Nuovi stili di vita, giovedì a Palazzo Vivarelli Colonna sarà presentata una guida ricca di informazioni per un uso responsabile dell'acqua
Una nuova guida ricca di informazioni per un uso responsabile dell'acqua. Si tratta dell'ultimo lavoro dello Sportello Ecoequo che sarà presentato giovedì 5 febbraio alle 17.30 a Palazzo Vivarelli Colonna. La pubblicazione "Acqua in Comune. Istruzioni per l'uso" è frutto della collaborazione tra gli uffici tecnici del Comune, gli esperti dell'Arpat, dell'Azienda Sanitaria e di Publiacqua e include anche i saperi diffusi delle diverse associazioni dello Sportello EcoEquo, impegnate a promuovere stili di vita responsabili e sostenibili per l'ambiente e per i suoi abitanti. Alla presentazione saranno presenti alcuni degli autori che hanno contribuito alla stesura della guida, ovvero Oria Baroncini, Daniela Burrini e Francesco Mantelli: questi discuteranno del tema insieme a Cristina Bevilacqua, assessore ai Nuovi stili di vita e consumo critico, Sonia Cantoni direttore dell'Arpat, Amos Cecchi presidente di Publiacqua, Giuseppe D'Eugenio presidente del Quartiere 4, Luigi Marroni direttore generale dell'Azienda sanitaria di Firenze ed Elisabetta Torselli della Cooperativa Il Villaggio dei Popoli.
Per quanto riguarda la guida, dopo aver descritto in cifre le principali cause alla base della crisi idrica globale che colpisce drammaticamente più di un miliardo di persone, il testo delinea un quadro dettagliato del contesto locale relativamente alle norme che regolano la gestione delle risorse idriche, al sistema di potabilizzazione, distribuzione e depurazione delle acque di Firenze e al sistema dei controlli interni ed esterni che garantiscono l'ottima qualità dell'acqua che sgorga dai nostri rubinetti. Grande attenzione è stata dedicata ai controlli sulle caratteristiche di purezza e qualità dell'acqua dell'acquedotto per dissipare dubbi e pregiudizi di un gran numero di persone che "non si fidano" dell'acqua del rubinetto e preferiscono accollarsi i costi e i fardelli delle acque minerali confezionate. Per questo motivo, un'ampia sezione è stata dedicata alla descrizione dei parametri di analisi delle caratteristiche delle acque di rete e di quelle confezionate, del sistema dei controlli previsti dalle rispettive normative e all'esposizione di alcuni elementi di confronto tra le diverse tipologie di acque destinate all'uso umano.
La guida fornisce un'accurata descrizione degli impianti di potabilizzazione dell'acqua distribuita nelle nostre case e dei quattro fontanelli pubblici collegati alla rete che erogano gratuitamente acqua ad alta qualità e che il Comune di Firenze ha deciso di incrementare allo scopo di incentivare il consumo dell'acqua dell'acquedotto e di ridurre in modo significativo i costi ambientali derivati dalla produzione distribuzione e smaltimento delle confezioni delle acque minerali.
Una sezione del libro è dedicata alle buone pratiche, pubbliche e private promosse dal Comune di Firenze, per l'utilizzo responsabile della risorsa idrica: vengono illustrati sinteticamente alcuni significativi esempi d'intervento pubblico finalizzati al contenimento dei consumi idrici, alla valorizzazione dell'acqua dell'acquedotto e alla riduzione dell'impatto ambientale derivata da un ingiustificato consumo di acque confezionate. Si tratta di interventi che prevedono misure semplici e poco onerose di manutenzione ordinaria per la riduzione dei consumi ma anche più impegnativi investimenti destinati alla manutenzione straordinaria e di riqualificazione di fabbricati e giardini, all'estensione dell'utilizzo dell'acqua distribuita dalla rete idrica a tutte le sedi di uffici e servizi comunali tramite erogatori direttamente collegati alla rete dell'acquedotto e alla promozione di campagne di sensibilizzazione della cittadinanza e di valorizzazione dell'acqua distribuita dall'acquedotto. Anche grazie a una puntuale azione formativa e di sensibilizzazione rivolta agli addetti tecnici e amministrativi assegnati agli uffici incaricati della gestione e manutenzione di edifici e infrastrutture del Comune di Firenze, gli interventi finalizzati alla riduzione dei consumi idrici sono infatti entrati a far parte delle procedure consolidate di manutenzione e gestione del patrimonio comunale
Nell'ultima parte della guida viene ricordato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità indica in 50 litri al giorno a persona la quantità d'acqua minima per soddisfare i bisogni essenziali, e che questa quantità in molti paesi del mondo corrisponde alla disponibilità di una persona per intere settimane mentre in altri paesi più fortunati corrisponde al consumo standard di una doccia giornaliera. Tuttavia, la mancanza di sufficienti scorte d'acqua che affligge intere popolazioni è un minaccia che rischia di investire direttamente anche altre zone meno aride a causa dei cambiamenti climatici in corso, dell'inquinamento dei corsi d'acqua e delle falde acquifere, degli sprechi e dell'eccessivo sfruttamento dei suoli e dalla soluzione di questi problemi dipenderà la sopravvivenza stessa del pianeta.(mf)
Per quanto riguarda la guida, dopo aver descritto in cifre le principali cause alla base della crisi idrica globale che colpisce drammaticamente più di un miliardo di persone, il testo delinea un quadro dettagliato del contesto locale relativamente alle norme che regolano la gestione delle risorse idriche, al sistema di potabilizzazione, distribuzione e depurazione delle acque di Firenze e al sistema dei controlli interni ed esterni che garantiscono l'ottima qualità dell'acqua che sgorga dai nostri rubinetti. Grande attenzione è stata dedicata ai controlli sulle caratteristiche di purezza e qualità dell'acqua dell'acquedotto per dissipare dubbi e pregiudizi di un gran numero di persone che "non si fidano" dell'acqua del rubinetto e preferiscono accollarsi i costi e i fardelli delle acque minerali confezionate. Per questo motivo, un'ampia sezione è stata dedicata alla descrizione dei parametri di analisi delle caratteristiche delle acque di rete e di quelle confezionate, del sistema dei controlli previsti dalle rispettive normative e all'esposizione di alcuni elementi di confronto tra le diverse tipologie di acque destinate all'uso umano.
La guida fornisce un'accurata descrizione degli impianti di potabilizzazione dell'acqua distribuita nelle nostre case e dei quattro fontanelli pubblici collegati alla rete che erogano gratuitamente acqua ad alta qualità e che il Comune di Firenze ha deciso di incrementare allo scopo di incentivare il consumo dell'acqua dell'acquedotto e di ridurre in modo significativo i costi ambientali derivati dalla produzione distribuzione e smaltimento delle confezioni delle acque minerali.
Una sezione del libro è dedicata alle buone pratiche, pubbliche e private promosse dal Comune di Firenze, per l'utilizzo responsabile della risorsa idrica: vengono illustrati sinteticamente alcuni significativi esempi d'intervento pubblico finalizzati al contenimento dei consumi idrici, alla valorizzazione dell'acqua dell'acquedotto e alla riduzione dell'impatto ambientale derivata da un ingiustificato consumo di acque confezionate. Si tratta di interventi che prevedono misure semplici e poco onerose di manutenzione ordinaria per la riduzione dei consumi ma anche più impegnativi investimenti destinati alla manutenzione straordinaria e di riqualificazione di fabbricati e giardini, all'estensione dell'utilizzo dell'acqua distribuita dalla rete idrica a tutte le sedi di uffici e servizi comunali tramite erogatori direttamente collegati alla rete dell'acquedotto e alla promozione di campagne di sensibilizzazione della cittadinanza e di valorizzazione dell'acqua distribuita dall'acquedotto. Anche grazie a una puntuale azione formativa e di sensibilizzazione rivolta agli addetti tecnici e amministrativi assegnati agli uffici incaricati della gestione e manutenzione di edifici e infrastrutture del Comune di Firenze, gli interventi finalizzati alla riduzione dei consumi idrici sono infatti entrati a far parte delle procedure consolidate di manutenzione e gestione del patrimonio comunale
Nell'ultima parte della guida viene ricordato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità indica in 50 litri al giorno a persona la quantità d'acqua minima per soddisfare i bisogni essenziali, e che questa quantità in molti paesi del mondo corrisponde alla disponibilità di una persona per intere settimane mentre in altri paesi più fortunati corrisponde al consumo standard di una doccia giornaliera. Tuttavia, la mancanza di sufficienti scorte d'acqua che affligge intere popolazioni è un minaccia che rischia di investire direttamente anche altre zone meno aride a causa dei cambiamenti climatici in corso, dell'inquinamento dei corsi d'acqua e delle falde acquifere, degli sprechi e dell'eccessivo sfruttamento dei suoli e dalla soluzione di questi problemi dipenderà la sopravvivenza stessa del pianeta.(mf)