e Ferrovie dello Stato dalla chiusura della conferenza dei servizi del 1999 per la ferrovia di alta capacità al più recente protocollo di intesa del 2008 in base al quale verrà ceduta al Comune l'area presso la Leopolda per realizzare il Parco della Musica». (fn)